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Raccolta delle principali normative nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
Tipo
  Nazionale: - Regionale (MARCHE):
Parole
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REGIONALE (Marche)

D.G.R., n. 1493 del 2 agosto 2002, Accordo di programma tra la regione Marche e l’ufficio scolastico regionale per le Marche - direzione regionale per l’istituzione di un osservatorio regionale per l’integrazione scolastica e sociale delle persone in situazione di handicap (B.U.R. n. 103 del 17.9.2002)
La regione ha deciso l’istituzione di un Osservatorio, attraverso Accordo di programma con l’Ufficio Scolastico regionale regionale per l’integrazione scolastica e sociale di persone in situazione di handicap. L’Osservatorio opererà in funzione di raccordo tra le agenzie che si occupano di integrazione scolastica e si avvarrà di un comitato tecnico-scientifico rappresentativo e integrato con esperti e professionisti del settore. Come sede, gestione e funzioni, il nuovo Osservatorio si inserirà nella struttura del Centro regionale di Ricerca e Documentazione ed Handicap (CRRDH) già operante che, oltre a garantire il supporto tecnico-organizzativo, provvederà ad assicurare annualmente una quota di risorse per consentirne la funzionalità. Nell’intesa che verrà sottoscritta ne sono regolati i molteplici compiti; tra gli altri: raccordo tra diversi soggetti che si occupano di integrazione scolastica, centro di consultazione psico-pedagogica (piani educativi personalizzati e diagnosi funzionale), di raccolta di documentazione, di consultazione bibliografica per favorire il percorso di integrazione attraverso le risorse bibliografiche presenti sul territorio, di divulgazione e restituzione delle esperienze di integrazione scolastica, monitoraggio sulla qualità dell’integrazione.
Legge regionale 24 luglio 2002, n. 11, Sistema integrato per le politiche di sicurezza e di educazione alla legalità (B.U.R. n. 87 del 1.8.2002)
La legge intende promuovere lo sviluppo della convivenza nelle città e nel territorio promovendo e sostenendo l’integrazione delle politiche sociali di competenza regionale e comunale con quelle statali di contrasto della criminalità. Per la realizzazione di queste finalità vengono previste diverse attività. Tra queste: ricerca, documentazione, comunicazione, informazione; collaborazione con altri organi dello stato al fine per favorire lo scambio di conoscenze e informazioni sui fenomeni criminali e sulla loro incidenza nel territorio regionale; favorisce sostegno e assistenza alle vittime della criminalità; promuove iniziative nelle scuole per favorire lo sviluppo della coscienza civile, costituzionale, democratica, il rispetto delle differenze, la lotta contro la mafia, la criminalità organizzata ed i poteri occulti. Viene istituito un Osservatorio regionale per le politiche integrate di sicurezza, composto da un Comitato di indirizzo e da un Comitato scientifico. Per gli interventi previsti dalla legge è prevista una spesa per ciascuno degli anni 2002, 2003, 2004 di 206,582, 76 euro. Viene abrogata la legge n. 3/1998 “Partecipazione della Regione Marche alla lotta contro la devianza sociale, la criminalità comune, la criminalità economica e la criminalità organizzata”.
D.G.R., n. 1392 del 23 luglio 2002, LR n. 6/2002 (legge finanziaria 2002) - LR n. 7/2002 (bilancio di previsione 2002) - DGR n. 898/2002 (Provvedimento per la definizione del programma operativo annuale 2002). Interventi straordinari per incentivare gli investimenti in strutture socio assistenziali - contributi in conto capitale (B.U.R. n. 89 del 13.8.2002)
La finanziaria regionale (L. 6/2002) ha previsto di finanziare interventi straordinari, attraverso contributi in conto capitale (per una somma pari a € 2.065.827,60), per incentivare gli investimenti in strutture socio assistenziali (servizi diurni e residenziali rivolti a minori, disabili, adulti in difficoltà e con problematiche psico sociali, anziani autosufficienti e non). Beneficiari sono enti locali singoli o associati, Ipab e soggetti di diritto privato senza fini di lucro. Le spese ammissibili riguardano: opere edili e impiantistiche per ristrutturazione ed ampiamento, ed anche per nuove costruzioni; opere di urbanizzazione, acquisto strutture esistenti. I Comitati dei sindaci degli Ambiti territoriali definiscono nel territorio di riferimento i settori di intervento in ordine ai quali si rende necessario provvedere prioritariamente. Le domande di ammissione vanno presentate entro il 13 dicembre 2002.
D.G.R., n. 1233 del 9 luglio 2002, Attuazione della legge 1º aprile 1999, n. 91 e della DGR 10.07.2001 n. 1580 in materia di prelievi e trapianti di organi e tessuti (B.U.R. n. 85 del 26.7.2002)
La delibera istituisce e definisce le funzioni del Centro regionale per le attività di prelievo e trapianti presso l’Azienda Ospedaliera “Umberto I - Torrette di Ancona”; finanzia il potenziamento dei centri di rianimazione, con priorità all’acquisizione di apparecchiature per l’accertamento della morte cerebrale; avvia attraverso contributo la costituzione della Banca regionale delle Cornee; promuove l’attuazione del progetto “Implementazione attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti”.
D. D. Servizio servizi sociali n. 136 del 1 luglio 2002, Legge 388/2000 art. 81 - Riparto fondi per la realizzazione di strutture residenziali per disabili gravi rimasti privi del sostegno familiare. Beneficiari: Vari organismi del privato sociale. Importo: € 1.541.273,39. Bilancio: anno 2002. (B.U.R. n. 79 del 11.7.2002)
Il Fondo statale previsto dall’art. 81 della legge 388/2000 (finanziaria 2001), finanzia la realizzazione di strutture residenziali per disabili gravi privi del sostegno familiare, realizzate da organismi non profit. Con DGR 589/2002 la regione aveva definito i criteri per la concessione ed erogazione dei finanziamenti. Le richieste sono state 15. Complessivamente sono state finanziate otto strutture all’interno del territorio regionale.
Legge regionale 18 giugno 2002, n. 9, Attività regionali per la promozione   dei diritti umani, della cultura della pace, della cooperazione allo sviluppo, e della solidarietà internazionale (B.U.R. n. 75 del 27.6.2002)
La legge regionale riconosce nella solidarietà e nella cooperazione internazionale gli strumenti per raggiungere la pace e tutelare i diritti fondamentali. Nel rispetto della legislazione nazionale e comunitaria e delle competenze statali in politica estera, la Regione “contribuisce alla salvaguardia umana, al soddisfacimento dei bisogni primari, all’autosufficienza alimentare, all’eliminazione della povertà, alla lotta all’emarginazione, alla valorizzazione delle risorse umane dei paesi in via di sviluppo e di quelli a economia in transizione”. Obiettivi che vengono conseguiti attraverso la collaborazione e il partenariato internazionale, la cooperazione internazionale, gli interventi di emergenza e di solidarietà. Le modalità di sostegno spaziano dalla promozione diretta, all’adesione a iniziative delle altre Regioni. È prevista anche la possibilità di sottoscrivere intese con “gli enti territoriali dei diversi Stati”, nel rispetto della normativa nazionale. Vengono, inoltre, sostenute le attività dei soggetti pubblici e privati marchigiani. In particolare: enti locali, organizzazioni non governative, associazioni iscritte nell’apposito registro regionale istituito dalla legge, università, scuole, istituti di ricerca, sindacati, imprese e cooperative. La programmazione degli interventi viene articolata attraverso un Piano triennale e uno annuale, finanziati - nel 2002 - con la somma di 336 mila euro. La legge istituisce il Comitato per la cooperazione e la solidarietà internazionale e l’associazione “Università della pace”, quest’ultima con sede ad Ascoli Piceno, allo scopo di “favorire iniziative in sostegno della cultura della pace”.
D.G.R., n. 1069 del 11 giugno 2002, Attuazione protocollo d’intesa Regione Marche - Ministero della Giustizia di cui alla DGR n. 514/2001: Schema modalità operative per l’assistenza sanitaria ai detenuti tossicodipendenti ed alcooldipendenti negli istituti penitenziari delle Marche - atto di indirizzo (B.U.R. n. 80 del 16.7.2002)
Il 9 marzo 2001 tra Regione Marche e Ministero della Giustizia è stato sottoscritto un protocollo d’intesa; tra i punti oggetto del protocollo anche quello riguardante l’assistenza sanitaria e la salute in carcere. La delibera costituisce un Atto di indirizzo nei confronti delle Aziende sanitarie d ospedaliere. In particolare vengono definite le modalità organizzative del rapporto con i SeRT nell’assistenza ai detenuti tossicodipendente e alcooldipendenti presenti negli istituti penitenziari. Il Protocollo definisce in particolare le modalità di segnalazione e di intervento del SeRT, gli interventi congiunti (SeRT-istituto penitenziario), le modalità della presa in carico, la definizione del programma terapeutico, interventi di prevenzione e di formazione del personale.
D.G.R., n. 1046 del 5 giugno 2002, Istituzione della Consulta regionale degli ambiti territoriali sociali (B.U.R. n. 76 del 28.6.2002)
La Consulta Regionale degli ambiti territoriali sociali è composta dai Presidenti dei Comitati dei Sindaci dei 24 ambiti territoriali. La Consulta svolge funzioni di coordinamento delle problematiche politico amministrative relative all’attuazione del Piano sociale in collaborazione con la Regione.
D.G.R., n. 978 del 29 maggio 2002, D. lgs 124/98 - indirizzi per la definizione degli obiettivi delle Aziende sanitarie in materia di razionalizzazione delle modalità di accesso alle prestazioni sanitarie e di abbattimento dei tempi di attesa (B.U.R. n. 70 del 7.6.2002)
Si impegnano le Aziende sanitarie alla realizzazione di un sistema di prenotazione e gestione degli accessi alle prestazioni sanitarie al fine di controllare le liste di attesa, la rendicontazione delle prestazioni ed il monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza. Per la realizzazione del progetto sono stati stanziati 260.000 €.
D.C.R., n. 68 del 8 maggio 2002, Programma triennale regionale degli interventi e delle attività a favore degli immigrati provenienti dai Paesi non appartenenti all’Unione Europea e delle loro famiglie per gli anni 2002/2004. legge regionale 2 marzo 1998, n. 2, articolo 6, commi 1, 2 e 3 (B.U.R. n. 58 del 30.4.2002)
Il Programma triennale si caratterizza per una prima parte nel quale si presenta l’analisi del fenomeno italiano. Vengono riportati i dati del Rapporto Caritas del 2000 dal quale si evidenzia nelle Marche una incidenza percentuale della popolazione straniera non comunitaria del 2,5% per un numero di immigrati stimati pari a circa 36.000. Si presenta poi la normativa italiana all’interno del contesto europeo e il quadro delle politiche di integrazione a livello nazionale e nelle Marche. Negli obiettivi della programmazione per gli anni 2002-2004 si definiscono le seguenti aree di intervento: 1) Integrazione, intercultura, 2) Università, 3) Formazione e lavoro, 4) Rete dei servizi di informazione e consulenza. Centri polivalenti provinciali, 5) Centri di accoglienza. Accesso all’abitazione, Protezione sociale, 6) Associazionismo, 7) Progetti sperimentali e pilota, 8) Informazione e comunicazione, studi e ricerche. Tra le azioni da segnalare quelle volte a contrastare la tratta ed il traffico di persone vittime di abusi, l’applicazione del Protocollo di intesa tra regione Marche e Ministero della Giustizia in particolare per quanto riguarda la condizione dei minori stranieri detenuti. Il programma prevede anche l’inclusione tra i beneficiari dell’intervento anche le popolazioni ROM; i Comuni potranno pertanto usufruire per progetti di integrazione dei finanziamenti regionali. Sono state definite le seguenti priorità d’intervento: a) Diritto all’inserimento scolastico dei minori immigrati, b) diritto all’abitazione, c) diritto all’accoglienza e all’integrazione, d) diritto all’informazione.

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