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Raccolta delle principali normative nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
Tipo
  Nazionale: - Regionale (MARCHE):
Parole
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NAZIONALE

Decreto 14 dicembre 2011, Ripartizione dei finanziamenti, per l’anno 2011, per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo (G.U. n. 301 del 28.12.2010)
Il decreto definisce i criteri di ripartizione tra le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, per l'anno scolastico 2011/2012, del finanziamento complessivo di € 103.000.000 per la fornitura dei libri di testo in favore degli alunni meno abbienti delle scuole dell'obbligo e secondarie superiori. L'aiuto economico è rivolto ad alunni che provengono da famiglie con reddito inferiore a 15.494,71 euro; il numero è calcolato rapportando il numero complessivo degli alunni che adempiono all'obbligo scolastico al valore percentuale delle rispettive famiglie con reddito indicato. Alla regione Marche sono stati assegnati 1.169.252,00 euro.
Ministero dell’interno, Decreto del 12 dicembre 2011, Ripartizione delle risorse del Fondo europeo per i rifugiati 2008-2013, per le annualità 2011 e 2012 (G.U. n. 294 del 19.12.2011)
Il provvedimento stabilisce i criteri di ripartizione delle risorse del Programma annuale 2011 del Fondo europeo per i rifugiati, per un finanziamento complessivo pari a euro 11.267.785,44. Questi gli interventi individuati e le somme assegnate: € 2.000.000,00 (di cui € 200.000,00 richiesti al Soggetto proponente/Beneficiario del finanziamento a titolo di cofinanziamento privato) per interventi finalizzati all'integrazione socio-economica dei richiedenti/titolari di protezione internazionale (non appartenenti a categorie vulnerabili) ; € 1.200.000,00 (di cui € 120.000,00 richiesti al Soggetto proponente/Beneficiario del finanziamento a titolo di cofinanziamento privato) per interventi finalizzati a promuovere l'iniziativa imprenditoriale di titolari di protezione internazionale - Progetti 2011-2012 ; € 600.000,00 per interventi di accoglienza, supporto ed orientamento rivolti in modo specifico ai soggetti che vengono trasferiti in Italia - presso l'aeroporto di Roma Fiumicino (in applicazione del Regolamento di Dublino); € 400.000,00 per interventi di accoglienza, supporto ed orientamento rivolti in modo specifico ai soggetti che vengono trasferiti in Italia presso l'aeroporto di Milano Malpensa; € 1.106.500,00 per interventi di accoglienza, supporto ed orientamento rivolti in modo specifico ai soggetti, appartenenti a categorie vulnerabili, che vengono trasferiti in Italia - presso l'aeroporto di Roma Fiumicino; € 885.200,00 per interventi di accoglienza, supporto ed orientamento rivolti in modo specifico ai soggetti, appartenenti a categorie vulnerabili, che vengono trasferiti in Italia - presso l'aeroporto di Milano Malpensa; € 221.288,88 per interventi di accoglienza, supporto ed orientamento rivolti in modo specifico ai soggetti, appartenenti a categorie vulnerabili, che vengono trasferiti in Italia - presso l'aeroporto di Bari; € 4.123.581,77 interventi di riabilitazione e integrazione socio-economica rivolti ai richiedenti/titolari di protezione internazionale vulnerabili; € 731.314,69 per interventi finalizzati a promuovere l'iniziativa imprenditoriale di titolari di protezione internazionale vulnerabili, con particolare attenzione alle donne vulnerabili.
Ministero dell’interno, Decreto del 12 dicembre 2011, Ripartizione delle risorse del Fondo Europeo per i Rimpatri 2008-2013, per le annualità 2011 e 2012 (G.U. n. 294 del 19.12.2011)
Il decreto stabilisce la ripartizione delle risorse e il Programma annuale 2011 del Fondo Europeo per i Rimpatri, al fine di promuovere azioni a carattere di sistema/valenza territoriale tra i soggetti attivi in materia. Il finanziamento complessivo è pari a € 3.989.970,00. Questi gli interventi finanziati e le risorse assegnate: € 1.385.000,00 per Programmi di rimpatrio volontario assistito e reintegrazione nei Paesi di origine per gruppi vulnerabili specifici (Prosecuzione dell'azione 2010); € 1.100.000,00 per Programmi di rimpatrio volontario assistito per specifici gruppi di cittadini di Paesi terzi; € 1.004.970,00 per Supporto alla sperimentazione di percorsi per il rientro volontario di determinate categorie di immigrati (Prosecuzione dell'Azione 2010); € 500.000,00 per il consolidamento della rete di riferimento nazionale di operatori e autorità locali, e il rafforzamento della collaborazione con le rappresentanze consolari dei Paesi di origine in Italia (Prosecuzione dell'azione 2010). La restante quota di € 5.725.769,76 è riservata ad azioni realizzate e gestite direttamente dal Ministero dell'Intero e dalle autorità competenti.
Ministero dell’interno, Autorità Responsabile del «Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi» 2007-2013 decreto del 24 novembre 2011, Ripartizione delle dotazioni relative al Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini dei paesi terzi, del programma annuale 2011 (G.U. n. 288 del 12.12.2011)
Il decreto stabilisce per l'anno 2011 la ripartizione del Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi; le risorse finanziarie sono destinate alla realizzazione di progetti e per la creazione di reti ed interventi a valenza territoriale. Questi nel dettaglio i progetti indviduati: € 16.000.000,00 per la Formazione linguistica ed educazione civica; € 2.250.000,00 per interventi di orientamento al lavoro e sostegno all’occupabilità; € 4.100.000,00 per progetti giovanili; € 1.800.000,00 per la promozione dell'accesso all'alloggio; € 2.300.000,00 per azioni di Mediazione sociale e promozione del dialogo interculturale; € 1.200.000,00 per Capacity building; € 150.000,00 per interventi di Scambio di esperienze e buone pratiche. Nel provvedimento si precisa inoltre che in un successivo decreto verranno pubblicati gli avvisi per la selezione dei progetti, definendo l'articolazione dei progetti, i beneficiari, le procedure per la presentazione delle domande, i criteri di ammissibilità e valutazione, le modalità di assegnazione e liquidazione dei finanziamenti.
Conferenza unificata, ACCORDO 13 ottobre 2011, Accordo, ai sensi dell’art. 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul documento recante "Integrazione agli indirizzi di carattere prioritario sugli interventi negli Ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) e nelle Case di cura e custodia (CCC) di cui all’Allegato C al DPCM 1° aprile 2008" (G.U. n. 256 del 3 novembre)
L'accordo definisce alcuni interventi per il superamento degli OPG. L’accordo stabilisce che ogni Regione e Provincia autonoma, attraverso i propri Dipartimenti di salute mentale (in accordo con all'Amministrazione Penitenziaria) dovrà attivare entro il 30 giugno 2012, in almeno uno degli Istituti Penitenziari del proprio territorio, o, preferibilmente, in quello di ognuna delle Aziende Sanitarie, specifiche sezioni organizzate o reparti, destinati agli imputati e condannati con infermità psichica sopravvenuta nel corso della misura detentiva, e ai soggetti condannati a pena diminuita per vizio parziale di mente. Nel momento in cui tali sezioni verranno attivate le Amministrazione Penitenziarie, non disporranno più invii di detenuti negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari per osservazione psichiatrica. Allo stesso tempo dispone l'accoglienza e la presa in carico da parte delle singole regioni/Asl (DSM) per le dimissioni dall'OPG, attraverso progetti terapeutico riabilitativi territoriali, delle persone con misura di sicurezza. L'accordo inoltre, prevede l'istituzione - entro il 31.12.2011 - in ciascuno dei bacini macroregionali (stabiliti nell'accordo del 2008) di un Gruppo di Coordinamento del Bacino Macroregionale per il Superamento degli OPG (composto da un rappresentante per ciascuna delle Regioni afferenti al Bacino) al fine di meglio coordinare, da parte di ciascuna Regione e Provincia autonoma, gli interventi di presa in carico degli internati di propria competenza, e di assicurare la collaborazione e il coordinamento per il miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia degli interventi mirati alla realizzazione del complessivo programma di superamento degli O.P.G. Questi alcuni specifici impegni dei Gruppi di Coordinamento del Bacino Macroregionale per il Superamento degli OPG ed i collegati Sottogruppi Tecnici Regionali per il Superamento degli OPG: assicurare alla persona destinataria di una misura di sicurezza che preveda o disponga l'internamento in OPG o misure allo il principio della iniziale costante competenza del DSM presso il quale la persona aveva la residenza o l'abituale dimora al momento dell'applicazione della misura di sicurezza; impegnare le Aziende Sanitarie a realizzare programmi terapeutico riabilitativi condivisi tra i tutti i servizi sanitari territoriali competenti per i diversi bisogni assistenziali delle singole persone (in particolare dipendenze e disabilita') ed integrati con i Servizi Sociali Comunali per il necessario reinserimento nei contesti sociali di appartenenza. Si precisa infine che le Regioni, il Ministero della Giustizia - Dipartimento per l'Amministrazione Penitenziaria e il Ministero della Salute si impegneranno nel monitoraggio dell'applicazione dell’Accordo.
Ministero della salute, Decreto del 8 luglio 2011, Erogazione da parte delle farmacie, di attività di prenotazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, pagamento delle relative quote di partecipazione alla spesa a carico del cittadino e ritiro dei referti relativi a prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale (G.U. n. 229 del 01.10.2011)
Con questo provvedimento vengono definite le indicazioni per l'erogazione da parte delle farmacie, di attività di prenotazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, pagamento delle relative quote di partecipazione alla spesa a carico del cittadino e ritiro dei referti; nel decreto per "farmacie" si intende le farmacie pubbliche e private operanti in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. In base al decreto, le farmacie, attraverso la postazione dedicata, possono operare quali canali di accesso al Sistema CUP per prenotare prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, provvedere al pagamento delle relative quote di partecipazione alla spesa a carico del cittadino e ritirare i relativi referti. Si precisa che sono esclusi dai servizi di cui al comma 1: a) le prestazioni prescritte su ricettario non del Servizio sanitario nazionale; b) gli esami di laboratorio ad accesso diretto; c) le urgenze di primo e secondo livello; d) le prestazioni per cui sia chiaramente indicata sull'applicazione collegata al sistema CUP, una diversa modalità di prenotazione. Per quanto riguarda la procedura di prenotazione, pagamento e ritiro referti queste le modalità tecniche indicate e le procedure che la farmacia deve assicurare:- raccolta del consenso al trattamento dei dati (la raccolta del consenso verrà annotata al fine di tenerne memoria per gli accessi successivi per finalità' analoghe, anche presso altre farmacie); - riconoscimento dell'assistito; - prenotazione dopo aver esibito la prescrizione medica (la prenotazione avviene secondo criteri di scorrimento temporale, offrendo all'assistito il primo posto libero disponibile, nell'ambito territoriale di riferimento dell'assistito, e successivamente le ulteriori disponibilità, qualora l'assistito ne faccia); - servizio di pagamento: deve essere consentito il pagamento, anche mediante sistemi elettronici della quota di partecipazione a carico del cittadino, calcolata sulla base delle informazioni rilevate dalla prescrizione; - spedizione e ritiro dei referti: il Sistema CUP può consentire al cittadino la possibilità' di richiedere la consegna presso la farmacia dei referti corrispondenti alle prestazioni effettuate presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate (può essere sia l'originale cartaceo in busta chiusa sia, qualora la struttura sanitaria presso la quale è stata effettuata la prestazione preveda tale possibilità, una copia stampata del referto digitale).
Presidenza del consiglio dei ministri, dipartimento per la pubblica amministrazione e l'innovazione, decreto 20 giugno 2011, Modalita' di assorbimento della Tessera Sanitaria nella Carta nazionale dei servizi (GU n. 210 del 9-9-2011 )
Il decreto stabilisce che le Regioni e le province Autonome potranno richiedere al Ministero dell'economia e delle finanze, di consegnare ai propri assistiti la Tessera sanitaria integrata nella Carta nazionale dei servizi (TS-CNS); possibilità che si presenta dal momento che è previsto il rinnovo delle tessere sanitarie in scadenza. Nel provvedimento vengono quindi descritte le specifiche caratteristiche tecniche e strutturali della carta nazionale dei servizi, definito uno strumento sicuro per l’accesso dei cittadini ai servizi in rete riguardanti la sanità, gli Enti Locali, la scuola, il fisco, la mobilità, per i quali sia necessaria l'autenticazione informatica. La card, denominata TS-CNS, è una tessera che, oltre a mantenere le funzioni della Tessera Sanitaria (l’accesso alle prestazioni sanitarie, codice fiscale e TEAM-Tessera Europea di Assicurazione Malattia), permette di accedere alla componente Carta Nazionale dei Servizi grazie alla presenza di un microchip incorporato sulla tessera stessa e all'utilizzo dei codici personali (codice Pin e Puk) successivamente rilasciati dalla Regione. Inserendo la TS-CNS nell'apposito lettore di smart card collegato al proprio PC, oppure presso gli sportelli polifunzionali dislocati sul territorio, il cittadino potrà accedere ai dati sanitari presenti nel proprio Fascicolo sanitario elettronico, effettuare richieste di certificazioni e prestazioni, pagamenti sicuri dei servizi pubblici, accesso ai referti medici, scegliere/revocare il medico di base ed altro ancora. Nel decreto vengono inoltre definite le norme procedurali necessarie alla richiesta del passaggio (recependo le modalità operative già sperimentate dalle Regioni Lombardia, Sicilia e Friuli Venezia Giulia); le Regioni dovranno sottoscrivere con l'Agenzia delle Entrate un'apposita convenzione allo scopo di garantire la validità della TS-CNS in sostituzione del tesserino del Codice fiscale e predisporre un sistema di gestione delle tessere per garantire principalmente tre funzionalità: la richiesta «attivazione carta», la richiesta «modifica stato carta» e la richiesta «storia e dettagli della carta», nel rispetto dei requisiti tecnologici richiesti dalla normativa vigente.
Comitato interministeriale per la programmazione economica, Deliberazione n. 14 del 5 maggio 2011, Fondo sanitario nazionale 2009. Ripartizione tra le regioni delle risorse aggiuntive destinate al finanziamento dei maggiori oneri connessi alla regolarizzazione dei cittadini extracomunitari occupati in attivita' di assistenza alla persona e alle famiglie come lavoratori domestici. (Deliberazione n. 24/2011) (G.U. Serie Generale n. 216 del 16 settembre 2011)
Il provvedimento stabilisce l’assegnazione di finanziamenti alle regioni e province autonome per la regolarizzazione dei cittadini extracomunitari occupati in attività' di assistenza alla persona e alle famiglie come lavoratori domestici. Lo stanziamento complessivo è pari a complessivi 64.226.367,00 euro; alla regione Marche vengono assegnati 1.358.576, 00 euro.
Comitato interministeriale per la programmazione economica, deliberazione 5 maggio 2011, Fondo sanitario nazionale 2009. finanziamento per gli interventi ai sensi della legge 5 giugno 1990, n. 135 (prevenzione e lotta contro l'AIDS) (deliberazione n. 22/2011) (G.U. n. 228 del 30.09.2011)
La delibera stabilisce la ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale - a valere sulle disponibilità dell'anno 2009 - per il finanziamento di interventi per la prevenzione e la lotta all'AIDS. La somma complessiva di 49.063.000,00 euro è ripartita nel seguente modo: 18.076.000,00 euro per le spese di organizzazione dei corsi di formazione e di aggiornamento del personale dei reparti di ricovero per malattie infettive e degli altri reparti che ricoverano ammalati di AIDS; 30.987.000 euro per l'attivazione di servizi per il trattamento domiciliare a favore dei soggetti affetti da AIDS. Alla regione Marche sono state assegnati complessivi 1.064.840,00 euro; di cui 607.918,00 euro per il trattamento domiciliare e 456.922,00 euro per la formazione.
Comitato interministeriale per la programmazione economica n. 26 del deliberazione 5 maggio 2011, Fondo sanitario nazionale 2010. Ripartizione tra le regioni delle quote vincolate per il perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale (articolo 1, comma 34, legge n. 662/1996).(Deliberazione n. 26/2011) (G.U. n. 228 del 30.09.2011)
Nel provvedimento viene definita la suddivisione delle risorse del Fondo Sanitario Nazionale per l'anno 2010 destinate alla realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale. Il finanziamento complessivo è pari a la somma di 1.436.272.100 euro, così ripartito: 1.431.272.100,00 da ripartire tra le Regioni a statuto ordinario e la Regione Siciliana; le quote assegnate alle dette Regioni sono suddivise tra un anticipo del 70 per cento e un saldo del 30 per cento da erogarsi dopo la presentazione, da parte delle Regioni, degli specifici progetti comprensivi di una relazione illustrativa dei risultati raggiunti nell'anno precedente e della loro approvazione da parte della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, su proposta del Ministro della salute; 5.000.000 euro sono accantonati per il finanziamento di un progetto interregionale da approvarsi successivamente in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, su proposta del Ministero della salute. Alla regione Marche sono stati assegnati complessivamente 41.972.212,00 euro: (29.380.548,00 euro a titolo di acconto, 12.591.664,00 euro a seguito dell'approvazione dei progetti regionali).

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