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Raccolta delle principali normative nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
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NAZIONALE

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8 novembre 2007, Programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali nel territorio dello Stato per l'anno 2008 (G.U. n. 2 del 03.01.08)
Il decreto definisce per il 2008 la quota massima di 80.000 unità di ingresso di lavoratori non comunitari ammessi per motivi di lavoro stagionale, da ripartire tra le regioni e le province autonome. La quota di cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero riguarda: i lavoratori subordinati stagionali non comunitari di Serbia, Montenegro, Bosnia - Herzegovina, ex Repubblica Yugoslavia di Macedonia, Croazia, India, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka e Ucraina; i lavoratori subordinati stagionali non comunitari di Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione i materia migratoria: Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia e Egitto; i cittadini stranieri non comunitari titolari di permesso di soggiorno per lavoro subordinato stagionale negli anni 2005, 2006 o 2007.
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per i diritti e le pari opportunità: Avviso per il finanziamento di progetti finalizzati a rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere (G.U. n. 284 del 6.12.2007)
Con questo provvedimento il dipartimento per i diritti e le pari opportunità prevede il finanziamento di progetti finalizzati a rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere. Obiettivo dei progetti è la costruzione e lo sviluppo di reti territoriali fra vari attori pubblici e privati per la definizione di strategie, azioni ed interventi integrati, pluridisciplinari e inter-settoriali in materia di prevenzione della violenza e di protezione e reinserimento delle vittime valorizzando l’esperienza dei centri antiviolenza e del privato sociale. Destinatari dei progetti sono donne, minori, persone di diverso orientamento sessuale e altre categorie vulnerabili, esposte a discriminazioni anche multiple, disabili, stranieri. Saranno incentivate azioni volte a progettare e/o sviluppare reti territoriali fra vari attori pubblici e privati per la definizione di strategie, azioni ed interventi integrati, pluridisciplinari e inter-settoriali, in materia di contrasto, di prevenzione della violenza e di protezione e reinserimento delle vittime. In particolare, nelle azioni dovranno essere coinvolti soggetti pubblici e del privato sociale, quali ad es. servizi sanitari, servizi sociali, forze dell’ordine, servizi educativi, consulenti legali e psicologici, associazioni del privato sociale, ecc., al fine di consentire la creazione e/o sviluppo-qualificazione di reti sostenibili di prevenzione e contrasto a tutte le forme di violenze di genere sulle donne, i minori, le persone di diverso orientamento sessuale, tenendo conto delle categorie particolarmente vulnerabili quali i disabili, anziane, migranti e donne appartenenti a minoranze etniche, ecc.
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 ottobre 2007, Programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori extracomunitari non stagionali, nel territorio dello Stato, per l’anno 2007 (G.U. n. 279 del 30.11.2007)
Il decreto prevede l’ammissione nel territorio dello Stato di 170.000 cittadini stranieri non comunitari – da ripartire tra le regioni e le province autonome - per l’anno 2007, per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo. Di questa quota 47.100 cittadini di Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere specifici accordi di cooperazione in materia migratoria: 4500 cittadini albanesi, 1000 cittadini algerini, 3000 cittadini del Bangladesh, 8000 cittadini egiziani, 5000 cittadini filippini, 1000 cittadini ghanesi, 4500 cittadini marocchini, 6500 cittadini moldavi, 1500 cittadini nigeriani, 1000 cittadini pakistani, 1000 cittadini senegalesi, 100 cittadini somali, 3500 cittadini dello Sri Lanka, 4000 cittadini tunisini, 2500 cittadini di altri Paesi non appartenenti all’Unione europea che concludano accordi finalizzati alla regolamentazione dei flussi di ingresso e delle province di riammissione. Una quota di 110.900 cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero provenienti dai altri Paesi: 65.000 ingressi per motivi di lavoro domestico o di assistenza alla persona; 14.200 ingressi per il settore edile; 1.000 ingressi per dirigenti o personale altamente qualificato; 500 ingressi per conducenti, muniti di patenti europea, per il settore dell’autotrasporto e della movimentazione di merci; 200 ingressi per il settore della pesca marittima; 30.000 ingressi per i restanti settori produttivi. Il provvedimento prevede inoltre la conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di 3.000 permessi di soggiorno per studio, 2.500 permessi di soggiorno per tirocinio, 1.500 permessi di soggiorno per lavoro stagionale. Sono inoltre riservati ingressi per: 1.500 per cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero che abbiano completato i programmi di formazione e di istruzione nel Paese di origine; 3.000 per cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero per motivi di lavoro autonomo (ricercatori, imprenditori, liberi professionisti, soci e amministratori di società non cooperative), artisti di chiara fama internazionale e di alta qualificazione professionale ingaggiati da enti pubblici e privati; 500 lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay e Venezuela.
Ministero dell’Interno, Decreto n. 220 del 24 ottobre 2007, Regolamento recante norme integrative ai regolamenti per l’iscrizione delle associazioni e organizzazioni previste dall’articolo 13, comma 2, della legge 23 febbraio 1999, n. 44 e dell’articolo 15, comma 4, della legge 7 marzo 1996, n. 108, in apposito elenco presso le prefetture (G.U. n. 276 del 27.11.2007)
Il Decreto, emanato dal Ministero dell’Interno, di concerto con quello della Giustizia, ha realizzato un regolamento che norma l’accesso delle Associazioni e Fondazioni antiracket e antiusura all’albo istituito, con l’intento di coordinare ed implementare le azioni a tutela di soggetti vittime di queste emergenze sociali. A tal fine vengono istituite, presso ogni prefettura – U.T.G. (Unità Giurisdizionali Territoriali), degli elenchi provinciali, ai quali possono iscriversi Associazioni, Fondazioni, comitati o altri enti, anche non riconosciuti, aventi tra gli scopi sociali principali, azioni di contrasto dirette a queste criticità e che anche in maniera indiretta, riescano a fornire, a vario titolo assistenza, una qualche forma di tutela a soggetti deboli: vittime di usura o stretti nella morsa del racket. Il regolamento fissa i criteri di ammissione: chi vuole entrare nel novero dell’albo, deve mostrare una serie di requisiti, quali: comprovata moralità, sussidarietà, azione non lucrosa, dimostrare una comprovata leicità delle proprie azioni, che non siano speculative alle varie dinamiche personali. Nello stesso atto, vengono individuate le condizioni per il diniego, la revoca o la sospensione dell’iscrizione (condanne, anche non definitive, per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanza stupefacenti o psicotrope, concussione, peculato, abuso di poter, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio . . .)
Decreto – Legge del 1 novembre 2007, n. 181, Disposizioni urgenti in materia di allontanamento dal territorio nazionale per esigenze di pubblica sicurezza (G.U. n. 255 del 02.11.2007)
Il decreto, ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di introdurre disposizioni volte a consentire l'allontanamento dal territorio nazionale di soggetti la cui presenza contrasti con esigenze imperative di pubblica sicurezza, stabilisce interventi urgenti di allontanamento dal territorio nazionale. Come stabilito, il provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di pubblica sicurezza è adottato con atto motivato dal prefetto territorialmente competente, e è immediatamente eseguito dal questore. Si precisa che i motivi di pubblica sicurezza sono imperativi quando un cittadino dell'Unione o un suo familiare abbia tenuto comportamenti che compromettono la tutela della dignità umana o dei diritti fondamentali della persona umana ovvero l'incolumità pubblica, rendendo la sua permanenza sul territorio nazionale incompatibile con l'ordinaria convivenza. La violazione del divieto di reingresso è trasformata da sanzione amministrativa a reato, punito con la reclusione fino a tre anni. Il decreto legge è in vigore dal 2 novembre 2007, giorno in cui è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento anticipa misure già previste nel pacchetto sicurezza approvato dal governo il 30ottobre scorso, e, in particolare, modifica il decreto legislativo 30/2007 sulla libera circolazione dei cittadini della UE.
Ministero della solidarietà sociale, Direttiva n. 218 del 29 ottobre 2007, Modalità per la presentazione di progetti sperimentali di volontariato di cui all'art. 12, comma 1, lettera d), della legge 11 agosto 1991, n. 266, finanziati con il Fondo per il volontariato istituito ai sensi dell'art. 12, comma 2, della legge 11 agosto 1991, n. 266» - Anno 2007 (G.U. n. 252 del 29.10.07, supplemento n. 218)
Possono richiedere il contributo le organizzazioni di volontariato costituite da almeno due anni e regolarmente iscritte nei registri regionali/provinciali del volontariato (art. 6, legge 266/199) alla data di pubblicazione della Direttiva nella Gazzetta Ufficiale. I progetti possono essere presentati da singole organizzazioni di volontariato o congiuntamente da più organizzazioni per l’approvazione di progetti sperimentali elaborati e proposti, anche in collaborazione con Enti pubblici territoriali, da organizzazioni di volontariato e destinati a fronteggiare emergenze sociali e a favorire l’applicazione di avanzate metodologie di intervento. Per l’anno 2007 i progetti devono essere indirizzati in particolare ad azioni di contrasto del disagio sociale e di promozione e rafforzamento della partecipazione attiva e responsabile, anche con l’eventuale coinvolgimento degli Enti pubblici territoriali, nonché del Terzo settore attraverso l'introduzione e la diffusione di metodologie di intervento particolarmente avanzate. I progetti dovranno possedere almeno uno dei seguenti requisiti: Innovatività, con riferimento al contesto territoriale, alla tipologia di intervento e alla realizzazione di attività caratterizzate da una spiccata valenza sociale; Interventi pilota, sperimentali, finalizzati alla messa a punto di modelli di intervento che possano essere trasferiti e/o utilizzati in altri contesti territoriali; Creazione di sinergie e costituzione di reti e collegamenti fra soggetti del volontariato e del Terzo settore, e di collaborazione con enti locali, enti pubblici, soggetti privati, imprese e sindacati. A pena di inammissibilità le iniziative progettuali proposte non possono avere durata superiore a dodici mesi. Le disponibilità finanziarie per la realizzazione dei progetti ai sensi della presente direttiva sono pari a euro 2.300.000,00 (duemilionitrecentomila/00). Il costo complessivo di ciascun progetto, a pena di inammissibilità, non potrà superare l'ammontare complessivo di euro 50.000,00 (cinquantamila/00). La domanda, comprensiva degli allegati, deve pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del 3 dicembre 2007 (trentacinquesimo giorno successivo alla pubblicazione della Direttiva nella Gazzetta Ufficiale) al seguente indirizzo: Ministero della Solidarietà Sociale, Osservatorio nazionale per il volontariato - Div. III Volontariato - Direzione Generale per il Volontariato, l’Associazionismo e le Formazioni sociali Via Fornovo, n. 8, pal. C – 1 piano – 00192 Roma.
Comitato interministeriale per la programmazione economica, Deliberazione n. 94 del 28 settembre 2007, Fondo sanitario nazionale 2006 – Parte corrente – Ripartizione tra le regioni della quota accantonata per l’assistenza sanitaria agli stranieri presenti nel territorio nazionale (articolo 33, legge 6 marzo 1998, n. 40) (G.U. n. 273 del 23.11.2007)
La delibera definisce i criteri di ripartizione della somma complessiva di 30.99.000,00, quale quota vincolata del Fondo sanitario nazionale 2006, da destinare all’assistenza sanitaria agli stranieri temporaneamente presenti nel territorio nazionale. Tale ripartizione è determinata sulla base delle istanze di regolarizzazione presentate, sul numero minimo stimato di stranieri non in regola con le norme relative all’ingresso e al soggiorno e sulla spesa per ricoveri per gravidanza, parto e puerperio. Alla regione Marche è stato assegnato un finanziamento di euro 740.292,00.
Comitato interministeriale per la programmazione economica, Deliberazione n. 97 del 28 settembre 2007, Servizio sanitario nazionale 2007 - Ripartizione delle quote del Fondo sanitario nazionale di parte corrente tra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano (Deliberazione n. 97/2007) (G.U. n. 272 del 22.11.2007)
La delibera definisce i criteri di ripartizione delle disponibilità finanziarie del Servizio sanitario nazionale per l’anno 2007; il finanziamento complessivo ammonta a 96.040.000.000 euro. Questi gli importi assegnati: 94.069.320.000 euro da ripartire tra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano per il finanziamento indistinto dei livelli essenziali di assistenza di cui: 16.519.181 euro per l’Ospedale Bambino Gesù per la mobilità sanitaria, 33.198.212 per l’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta per la mobilità sanitaria, 478.000.000 euro come concorso alla copertura degli oneri contrattuali (legge n. 350/2003 e legge n. 266/2005); 1.970.680.000 euro a destinazione vincolata, di cui quote assegnate. 10.000.000 di euro per il contratto IZS; 6.840.000 euro per attività di medicina penitenziaria trasferite dal Ministero della Giustizia; 205.000.000 di euro per il finanziamento degli Istituti zooprofilattici sperimentali (decreto legislativo n. 270/1993); 126.5000.000 euro per il concorso al finanziamento della Croce Rossa Italiana; 50.000.000 euro per la Regione Lazio (ospedaliera Bambino Gesù). Da tale riparto resta accantonata la somma di 1.572.340.000 euro di cui: 1.199.950.000 euro per l’attuazione di specifici obiettivi indicati nel Piano sanitario nazionale 2006-2008 e 372.390.000 euro per altre attività a destinazione vincolata. La somma complessiva destinata alla regione Marche è di euro 2.508.000.000 ( di cui 106.000 euro per interventi di medicina penitenziaria).
Comitato interministeriale per la programmazione economica, Deliberazione n. 94 del 28 settembre 2007, Fondo sanitario nazionale 2006- Finanziamento interventi legge 5 giugno 1990, n. 135. (Prevenzione e lotta contro l’AIDS). (Deliberazione), (G.U. n. 273 del 23.11.2007).
La delibera definisce i criteri per l’assegnazione del Fondo sanitario nazionale 2006 delle somme complessive di 49.063.000,00 euro per interventi per la prevenzione e lotta contro l’AIDS. Questi gli interventi previsti e le quote assegnate: 18.076.000,00 per espletamento dei corsi di formazione del personale dei reparti di ricovero per ammalati AIDS e di altre malattie infettive; 30.987.000,00 per l’attivazione di servizi di assistenza a domicilio di soggetti affetti di AIDS. Alla regione Marche è destinata la somma di 992.016,00; di cui 413.266,00 per corsi di formazione 587.750,00 per trattamento domiciliare.
Ministero dell’interno, Decreto 16 agosto 2007, Ripartizione del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo (G.U. n. 223 del 25.09.2007)
Il decreto fissa per il 2007 (periodo 1 gennaio - 31 dicembre) i finanziamenti ai servizi di accoglienza per immigrati profughi e rifugiati - attivati dagli enti locali alla data del 1° gennaio 2007 -. Gli importi sono stati stabiliti in base alla capacità recettiva e definiti in una graduatoria (allegata al testo, curata dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno). Al servizio di asilo di Ancona (capacità recettiva 18 unità) è stata destinata la somma di 145.614,90 euro.

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