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Raccolta delle principali normative nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
Tipo
  Nazionale: - Regionale (MARCHE):
Parole
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REGIONALE (Marche)

D.G.R. n. 1192 del 30 novembre 2009, Approvazione dei criteri regionali per la valutazione del servizio civile nazionale (BUR n. 117 del 11.12.2009)
Il documento individua alcuni criteri di valutazione dei progetti di servizio civile, da integrare con quanto predisposto nel “Prontuario progetti del Servizio Civile Nazionale” del 29/10/2009. Queste le novità principali introdotte: - il numero minimo dei giovani da impegnare in ciascun progetto presentato dai soggetti accreditati in ambito regionale è ridotto da quattro a due; gi enti di competenza regionale possono presentare congiuntamente in co-progettazione lo stesso progetto; - il numero massimo dei volontari assegnabili per ogni singola classe, è rapportato al contingente regionale dei volontari (1° classe: numero massimo volontari assegnabili 80; 2° classe numero massimo volontari assegnabili 70; 3° classe numero massimo volontari assegnabili 20; 4° classe numero massimo volontari assegnabili 10); - il contingente volontari assegnato sarà ripartito per provincia commisurando all’età compresa tra i 18 ed i 27 anni residenti nel territorio, per favorire un ‘equità geografica. Vengono inoltre specificate le modalità di stesura della scheda progetto relativa ai contenuti della formazione specifica (importante ai fini dell’attribuzione del punteggio nella griglia di valutazione progetti Italia) e le discriminanti di priorità nei casi di progetti con pari punteggio: verranno primariamente finanziati progetti appartenenti ad Enti con nessun progetto finanziato, verrà presa in considerazione la data e l’ora di ricezione della domanda da parte dell’ufficio competente….
DGR n. 1959 del 23 novembre 2009, Linee di indirizzo per la omogenea valutazione medico legale della invalidità civile delle persone affette da malattia di Alzheimer e le altre demenze correlate (BUR n. 115 del 04.12.2009)
La delibera presenta il documento elaborato dal Gruppo di lavoro Alzheimer della regione Marche che definisce le linee di indirizzo per una valutazione omogenea ai fini del riconoscimento della invalidità civile; la mancanza di criteri applicativi univoci della normativa che regola il diritto dei non autosufficienti a percepire provvidenze economiche, può causare il rischio di disequità sociale in rapporto alle diverse ZT (come risulta anche dai dati raccolti dall’Osservatorio sulle pensioni). Per ovviare a tale situazione, la regione Marche si propone con questo atto di definire criteri chiari ed univoci per la classificazione delle demenze, i criteri diagnostici e gli strumenti di valutazione delle menomazioni e dei deficit funzionali. In questo modo le persone malate, i loro familiari e carigiver, i medici di medicina generale, i componenti delle Commissioni preposte agli accertamenti degli stati di invalidità civile e delle commissioni mediche di verifica provinciali, potranno condividere un sistema di riferimento unico per il riconoscimento delle patologie da demenza e dei diritti corrispondenti derivanti dal sistema di assistenza sociale. In allegato al documento sono inoltre presentati i criteri (test e scale valutative) per la standardizzazione dei giudizi valutativi che le commissioni devono avere come riferimento per inquadrare la condizione patologica nei soggetti ultrassessantacinquenni e determinare il danno funzionale permanente per la concessione dell’indennità di accompagnamento.
DGR n. 1867 del 16 novembre 2009, Approvazione protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo (BUR n. 113 del 27.11.2009)
Nella premessa del documento si evidenzia che gli effetti della crisi per quanto riguarda il mondo del lavoro si sentiranno duramente anche nel 2010; la regione Marche considera quindi necessario predisporre interventi di difesa occupazionale, di sostegno alle fasce deboli e incentivi per la qualità e innovazione nello sviluppo per difendere occupazione e coesione sociale e favorire al fuoriscita dalla crisi e il sostegno allo sviluppo. A tal fine ha individuato alcuni interventi prioritari: incentivi pari a 500.000,00 euro complessivi per la stipula di contratti di solidarietà: per evitare licenziamenti nelle imprese fino a 15 dipendenti ed in quelle con più di 15 dipendenti (escluse dal campo di apllicazione della Cigs); - incentivi alle imprese per assunzioni a tempo indeterminato di giovani laureati per complessivi 720.000,00 euro (si specifica che deve trattarsi del primo rapporto di lavoro); - 1.000,00 euro per incentivi alle imprese per stabilizzazione di contratti a termine; – solo per i settori manifatturieri, incentivi per nuovi occupati a fronte di trasformazione dei contratti da full-time a part-time, per un totale di 300.000.00 euro; 400.000,00 per la sperimentazione di un progetto di rete territoriale di almeno 15 imprese; - 1.200.000,00 euro per la valorizzazione dei lavoratori precari della scuola; - 1.400.000,00 euro complessivi per contributi di solidarietà di 200 euro per 6 mesi per nuclei familiari con lavoratori dipendenti (residenti nella Regione) che hanno perso il lavoro; - 1.000.000,00 per un contributo “una tantum” di 400,00 euro a favore di 2.500 soggetti per sostenere gli studi dei figli iscritti all’università di lavoratori che si trovino da almeno tre mesi in disoccupazione; - 1.400.000,00 euro per l’esenzione dal ticket per le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnosi strumentale per i lavoratori che hanno perso il lavoro dal 01/01/2009, che sono in cassa integrazione, in mobilità, in contratto di solidarietà; - 400.000,00 euro per erogazione gratuita di farmaci per famiglie indigenti; - 2.700.000,00 euro per interventi sui canoni di locazione degli alloggi ERAP a favore delle fasce deboli; - 5.000.000,00 euro per la non autosufficienza con interventi per aumentare i livelli essenziali nelle residenze protette (progressivo incremento della quota sanitaria, diminuzione della tariffa alberghiera a carico degli ospiti e/o delle famiglie).
DGR n. 1839 del 9 novembre 2009, Linee di intervento per l'applicazione della LR n. 11/2000 "Interventi a favore dei soggetti non udenti" (BUR n. 110 del 20.11.2009)
La delibera definisce obiettivi e modalità di applicazione di un programma di interventi del sistema sanitario regionale a favore dei soggetti non udenti, al fine di ridurre gli effetti di questo deficit, attraverso uno screening neonatale universale, l’approfondimento diagnostico per la definizione dei casi positivi, la protesizzazione e il trattamento logopedico necessari. Obiettivi principali individuati nel provvedimento sono: - estendere gli screening neonatale uditivi al 75% de nuovi nati della regione entro il 31/03/2010 e al 95% entro il 31/12/2010; - organizzare e realizzare un percorso di formazione/aggiornamento per i professionisti del sistema sanitario regionale interessati (in particolare logopedisti, psicologi, audiometristi, medici pediatri, neuropsichiatri e otorinolaringoiatri); - individuare un centro di secondo livello per area vasta specifico per gli approfondimenti diagnostici nel campo delle ipoacusie neonatali. Entro il breve termine del 30/06/2010 i gruppi di lavoro di professionisti specifici, devono inoltre definire: standard dei punti di screening neonatale, standard dei punti di approfondimento di secondo livello, standard della offerta riabilitativa logopedica; - individuazione dei flussi informativi necessari per il monitoraggio del processo e modalità di attuazione. Entro il medio termine del 31/12/2010 i gruppi specifici di lavoro predisporranno: - la strategia regionale per far fronte alle necessità collegate con l’utilizzo di impianti cocleari nei casi di sordità gravi e profonde in soggetti tra 0 e 10 anni; - il profilo assistenziale per la presa in carico dei nuovi nati on ipoacusie congenite di età superiore o paria 40 dBA; l’integrazione tra gli interventi del sistema sanitario regionale e l’Istituzione scolastica (in particolare per ciò che riguarda l’insegnamento di sostegno); l’integrazione tra gli interventi del sistema sanitario regionale e degli Enti locali. Si precisa inoltre che entro trenta giorni dall’approvazione della delibera viene istituito un gruppo di progetto per il coordinamento ed il monitoraggio delle attività previste.
DGR n. 1785 del 2 novembre 2009, Residenzialità per disabili: integrazioni della codifica di cui alla LR 20/2000 con le disposizioni nazionali e regionali (BUR n. 107 del 13.11.2009)
La delibera stabilisce - sulla base delle disposizioni riguardanti i Livelli essenziali di assistenza (LEA) - che per le residenze per portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, (RSA disabili), l’utente deve compartecipare alle spese per una cifra pari al 30% del costo della tariffa. Si stabilisce inoltre che il provvedimento entrerà in vigore dopo una valutazione complessiva dell’offerta residenziale per persone con disabilità .
DGR n. 1767 del 2 novembre 2009, Attuazione DGR 747/04 – Definizione degli indirizzi di programmazione dei criteri di ripartizione delle risorse economiche destinate al contrasto delle dipendenza patologiche – euro 2.188.491,28 (BUR n. 107 del 13.11.2009)
Con la delibera vengono definiti i criteri di ripartizione del finanziamento complessivo di euro 2.188.491,28 per interventi di contrasto delle dipendenze patologiche; 1.000.000,00 euro sono destinati quale quota sociale del budget annuo 2010 per i dipartimenti per le Dipendenze Patologiche presso l’ASUR, quale somma aggiuntiva alla quota sanitaria assegnata alle Direzioni delle –zone Territoriali. I restanti 1.188.491,28 euro sono finalizzati a garantire continuità agli interventi programmati nel 2009: residenziali: 328.491,28 € per le attività semiresidenziali (Centri Diurni); - 440.000,00 euro per attività residenziali per specifiche tipologie di utenza ( Soggetti da reinserire socilamente, soggetti con doppia diagnosi, madri tossicodipendenti con figli minorenni) e servizi di counselling telefonico in materia di dipendenze patologiche; fino a 402.000,00 euro per interventi di strada che prevedono l’impiego di operatori di strada o unità mobili (interventi di natura socio – sanitaria con funzioni di promozione della salute, informazione, riduzione della domanda ed intercettazione del disagio, rivolti a giovani e adulti e interventi sanitaria ad alta integrazione sociale finalizzati alla riduzione del danno rivolti a consumatori di sostanze psico – attive). Si precisa che, sia per gli il servizio telefonico di counselling che per gli interventi di strada il finanziamento è in subordine alla presentazione di una relazione sulle attività svolte negli ultimi 12 mesi.
DGR 1789 del 2 novembre 2009, Criteri per la definizione del fabbisogno sanitario nella Regione Marche (BUR n. 107 del 13.11.2009)
Il provvedimento individua e descrive i criteri per la definizione del fabbisogno sanitario della regione Marche: le attività di assistenza ospedaliera (ricoveri), attività specialistica ambulatoriale e attività residenziale e semiresidenziale. Nel documento sono elencati i riferimenti normativi, viene fotografata la situazione attuale: struttura demografica, analisi della domanda ed offerta dell’assistenza ospedaliera (suddivisa per Aree Vaste), domanda ed offerta dell’assistenza specialistica ambulatoriale con dati riferiti ad attività clinica, di diagnostica e di laboratorio (suddivisi per strutture eroganti e ZT di appartenenza); assistenza residenziale e semiresidenziale: anziani, salute mentale, dipendenze patologiche, disabili, riabilitazione. Al fine di individuare una strategia generale per la definizione dei servizi necessari per soddisfare localmente i bisogni assistenziali della popolazione di un territorio, al fine di superare la frammentarietà ed eliminare inutili duplicazioni, creando così nuove sinergie, vengono stabiliti metodologia e criteri per la definizione del fabbisogno (linee guida e relativi parametri) suddivisi per macro aree.
DGR n. 1728 del 26 ottobre 2009, Attuazione della LR 28/08 - criteri di ripartizione delle risorse per interventi a favore di soggetti adulti e minorenni sottoposti a provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria (BUR n. 104 del 6.11.09)
Nella delibera si stabiliscono che i criteri della ripartizione delle risorse per gli interventi a favore di soggetti adulti e minorenni sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria sono gli stessi dell’anno 2008: 250.000,00 € destinati all’Amministrazione della Giustizia per interventi sperimentali; 190.000,00 € all’Amministrazione penitenziaria delle Marche; 60.000 € all’Amministrazione della Giustizia minorile delle Marche. La somma destinata agli ambiti territoriali ammonta complessivamente a 242.582,03 euro, di cui: l’85% agli Ambiti Territoriali sociali (ATS) dove si trovano Case Circondariali o Case di Reclusione (attraverso i relativi comuni capofila) [di cui il 70 % sulla base della popolazione detenuta e il 30 % sulla base della popolazione complessiva residente al 01/01/08]; il 15 % all’ATS di Pesaro, a destinazione vincolata, come contributo per il sostegno delle attività di accoglienza residenziale educativa di detenuti ammessi a misure alternative ed ex-detenuti (il contributo non potrà comunque superare l’80% del costo complessivo della struttura). Nel testo vengono inoltre individuate le aree di intervento dei progetti che gli Ambiti potrà finanziare: servizi per detenuti in esecuzione penale esterna, interventi specifici per detenuti stranieri; interventi per minorenni soggetti a procedimento penale; rapporti con il mondo esterno d inclusione sociale.
DGR n.1514 del 28 settembre 2009, Linee di indirizzo in materia di cura e assistenza alle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) nella Regione Marche (BUR n. 94 del 09.10.2009)
Il provvedimento fornisce linee di indirizzo in materia di cura e assistenza per i malati di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) nelle Marche. Il documento illustra i dati e le tabelle delle recenti ricerche sulla SLA: nosologia, fattori di rischio, mortalità, ereditarietà, diagnosi. Viene inoltre descritta la rete assistenziale, la presa in carico del paziente, oltre che il modello organizzativo e dell’assistenza delle Marche a partire dalla diagnosi, agli interventi domiciliari e residenziali. Al fine di monitorare l’efficace applicazione delle linee guida, la Regione prevede l’istituzione di un gruppo di monitoraggio regionale e la messa a regime del registro regionale della popolazione affetta da SLA, e la semplificazione per l’iter di accesso per l’accertamento unificato per l’ottenimento dei benefici della legge 104/92. La delibera prevede inoltre un contributo economico a favore delle famiglie dei malati di SLA per far fronte alla cura ed assistenza del malato e garantire gli interventi necessari dell'elevato bisogno assistenziale. L'onere complessivo dell'intervento sperimentale per il 2009-2010 è pari a 400.000,00 euro per il 2009. Per accedere al contributo, non appena l'interessato è in possesso della diagnosi di SLA e del riconoscimento dell'handicap in situazione di gravità, inoltra la domanda all'ASUR (per il tramite della zona Territoriale di Residenza) la quale assegna il contributo di 300.000, euro al mese (per il numero di mesi o frazione di esso che va dal momento in cui viene presentata domanda di contributo al 31 dicembre dello stesso anno).
DGR n. 1510 del 28 settembre 2009, Recepimento da parte della Regione Marche dell'accordo del 20 marzo 2009, ai sensi dell'art.4 del D.Lgs n. 281/1997, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernete: Documento tecnico sulle cure palliative (BUR n. 94 del 9.10.2009)
La Giunta Regionale con questo intervento legislativo recepisce l’accordo del 20/03/2008, art. 4 decreto legge 28/08/1997, n.° 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, concernente il documento tecnico sulle cure palliative pediatriche. Nella parte introduttiva della delibera è stato inserito il documento del Ministero della Salute sulle cure palliative pediatriche, nel quale si riporta la definizione dell’OMS riguardo questo tipo di cure, rivolte a minori con malattie inguaribili, come attiva e totale presa in carico del bambino, comprendente il supporto della famiglia. Il documento che si propone di favorire lo sviluppo di programmi regionali di diffusione delle cure palliative ne individua i criteri di eleggibilità (l’assenza di terapia volta alla guarigione, presenza di bisogni complessi che richiedono risposte multispecialistiche ed il rischio di morte) e contiene una panoramica sulla situazione attuale (stima del bisogno assistenziale, prospettive attuative, formazione, aspetti economici e sociali, esigenze del paziente e della famiglia); vengono inoltre illustrate le esperienze assistenziali a livello internazionale e in Italia.

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