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Raccolta delle principali normative nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
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REGIONALE (Marche)

DGR n. 318 del 17 febbraio 2010, LR 46/95 – Piano annuale degli interventi di promozione e coordinamento delle politiche in favore dei giovani – Indirizzi applicativi per l’anno 2010 e criteri di ripartizione delle risorse finanziarie (BUR n. 23 dl 05.03.2010)
Con questo provvedimento viene approvato il Piano annuale degli interventi di promozione e coordinamento delle politiche in favore dei giovani per l’anno 2010 e vengono determinati i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie alle Province; il finanziamento complessivo è di euro 500.000,00. Il documento individua gli indirizzi prioritari per la progettazione: - promuovere l’aggregazione giovanile, in forme organizzate, autogestite o spontanee per favorire l’espressione multiforme della creatività giovanile (inerente attività artistiche, culturali e multimediali); - sviluppare i servizi Informagiovani in modo coordinato e sinergico con i Centri per l’Impiego; - promuovere la collaborazione sistemica con associazioni ed organizzazioni già presenti sul territorio (oppure incentivarne la costituzione); promuovere l’integrazione tra soggetti provenienti da diverse estrazioni sociali, diverse culture e diversi Paesi ed etnie (incentivando la partecipazione dei giovani a scambi interculturali). A tal fine nella delibera si precisa il ruolo delle Amministrazione provinciali: stimolare la progettazione autonoma dei giovani e degli adolescenti; stimolare i Comuni, singoli e associati e le Comunità Montane, alla progettazione in favore dei giovani – dando priorità ai programmi d’intervento proposti dagli Ambiti Territoriali sociali; integrare la progettazione con quella degli Ambiti Territoriali sociali; promuovere opportunità formative e di inserimento lavorativo (attraverso il coordinamento delle attività degli Informagiovani con quelle dei Centri per l’impiego, Orientamento e Formazione). Vengono inoltre definiti i criteri di finanziamento dei progetti (indicando le spese ammissibili e le quote di cofinanziamento dei Comuni e delle Comunità Montane): il 90 % dello stanziamento regionale è destinato alle Province – proporzionalmente al n° di giovani residenti compresi tra 18 e 29 anni- e il restante 10 % è destinato alla realizzazione di iniziative e progetti Regionali; ciascuna provincia a sua volta impiega il 90 % delle risorse per i progetti presentati dai Comuni, dalle Comunità Montane e dagli Ambiti Territoriali e il restante 10 % per progetti proposti e gestiti direttamente da giovani. Il termine di scadenza per la presentazione delle domande alle Amministrazioni Comunali è fissato al 31 dicembre 2010; entro il 15 giugno 2010 invece le Amministrazioni Provinciali devono far pervenire alla Regione (PF Cooperazione Territoriale, Politiche Giovanili e Sport della Regione Marche, una relazione dettagliata sull’utilizzo dei fondi impiegati nell’anno 2009).
DGR n. 242 del 9 febbraio 2010, Approvazione del profilo professionale di base per “Mediatore interculturale” e del relativo standard formativo (BUR n. 20 del 26.02.2010)
Nel provvedimento viene individuato il profilo professionale e formativo del mediatore interculturale. Queste le principali indicazioni: lo standard minimo di durata dei corsi di formazione per il rilascio della qualifica di mediatore interculturale è fissato in 500 ore; l’inserimento nel Tabulato regionale delle qualifiche il codice per identificare il profilo professionale e formativo di base del Mediatore Interculturale; l’attribuzione all’Ente di Formazione della responsabilità del riconoscimento di crediti formativi (in ingresso o di percorso). Nell’allegato A alla delibera viene predisposta una descrizione sintetica del profilo professionale del mediatore interculturale, definito come operatore sociale che funge da tramite tra la popolazione immigrata e i servizi pubblici di primo contatto, per facilitare la comunicazione tra individuo, famiglia e comunità al fine di promuovere l’integrazione sociale dei cittadini immigrati. Sono quindi anche descritte finalità e criteri di accesso al corso di formazione finalizzato alla professionalizzazione di giovani e adulti, immigrati extracomunitari e comunitari in possesso di titolo di studio di scuola secondaria superiore e residente da almeno tre anni in Italia; il percorso prevede attività per acquisizione di competenze volte a: analizzare bisogni e risorse dell’utente immigrato, analizzare il contesto di intervento (informazioni sui servizi territoriali, prevenzione dei conflitti); orientare il cittadino straniero: promuovendo le identità dei singoli nel rispetto delle differenze; progettare iniziative e strumenti di integrazione culturale all’interno dei differenti contesti di vita; mediare tra immigrati e istituzioni (affiancando le équipe sociosanitarie, educative-culturali, formative, partecipando a momenti di raccordo fra servizi e volontariato…).
DGR n. 267 del 9 febbraio 2010, Approvazione dello schema di convenzione tra Regione Marche e Associazione di Volontariato Marche (AVM) per il sostegno alle attività inerenti le organizzazioni di volontariato e i comitati di partecipazione dei cittadini alla tutela della salute previsti all'art. 24 della LR 13/03 (BUR n. 20 del 26.02.2010)
Con questa delibera viene approvato lo schema di convenzione tra la Regione Marche e l’Associazione di Volontariato Marche (AVM) per il sostegno alle attività inerenti le organizzazioni di volontariato e i comitati di partecipazione dei cittadini alla tutela della salute. In base a tale accordo, il Centro Servizi per il Volontariato si impegna a collaborare con la struttura regionale competente nella verifica della permanenza dei requisiti delle organizzazioni di volontariato iscritte nel Registro regionale; a raccogliere e trasmettere i dati gestiti dall’Osservatorio Regionale per le Politiche Sociali al fine delle previste rilevazioni periodiche di carattere statistico; a sostenere le attività affidate all’Osservatorio Regionale del volontariato e ai comitati di partecipazione ai cittadini alla tutela della salute, per la programmazione e la pianificazione socio–sanitaria regionale, aziendale e territoriale, lo svolgimento di attività di verifica e di controllo sulla gestione dei servizi sanitari e il monitoraggio delle condizioni di accesso e di fruibilità dei servizi sanitari. La convenzione ha durata sino al 31 dicembre 2010 e viene rinnovata tacitamente di anno in anno, qualora una delle parti non comunichi all’altra la propria diversa volontà in proposito entro i 90 giorni precedenti alla scadenza.
DGR n. 227 del 9 febbraio 2010, Integrazione scolastica degli alunni con disabilità - Approvazione schemi di accordo con programma tra gli Enti competenti e relativa modulistica - Avvio corso di formazione sull'ICF (BUR n. 20 del 26.02.2010)
Con questa delibera è stato approvato uno schema di accordo regionale in merito alle modalità e ai criteri per l’accoglienza e la presa in carico dell’alunno con disabilità; l’accordo prevede un documento da sottoscrivere tra Regione Marche, Direzione Scolastica regionale, l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e l’UPI (Unione delle Province d’Italia) circa le rispettive competenze e ruoli in materia di alunni disabili e un altro da sottoscrivere in ciascuna provincia marchigiana tra provincia, ambiti sociali, zone ASUR e USP (ufficio scolastico provinciale). Le finalità del progetto riguardano la qualificazione e l’adozione di interventi di integrazione scolastica, sociale e sanitaria, validi per tutti i territori coinvolti, riguardo l’organizzazione e il perfezionamento dei percorsi di integrazione della persona disabile sia nel contesto famigliare, che in quello sociale, attraverso la formazione scolastica e professionale. Come disposto negli Allegati la Regione, la Provincia e il Comune, la scuola, gli insegnanti (curriculari e di sostegno), gli operatori e le famiglie agiscono in sinergia secondo ruoli e compiti ben definiti nel rispetto di un progetto comune, per favorire l’integrazione e sviluppare l’autonomia e la crescita della persona disabile, dalla formazione scolastica alla vita professionale. La Regione Marche si impegna nell’incrementare e migliorare i servizi già esistenti (UMEE, UMEA, e D.S.M.), e a fornirne altri (corsi di formazione, ect.); l’ufficio Scolastico Regionale si impegna nel mettere in pratica le direttive regionali con l’incremento degli insegnanti di sostegno e con l’istituzione di un Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale (G.L.I.P.); l’Unione delle Province (UPI) e quella dei Comuni (ANCI), nei rispettivi ambiti di competenza, si impegnano a creare e migliorare le condizioni di intervento per favorire e diramare l’azione di coordinamento e promozione del progetto. Nell’allegato B è contenuto lo schema di Accordo di Programma per le scuole della Provincia, dove vengono specificati le finalità, i destinatari, le modalità di accoglienza degli alunni disabili, in base all’accertamento diagnostico, compresi i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA); è specificato il ruolo e l’intervento degli insegnanti di sostegno e dei collaboratori scolastici; il valore e le finalità del Piano educativo e della programmazione didattica individualizzata, che implica una collaborazione fra scuola, famiglia e enti locali (UMEE e UMEA). Negli Allegati C e D sono contenute schede per l’individuazione e la definizione dell’handicap (diagnosi funzionale e clinica) e in Allegato E il Protocollo di Accoglienza.
DGR n. 229 del 9 febbraio 2010, Proroga sperimentazione di piani personalizzati di 'Vita indipendente' a favore di persone con grave disabilità motoria di cui alla precedente deliberazione n. 831/2007 (BUR n. 20 del 26.02.2010)
La delibera stabilisce la proroga della sperimentazione definita con provvedimento 831/2007 dei piani personalizzati di Vita Indipendente a favore di persone con grave disabilità motoria, precisando che le azioni per gli utenti già individuati dovranno concludersi entro il 30 aprile 2011; viene inoltre predisposta la ripartizione tra i comuni di residenza degli utenti del cofinanziamento regionale pari a 302.242,23 € destinato a alla proroga della sperimentazione.
DGR n. 274 del 9 febbraio 2010, Rete oncologica regionale marchigiana (R.O.RE.M.): obiettivi e linee di indirizzo per la realizzazione della rete oncologica (BUR n. 20 del 26.02.2010)
Il documento fissa obiettivi e metodologia di realizzazione della Rete oncologica regionale marchigiana (R.O.RE.M.), per lo sviluppo di un sistema integrato di rete ospedaliera e territoriale, attraverso la definizione degli assetti organizzativi, tecnologici e informatici. Come previsto dal Piano Sanitario Regionale 2007/2009, sono state raccolte informazioni necessarie per una completa analisi della realtà oncologica regionale (situazione delle prestazioni erogate, assessment organizzativo, tecnologico e strutturale), per l’individuazione delle criticità e punti di forza e conoscere le differenze esistenti tra zona e zona (sia in termini si carenze che di progettualità). I dati statistici riferiti alla popolazione marchigiana indicano che complessivamente su 1.518.780 abitanti si attendono circa 8049 nuovi casi di tumore/anno (5,3/100). Il documento definisce gli obiettivi principali della rete oncologica: garantire una buona qualità di vita al malato e ai familiari, attuare una presa in carico globale, sviluppare la ricerca traslazionale, razionalizzare le risorse finanziarie al fine della sostenibilità economica, coinvolgere direttamente i medici di medicina generale, sviluppare le cure palliative e la terapia del dolore, riconoscere l’importanza della riabilitazione per i malati di cancro, coinvolgere le associazioni di volontariato e no profit. Sono inoltre definite le attività cliniche assistenziali da mettere in rete con lo scopo di uniformare gli interventi nelle singole strutture e nel territorio regionale in merito a: analisi del fabbisogno, individuazione delle competenze e delle tecnologie disponibili e dei presidi chirurgici, valutazione dei percorsi diagnostici terapeutici e garanzia della continuità assistenziale (Hospice/territorio/cure domiciliari); in particolare con questa rete si intende uniformare da subito le procedure diagnostiche (strumentale ed istologica), le strategie terapeutiche chirurgiche, gli interventi per il miglioramento della qualità della vita del paziente oncologico.
DGR n. 2115 del 14 dicembre 2009, Organizzazione dell’anagrafica sanitaria regionale unica per l’identificazione univoca su tutto il territorio regionale del cittadino iscritto al servizio sanitario (BUR n. 122 del 29.12.2009)
Con questo provvedimento vengono definite modalità ed obiettivi dell’istituzione di un’Anagrafe Centralizzata del sistema sanitario regionale, al fine di realizzare una identificazione univoca degli assistiti per tutta la Regione, con riferimento agli interventi del CUP regionale (Centro Unico Prenotazione), le azioni di screening preventivo sulla popolazione, la mobilità (virtuale) conseguente dalla organizzazione di una rete di servizi di assistenza. Tale impianto organizzativo, che si inserisce nell’ambito degli interventi per un’idonea emissione della tessera sanitaria (TS) e dell’aggiornamento del binomio cittadino – informazioni, prevede la collaborazione di molti soggetti: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Giunta Regionale, Servizio Salute della Giunta Regionale, ASUR (Azienda Sanitaria Unica Regionale), ARS (Agenzia Sanitaria Regionale), ZZTT (zone Territoriali), Comuni, A.O. (Aziende Ospedaliere – Ospedali riuniti Ancona e S. Salvatore di Pesaro), INRCA (Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani). Si predispongono due livelli di programmazione operativa: livello regionale (attività di relazione con il Ministero Economia e Finanza e ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali assistenza tecnica e manutenzione degli impianti tecnologici e dei sistemi applicativi necessari alla conduzione della Anagrafica Regionale, predisposizione di una prima fase di formazione degli operatori delle ZZTT) e livello aziendale – zonale (procedura di aggiornamento delle informazioni sanitarie dell’anagrafica dell’assistito nell’ambito del sistema applicativo in uso presso la ZT). Nella delibera vengono descritte infine i flussi informativi per la realizzazione dell’anagrafica – in doppia direzione, da un verso ricevono gli aggiornamenti della basi dati delle ZZTT, li convogliano tramite il sistema ANAG-ASUR, alla regione (ARS) e al MEF; dall’altro verso indirizzano il flusso elaborato a sua volta dal MEF verso le strutture regionali (ARS) e da qui verso le strutture aziendali (ASUR/ZZTT) - ; il nucleo informativo della base dati anagrafica che identifica il soggetto-cittadino (cognome, nome, data di nascita, località di nascita, sesso, codice fiscale): la gestione del flusso delle esenzioni e del flusso delle informazioni relative ai cittadini Stranieri Temporaneamente Presenti).
Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione IPAB, infanzia, famiglia e gestione di Albi e registri sociali n. 107 del 11/12/2009, L.R. 9/03 – contributi agli enti capofila degli ATS per la realizzazione del programma territoriale dei servizi per l’infanzia, l’adolescenza e il sostegno alla genitorialità – Cap. 53007103 e 1.000.000,00 – Bilancio 2009 (BUR n. 121 del 24.12.2009)
Con questo provvedimento la Regione stabilisce il finanziamento complessivo pari a 1.000.000,00 euro da assegnare ai Comuni capofila degli ATS per la realizzazione dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza e il sostegno alla genitorialità, da ripartire sulla base dei seguenti parametri: 40 % del fondo sulla base del numero dei bambini residenti nella fascia d’età 0-12; 30 % del fondo sulla base del numero dei ragazzi residenti nella fascia d’età 13-17; 30 % del fondo sulla base della dimensione territoriale d’ambito (in allegato una tabella che riporta le somme da destinare ai Comuni capofila: Comune di Pesaro € 71.904,37,C.M. del Catria e del Nerone – Cagli € 24.926,24,Comune di Urbino € 39.042,21; C.M. del Montefeltro "Zona B"-; Carpegna € 21.000,30; Comune di Fano € 63.940,13; Comune di Fossombrone € 24.890,95; Comune di Senigallia € 48.964,77; Comune di Jesi € 70.693,52; Comune di Fabriano € 38.749,59; Comune di Ancona € 47.554,81; Comune di Chiaravalle € 37.056,30; Comune di Osimo € 45.115,85; Comune di Civitanova Marche € 69.111,98; Comune di Macerata € 56.250,38; C.M. Monti Azzurri "Zona L"€ 34.725,93; C.M. Alte Valli del Potenza e dell'Esino "Zona H" € 31.834,28;C.M. di Camerino € 29.384,99; Comune di Fermo € 68.033,63; Comune di Porto Sant'Elpidio € 25.860,05; Comune di San Benedetto del Tronto € 59.447,06;Comune di Ascoli Piceno € 51.553,48; Unione dei Comuni Vallata del Tronto € 20.051,19; Comunità Montana dei Sibillini € 19.907,99). Questi gli interventi ammessi a finanziamento: centri per l’infanzia (senza pasto e sonno), spazi per bambini, bambine e famiglie, centri di aggregazione per bambini, bambine e adolescenti; servizi itineranti; servizi domiciliari di sostegno alle funzioni educative familiari, servizi itineranti, servizi domiciliari di sostegno alle funzioni educative familiari; servizi di sostegno alle funzioni genitoriali. Si stabilisce che il coordinatore d’Ambito deve inviare entro e non oltre il 28 febbraio 2010 il programma di attuazione dei servizi, approvato dal Comitato dei Sindaci; entro il 31 luglio 2010 la Relazione di attuazione dei servizi e entro il 31 dicembre 2010 la certificazione delle spese sostenute; ogni Ambito inoltre deve assicurare la compartecipazione alla spesa complessiva per il 30 % del finanziamento. In allegato: la scheda per la redazione del Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e di sostegno alla famiglia, la scheda di monitoraggio, la certificazione di spesa del programma di attuazione.
DGR n. 2064 del 7 dicembre 2009, L.R. 18.12.2001 n. 34 art. 5 - Aggiornamento del tariffario regionale e corrispettivi per l’affidamento dei servizi, da parte delle amministrazioni pubbliche e degli organismi pubblici, alle cooperative sociali e loro consorzi (BUR n. 119 del 18.12.2009)
Il provvedimento definisce l’aggiornamento del Tariffario regionale e dei corrispettivi, che figureranno come base d’asta nelle gare d’appalto per l’affidamento dei servizi alle cooperative sociali e ai consorzi da parte delle amministrazioni pubbliche. In allegato, i tariffario con dati relativi alla variazione economica 2010 dei corrispettivi orari – distinti in base, festivo e con indennità di turno – per le diverse tipologie di operatori, che sono elencati con riferimento a categoria, posizione economica, mansione, tipo di cooperativa; tra questi il corrispettivo per l’educatore professionale è di 22,28 euro (25,62 per l’estivo, 25,54 con indennità di turno) e per l’operatore socio sanitario operante in servizi e strutture sociosanitarie 19,13 euro (22,00 euro per il festivo e 21,93 con indennità di turno). Viene inoltre definito il corrispettivo per il rimborso chilometrico pari a 1/5 del costo della benzina verde da assumere a riferimento delle amministrazioni pubbliche nei casi di servizi territoriali e/o domiciliari. Infine la delibera contiene la tabella relativa al servizio di coordinamento per i servizi territoriali o domiciliari (con riferimento al rispettivo monte ore settimanale di servizio): 5 ore di coordinamento per un monte ore settimanale di servizio da 150 a 200 ore, 10 ore di coordinamento per un monte ore settimanale di servizio da 201 a 300 ore, 15 ore di coordinamento per un monte ore settimanale di servizio da 301 a 400 ore, 20 ore di coordinamento per un monte ore settimanale di servizio da 401 a 500 ore, 25 ore di coordinamento per un monte ore settimanale di servizio da 501 a 600 ore, 30 ore di coordinamento per un monte ore settimanale di servizio da 601 a 700 ore, 38 ore di coordinamento per un monte ore settimanale di servizio di oltre 701 ore.
DGR n. 56 del 18 gennaio 2009, Accordo per l'anno 2009 con le case di cura private monospecialistiche del settore neuro-psichiatrico della Regione Marche (BUR n. 9 del 29.01.2010)
L’accordo disciplina per l’anno 2009 il rapporto con le Case di Cura monospecialistiche del settore neuro-psichiatrico, provvisoriamente accreditate della regione Marche. In base a tale accordo il tetto economico riconosciuto per le prestazioni erogate in regime di mobilità passiva, per il solo 2009 corrisponde al valore delle stesse in base alla TUC (tariffa unica convenzionale) 2009 più l’80% del differenziale tra tariffa Marche e tariffa TUC per l’attività codice 60 (lungodegenza), il 40% dello stesso differenziale per l’attività codice 40 (psichiatria) ed il 30% per l’attività codice 56 (recupero e riabilitazione funzionale); si specifica che tale riconoscimento non determina un automatismo per l’anno 2010, né per gli anni precedenti. Si stabilisce inoltre che per la remunerazione delle prestazioni erogate un regime di mobilità attiva, saranno liquidati gli addebiti fino al 90% del valore della produzione in mobilità attiva extraregionale delle Casa di Cura per l’anno 2008; il saldo fino al 100 % del valore della produzione in mobilità attiva 2008 sarà invece erogato entro il 31/12/2010 e il rimanente importo entro il 30/06/2011. Si precisa che il Servizio Salute e l’Agenzia Regionale Sanitaria e le Zone Territoriali si impegnano a comunicare le contestazioni effettuate dalle altre regioni sia relativamente ai dati anagrafici che ai controlli di appropriatezza previsti dal Testo unico della mobilità sanitaria (sia per le prestazioni erogate in regime di mobilità attiva, che passiva).
D.G.R. n. 1192 del 30 novembre 2009, Approvazione dei criteri regionali per la valutazione del servizio civile nazionale (BUR n. 117 del 11.12.2009)
Il documento individua alcuni criteri di valutazione dei progetti di servizio civile, da integrare con quanto predisposto nel “Prontuario progetti del Servizio Civile Nazionale” del 29/10/2009. Queste le novità principali introdotte: - il numero minimo dei giovani da impegnare in ciascun progetto presentato dai soggetti accreditati in ambito regionale è ridotto da quattro a due; gi enti di competenza regionale possono presentare congiuntamente in co-progettazione lo stesso progetto; - il numero massimo dei volontari assegnabili per ogni singola classe, è rapportato al contingente regionale dei volontari (1° classe: numero massimo volontari assegnabili 80; 2° classe numero massimo volontari assegnabili 70; 3° classe numero massimo volontari assegnabili 20; 4° classe numero massimo volontari assegnabili 10); - il contingente volontari assegnato sarà ripartito per provincia commisurando all’età compresa tra i 18 ed i 27 anni residenti nel territorio, per favorire un ‘equità geografica. Vengono inoltre specificate le modalità di stesura della scheda progetto relativa ai contenuti della formazione specifica (importante ai fini dell’attribuzione del punteggio nella griglia di valutazione progetti Italia) e le discriminanti di priorità nei casi di progetti con pari punteggio: verranno primariamente finanziati progetti appartenenti ad Enti con nessun progetto finanziato, verrà presa in considerazione la data e l’ora di ricezione della domanda da parte dell’ufficio competente….
DGR n. 1959 del 23 novembre 2009, Linee di indirizzo per la omogenea valutazione medico legale della invalidità civile delle persone affette da malattia di Alzheimer e le altre demenze correlate (BUR n. 115 del 04.12.2009)
La delibera presenta il documento elaborato dal Gruppo di lavoro Alzheimer della regione Marche che definisce le linee di indirizzo per una valutazione omogenea ai fini del riconoscimento della invalidità civile; la mancanza di criteri applicativi univoci della normativa che regola il diritto dei non autosufficienti a percepire provvidenze economiche, può causare il rischio di disequità sociale in rapporto alle diverse ZT (come risulta anche dai dati raccolti dall’Osservatorio sulle pensioni). Per ovviare a tale situazione, la regione Marche si propone con questo atto di definire criteri chiari ed univoci per la classificazione delle demenze, i criteri diagnostici e gli strumenti di valutazione delle menomazioni e dei deficit funzionali. In questo modo le persone malate, i loro familiari e carigiver, i medici di medicina generale, i componenti delle Commissioni preposte agli accertamenti degli stati di invalidità civile e delle commissioni mediche di verifica provinciali, potranno condividere un sistema di riferimento unico per il riconoscimento delle patologie da demenza e dei diritti corrispondenti derivanti dal sistema di assistenza sociale. In allegato al documento sono inoltre presentati i criteri (test e scale valutative) per la standardizzazione dei giudizi valutativi che le commissioni devono avere come riferimento per inquadrare la condizione patologica nei soggetti ultrassessantacinquenni e determinare il danno funzionale permanente per la concessione dell’indennità di accompagnamento.
DGR n. 1867 del 16 novembre 2009, Approvazione protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo (BUR n. 113 del 27.11.2009)
Nella premessa del documento si evidenzia che gli effetti della crisi per quanto riguarda il mondo del lavoro si sentiranno duramente anche nel 2010; la regione Marche considera quindi necessario predisporre interventi di difesa occupazionale, di sostegno alle fasce deboli e incentivi per la qualità e innovazione nello sviluppo per difendere occupazione e coesione sociale e favorire al fuoriscita dalla crisi e il sostegno allo sviluppo. A tal fine ha individuato alcuni interventi prioritari: incentivi pari a 500.000,00 euro complessivi per la stipula di contratti di solidarietà: per evitare licenziamenti nelle imprese fino a 15 dipendenti ed in quelle con più di 15 dipendenti (escluse dal campo di apllicazione della Cigs); - incentivi alle imprese per assunzioni a tempo indeterminato di giovani laureati per complessivi 720.000,00 euro (si specifica che deve trattarsi del primo rapporto di lavoro); - 1.000,00 euro per incentivi alle imprese per stabilizzazione di contratti a termine; – solo per i settori manifatturieri, incentivi per nuovi occupati a fronte di trasformazione dei contratti da full-time a part-time, per un totale di 300.000.00 euro; 400.000,00 per la sperimentazione di un progetto di rete territoriale di almeno 15 imprese; - 1.200.000,00 euro per la valorizzazione dei lavoratori precari della scuola; - 1.400.000,00 euro complessivi per contributi di solidarietà di 200 euro per 6 mesi per nuclei familiari con lavoratori dipendenti (residenti nella Regione) che hanno perso il lavoro; - 1.000.000,00 per un contributo “una tantum” di 400,00 euro a favore di 2.500 soggetti per sostenere gli studi dei figli iscritti all’università di lavoratori che si trovino da almeno tre mesi in disoccupazione; - 1.400.000,00 euro per l’esenzione dal ticket per le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnosi strumentale per i lavoratori che hanno perso il lavoro dal 01/01/2009, che sono in cassa integrazione, in mobilità, in contratto di solidarietà; - 400.000,00 euro per erogazione gratuita di farmaci per famiglie indigenti; - 2.700.000,00 euro per interventi sui canoni di locazione degli alloggi ERAP a favore delle fasce deboli; - 5.000.000,00 euro per la non autosufficienza con interventi per aumentare i livelli essenziali nelle residenze protette (progressivo incremento della quota sanitaria, diminuzione della tariffa alberghiera a carico degli ospiti e/o delle famiglie).
DGR n. 1839 del 9 novembre 2009, Linee di intervento per l'applicazione della LR n. 11/2000 "Interventi a favore dei soggetti non udenti" (BUR n. 110 del 20.11.2009)
La delibera definisce obiettivi e modalità di applicazione di un programma di interventi del sistema sanitario regionale a favore dei soggetti non udenti, al fine di ridurre gli effetti di questo deficit, attraverso uno screening neonatale universale, l’approfondimento diagnostico per la definizione dei casi positivi, la protesizzazione e il trattamento logopedico necessari. Obiettivi principali individuati nel provvedimento sono: - estendere gli screening neonatale uditivi al 75% de nuovi nati della regione entro il 31/03/2010 e al 95% entro il 31/12/2010; - organizzare e realizzare un percorso di formazione/aggiornamento per i professionisti del sistema sanitario regionale interessati (in particolare logopedisti, psicologi, audiometristi, medici pediatri, neuropsichiatri e otorinolaringoiatri); - individuare un centro di secondo livello per area vasta specifico per gli approfondimenti diagnostici nel campo delle ipoacusie neonatali. Entro il breve termine del 30/06/2010 i gruppi di lavoro di professionisti specifici, devono inoltre definire: standard dei punti di screening neonatale, standard dei punti di approfondimento di secondo livello, standard della offerta riabilitativa logopedica; - individuazione dei flussi informativi necessari per il monitoraggio del processo e modalità di attuazione. Entro il medio termine del 31/12/2010 i gruppi specifici di lavoro predisporranno: - la strategia regionale per far fronte alle necessità collegate con l’utilizzo di impianti cocleari nei casi di sordità gravi e profonde in soggetti tra 0 e 10 anni; - il profilo assistenziale per la presa in carico dei nuovi nati on ipoacusie congenite di età superiore o paria 40 dBA; l’integrazione tra gli interventi del sistema sanitario regionale e l’Istituzione scolastica (in particolare per ciò che riguarda l’insegnamento di sostegno); l’integrazione tra gli interventi del sistema sanitario regionale e degli Enti locali. Si precisa inoltre che entro trenta giorni dall’approvazione della delibera viene istituito un gruppo di progetto per il coordinamento ed il monitoraggio delle attività previste.
DGR n. 1785 del 2 novembre 2009, Residenzialità per disabili: integrazioni della codifica di cui alla LR 20/2000 con le disposizioni nazionali e regionali (BUR n. 107 del 13.11.2009)
La delibera stabilisce - sulla base delle disposizioni riguardanti i Livelli essenziali di assistenza (LEA) - che per le residenze per portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, (RSA disabili), l’utente deve compartecipare alle spese per una cifra pari al 30% del costo della tariffa. Si stabilisce inoltre che il provvedimento entrerà in vigore dopo una valutazione complessiva dell’offerta residenziale per persone con disabilità .
DGR n. 1767 del 2 novembre 2009, Attuazione DGR 747/04 – Definizione degli indirizzi di programmazione dei criteri di ripartizione delle risorse economiche destinate al contrasto delle dipendenza patologiche – euro 2.188.491,28 (BUR n. 107 del 13.11.2009)
Con la delibera vengono definiti i criteri di ripartizione del finanziamento complessivo di euro 2.188.491,28 per interventi di contrasto delle dipendenze patologiche; 1.000.000,00 euro sono destinati quale quota sociale del budget annuo 2010 per i dipartimenti per le Dipendenze Patologiche presso l’ASUR, quale somma aggiuntiva alla quota sanitaria assegnata alle Direzioni delle –zone Territoriali. I restanti 1.188.491,28 euro sono finalizzati a garantire continuità agli interventi programmati nel 2009: residenziali: 328.491,28 € per le attività semiresidenziali (Centri Diurni); - 440.000,00 euro per attività residenziali per specifiche tipologie di utenza ( Soggetti da reinserire socilamente, soggetti con doppia diagnosi, madri tossicodipendenti con figli minorenni) e servizi di counselling telefonico in materia di dipendenze patologiche; fino a 402.000,00 euro per interventi di strada che prevedono l’impiego di operatori di strada o unità mobili (interventi di natura socio – sanitaria con funzioni di promozione della salute, informazione, riduzione della domanda ed intercettazione del disagio, rivolti a giovani e adulti e interventi sanitaria ad alta integrazione sociale finalizzati alla riduzione del danno rivolti a consumatori di sostanze psico – attive). Si precisa che, sia per gli il servizio telefonico di counselling che per gli interventi di strada il finanziamento è in subordine alla presentazione di una relazione sulle attività svolte negli ultimi 12 mesi.
DGR 1789 del 2 novembre 2009, Criteri per la definizione del fabbisogno sanitario nella Regione Marche (BUR n. 107 del 13.11.2009)
Il provvedimento individua e descrive i criteri per la definizione del fabbisogno sanitario della regione Marche: le attività di assistenza ospedaliera (ricoveri), attività specialistica ambulatoriale e attività residenziale e semiresidenziale. Nel documento sono elencati i riferimenti normativi, viene fotografata la situazione attuale: struttura demografica, analisi della domanda ed offerta dell’assistenza ospedaliera (suddivisa per Aree Vaste), domanda ed offerta dell’assistenza specialistica ambulatoriale con dati riferiti ad attività clinica, di diagnostica e di laboratorio (suddivisi per strutture eroganti e ZT di appartenenza); assistenza residenziale e semiresidenziale: anziani, salute mentale, dipendenze patologiche, disabili, riabilitazione. Al fine di individuare una strategia generale per la definizione dei servizi necessari per soddisfare localmente i bisogni assistenziali della popolazione di un territorio, al fine di superare la frammentarietà ed eliminare inutili duplicazioni, creando così nuove sinergie, vengono stabiliti metodologia e criteri per la definizione del fabbisogno (linee guida e relativi parametri) suddivisi per macro aree.
DGR n. 1728 del 26 ottobre 2009, Attuazione della LR 28/08 - criteri di ripartizione delle risorse per interventi a favore di soggetti adulti e minorenni sottoposti a provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria (BUR n. 104 del 6.11.09)
Nella delibera si stabiliscono che i criteri della ripartizione delle risorse per gli interventi a favore di soggetti adulti e minorenni sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria sono gli stessi dell’anno 2008: 250.000,00 € destinati all’Amministrazione della Giustizia per interventi sperimentali; 190.000,00 € all’Amministrazione penitenziaria delle Marche; 60.000 € all’Amministrazione della Giustizia minorile delle Marche. La somma destinata agli ambiti territoriali ammonta complessivamente a 242.582,03 euro, di cui: l’85% agli Ambiti Territoriali sociali (ATS) dove si trovano Case Circondariali o Case di Reclusione (attraverso i relativi comuni capofila) [di cui il 70 % sulla base della popolazione detenuta e il 30 % sulla base della popolazione complessiva residente al 01/01/08]; il 15 % all’ATS di Pesaro, a destinazione vincolata, come contributo per il sostegno delle attività di accoglienza residenziale educativa di detenuti ammessi a misure alternative ed ex-detenuti (il contributo non potrà comunque superare l’80% del costo complessivo della struttura). Nel testo vengono inoltre individuate le aree di intervento dei progetti che gli Ambiti potrà finanziare: servizi per detenuti in esecuzione penale esterna, interventi specifici per detenuti stranieri; interventi per minorenni soggetti a procedimento penale; rapporti con il mondo esterno d inclusione sociale.
DGR n.1514 del 28 settembre 2009, Linee di indirizzo in materia di cura e assistenza alle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) nella Regione Marche (BUR n. 94 del 09.10.2009)
Il provvedimento fornisce linee di indirizzo in materia di cura e assistenza per i malati di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) nelle Marche. Il documento illustra i dati e le tabelle delle recenti ricerche sulla SLA: nosologia, fattori di rischio, mortalità, ereditarietà, diagnosi. Viene inoltre descritta la rete assistenziale, la presa in carico del paziente, oltre che il modello organizzativo e dell’assistenza delle Marche a partire dalla diagnosi, agli interventi domiciliari e residenziali. Al fine di monitorare l’efficace applicazione delle linee guida, la Regione prevede l’istituzione di un gruppo di monitoraggio regionale e la messa a regime del registro regionale della popolazione affetta da SLA, e la semplificazione per l’iter di accesso per l’accertamento unificato per l’ottenimento dei benefici della legge 104/92. La delibera prevede inoltre un contributo economico a favore delle famiglie dei malati di SLA per far fronte alla cura ed assistenza del malato e garantire gli interventi necessari dell'elevato bisogno assistenziale. L'onere complessivo dell'intervento sperimentale per il 2009-2010 è pari a 400.000,00 euro per il 2009. Per accedere al contributo, non appena l'interessato è in possesso della diagnosi di SLA e del riconoscimento dell'handicap in situazione di gravità, inoltra la domanda all'ASUR (per il tramite della zona Territoriale di Residenza) la quale assegna il contributo di 300.000, euro al mese (per il numero di mesi o frazione di esso che va dal momento in cui viene presentata domanda di contributo al 31 dicembre dello stesso anno).
DGR n. 1510 del 28 settembre 2009, Recepimento da parte della Regione Marche dell'accordo del 20 marzo 2009, ai sensi dell'art.4 del D.Lgs n. 281/1997, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernete: Documento tecnico sulle cure palliative (BUR n. 94 del 9.10.2009)
La Giunta Regionale con questo intervento legislativo recepisce l’accordo del 20/03/2008, art. 4 decreto legge 28/08/1997, n.° 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, concernente il documento tecnico sulle cure palliative pediatriche. Nella parte introduttiva della delibera è stato inserito il documento del Ministero della Salute sulle cure palliative pediatriche, nel quale si riporta la definizione dell’OMS riguardo questo tipo di cure, rivolte a minori con malattie inguaribili, come attiva e totale presa in carico del bambino, comprendente il supporto della famiglia. Il documento che si propone di favorire lo sviluppo di programmi regionali di diffusione delle cure palliative ne individua i criteri di eleggibilità (l’assenza di terapia volta alla guarigione, presenza di bisogni complessi che richiedono risposte multispecialistiche ed il rischio di morte) e contiene una panoramica sulla situazione attuale (stima del bisogno assistenziale, prospettive attuative, formazione, aspetti economici e sociali, esigenze del paziente e della famiglia); vengono inoltre illustrate le esperienze assistenziali a livello internazionale e in Italia.
DGR n. 1502 del 28 settembre 2009, LR n. 14 /2008 art.11 - Istituzione dello sportello informativo sull'edilizia sostenibile (BUR n. 94 del 9.10.2009)
La Giunta Regionale delibera l’istituzione dello sportello informativo sull’edilizia sostenibile, finalizzato alla certificazione energetico-ambientale, basato sul protocollo Itaca- Marche. Come specificato nel provvedimento lo sportello intende promuovere e diffondere il tema della sostenibilità: dalle risorse energetiche e ambientali, alla formazione di operatori specializzati, dai prodotti edili agli impianti sostenibili, con l’utilizzo di un archivio informatizzato dell’edilizia e dell’urbanistica sostenibile. Le attività dello sportello sono gestite da un forum, che si riunisce periodicamente. L’allegato B contiene lo schema di convenzione tra la Regione Marche e l’ERAP (Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica) della Provincia di Ancona per il progetto dello sportello, per la cui istituzione è previsto un rimborso spese di 10.000 € per il primo anno, mentre per quelli successivi si attingerà agli stanziamenti dei proventi per le attività di accreditamento e certificazione.
DGR n. 1503 del 28 settembre 2009, PAR FAS Marche 2007 - 2013 - Intervento 6.1.1.1 - Contributi per la realizzazione di interventi di riqualificazione dei centri di aggregazione giovanile (BUR n. 94 del 9.10.2009)
La Giunta Regionale con questa delibera approva i criteri per la concessione di contributi volti alla riqualificazione di Centri di Aggregazione Giovanile e le modalità di ripartizione delle risorse finanziarie che ammontano ad una cifra di € 1.046.000,00. L’Allegato 1 descrive la natura e le risorse del CAG, i beneficiari dell’utenza (ragazzi dagli 11 ai 18 anni), le modalità e il ruolo di formazione svolto all’interno delle zone territoriali. Per essere ammessi a finanziamento devono essere presentati progetti ed interventi coerenti con le attività istituzionali dei CAG e con i progetti realizzati o in corso di realizzazione e in particolare: - finalizzati all’impiego di risorse per il potenziamento di dotazioni tecnologiche e multimediali, - attività espressive artistico e culturali, - confort degli ambienti e fruibilità. Ogni comune, presentando uno schema del progetto e uno dell’Accordo Quadro Regionale concernente “PAR-FAS Marche” 2007-2008, se valutato idoneo, sarà beneficiario delle risorse disponibili, ripartite fra gli altri ambiti territoriali.
DGR n. 1578 del 5 ottobre 2009, Attuazione della DGR n. 76 del 26.01.2009, Attuazione della DGR n. 76 del 26.01.2009 - Riconversione dei posti letto della casa di cura privata Villa Jolanda di Maiolati Spontini (AN) - Definizione protocollo d'intesa (BUR . 98 del 16.10.2009)
La delibera definisce le modalità di riconversione dei posti letto della casa di cura privata Villa Jolanda di Maiolati Spontini (AN); sulla base del Protocollo d’Intesa tra la Regione Marche e la Casa di cura privata, da oggi struttura residenziale, per l’erogazione di prestazioni psichiatriche e di residenzialità sanitaria. La trasformazione da Casa di Cura di tipo ospedaliero per malati psichici in struttura residenziale (secondo la D.G.R. n. 730/09) prevede l’impegno da parte della stessa alla realizzazione dei lavori di ampliamento e ristrutturazione dell’immobile secondo il progetto presentato. Il progetto è così suddiviso: settore 1° (lato Est della struttura) composto da Mod. A: post-acuzie 20 posti, durata degenza max 60 gg. e dal Mod. B: attività riabilitativa 10 posti per le tipologie di SRR e 10 posti per pazienti in sorveglianza/osservazione in ambito SRR, (durata degenza max 90 gg., rinnovabili fino a 12 mesi) [L’ammissione nel settore 1° è decisa dal DSM (Dip. Salute Mentale) e/o dal DDP (Dip Dipendenze patologiche, accompagnata da un programma terapeutico riabilitativo]; - settore 2° (lato ovest della struttura): 40 posti per residenza protetta, nucleo demenze (qui saranno trasferiti i pazienti della fascia A) [l’accesso è condizionato dalla valutazione dell’Unità Valutativa Integrata ( l’inserimento di ulteriori anziani non prevede la stipulazione di un accordo preventivo)]; - settore 3° (lato Est della struttura): 8 posti di riserva. Il provvedimento stabilisce inoltre che: per l’ammissione in struttura, il servizio pubblico emetterà impegnativa di ricovero per la quota di spesa di propria competenza e la fornitura della garanzie di solvibilità del paziente e/o dei suoi aventi causa e anche per tutti gli ospiti già presenti prima della riconversione, (per questi ultimi l’impegno della ASUR-ZT resta confermato all’intero importo della retta); - per le attività di SRT e SRR, la struttura garantisce un’assistenza sanitaria di natura psichiatrica completa, il trasporto nelle realizzazioni di progetti riabilitativi, e le prestazioni alberghiere (lavaggio, custodia del vestiario e della biancheria intima dei pazienti). L’organizzazione e il funzionamento della struttura a regime è regolato da una tabella (contenuta nell’allegato), che regola i livelli assistenziali e organici del personale non medico in base alle qualifiche. Per il settore 1° è garantita una copertura medica di 24 h (con presenza di uno psichiatra nelle ore diurne) (160 min. die per nucleo). La copertura per il settore 2° è composta della stessa èquipe del 1°, ma ridotta a 80 min. die per nucleo. (L’assistenza psicologica è garantita.). Infine si precisa che per l’anno 2009 rimangono in vigore la normativa della D. G. R n. 801 del 18/05/2009, budget di 3.919.058,00 e le seguenti rette di degenza: 167,42 € fasce B e C primi 60gg./ 100,46 € fasce B e C oltre i 60gg./ 123,34 fascia A; per l’anno 2010 il budget e le rette verranno rideterminate in base agli accordi con la Regione e l’ASUR, insieme alla chiarificazione delle modalità di erogazione delle prestazioni di medicina generale e specialistiche. Viene inoltre istituito un comitato tecnico (composto dal Rappresentante del DMS di Area Vasta, Funzionario amministrativo della Z.T. di Jesi, Rappresentante della struttura, Direttore di distretto o suo delegato, Membro dell’Ufficio Coordinamento di Attività distrettuali, in rappresentanza di Med. Generale) che si riunisce periodicamente su richiesta di una delle parti rappresentate per la verifica periodica della corretta attuazione dell’accordo e la validazione dei protocolli operativi.
DGR n. 1577 del 5 ottobre 2009, Modifiche ed integrazioni alla DGR 1284 “DGR 1337/2007” L. n. 296/2006 – Presentazione dei progetti per l’accesso al fondo di cofinanziamento per l’anno 2007 dei progetti attuativi del Piano Sanitario Nazionale. Integrazioni e modifiche” in riferimento al progetto “Tutela della salute delle donne, italiane ed immigrate, e dei neonati” (BUR n. 98 del 16.10.2009)
Il provvedimento individua le modifiche e le integrazioni alla DGR1284 “DGR 1337/2007” L. n. 296/2009 Presentazione dei progetti per l’accesso al fondo di cofinanziamento per l’anno 2007 dei progetti attuativi del Piano Sanitario Nazionale: integrazioni e modifiche” in riferimento al progetto “Tutela della salute delle donne, italiane ed immigrate, e dei neonati”. In premessa si precisa che nella Regione nonostante l’attenzione alla salute della Donne risulti complessivamente soddisfacente, sono state individuate delle criticità (elevata medicalizzazione della gravidanza, elevata percentuale di parti cesarei, controlli tardivi, discontinuità nell’assistenza, grave deficit d’informazione,…), che si vogliono superare con il rafforzamento dei servizi socio-sanitari e interventi di promozione alla salute mirati alle donne svantaggiate, rendendole più consapevoli e competenti nella gestione della nascita e del puerperio. L’intero progetto, dilatato su un arco di tempo massimo 36 mesi, è basato sul diretto coinvolgimento di medici specialisti e operatori socio-sanitari del settore, e prevede la costruzione di reti sul territorio regionale e il consolidamento di competenze di offerta attiva nell’ambito delle cure primarie della fisiologia della nascita, attraverso la realizzazione di corsi di preparazione e accompagnamento alla maternità secondo standard definiti, uniti a monitoraggio e valutazione, la promozione dell’allattamento al seno, l’aumento dei programmi di sostegno alle donne durante il puerperio con visite domiciliari generiche, di controllo entro il primo mese, con eventuale coinvolgimento di assistenti sociali o mediatori interculturali e la realizzazione, per opera delle équipe consultoriali, di interventi di educazione sessuale nelle scuole. Per i costi connessi, il Progetto potrà disporre di una somma pari a 1.050.000 € di finanziamento ministeriale e 1.320.000 € di cofinanziamento regionale.
Decreto del Dirigente della Posizione di funzione Politiche per l’inclusione sociale n. 9 del 22 settembre 2009, Modalità per l'accesso ai finanziamenti regionali, ai sensi della D.G.R. n. 1418/2009, per la realizzazione di interventi mirati al contrasto dell'esclusione sociale e della povertà estrema - Anno 2009 (BUR n. 91 del 01.10.2009)
Nel decreto sono state individuate le modalità per l’accesso al finanziamento per la realizzazione di interventi mirati al contrasto dell’esclusione sociale e della povertà estreme. I progetti, rivolti alle persone e ai nuclei familiari che versano in situazioni di precarietà estrema e di disagio, sono regolati da una serie di requisiti di ammissibilità: delimitazione dell’area d’intervento: provinciale; stesura dettagliata delle fasi del progetto, che comprende: gli obiettivi prefissati, le modalità di realizzazione, i tempi necessari, specificazione dei soggetti pubblici e privati coinvolti; predisposizione di un piano finanziario e relativo monitoraggio; ecc. Il finanziamento complessivo è pari a 200.000 €, da ripartire fra i cinque progetti vincitori (uno per ogni area territoriale); verrà assegnato sulla base di una scala di valutazione, che considera una soglia minima di accesso di 87 punti. Nel provvedimento si precisa che le spese ammissibili sono inerenti il funzionamento dei servizi (personale, viaggio, vitto, alloggio) e il supporto al coordinamento e alla realizzazione del progetto. Le domande dovranno essere consegnate entro e non oltre il 30 ottobre 2009.
DGR n. 1466 del 21 settembre 2009, Approvazione del 'Programma degli interventi per il sostegno e la promozione del commercio equo e solidale per l'anno 2009' di cui alla LR n. 8/2008 - art. 6 e 7 - Modalità e criteri per la concessione dei contributi (BUR n. 92 del 02.10.09)
Con questo provvedimento è stato approvato il programma degli interventi per il sostegno e la promozione del commercio equo e solidale per l’anno 2009. Nell’allegato alla delibera vengono elencati e descritti gli interventi e le modalità e i criteri di concessione dei contributi che ammontano ad un totale di 50.000,00 €. L’azione è finalizzata al sostegno di iniziative che diffondano la cultura e la sensibilizzazione della realtà del modello di commercio equo e solidale (che comporta non solo effetti economici, ma anche sociali e ambientali); possono beneficiare del finanziamento tutti i soggetti iscritti nel Registro Regionale del Commercio Equo e Solidale (RRCES) presentando un proprio progetto, che dovrà contenere descrizione e finalità, tempi di realizzazione e modalità di intervento; la richiesta di finanziamento potrà essere pari al 70% delle spese ammissibili. Si precisa inoltre che l’iniziativa e il contributo sono validi anche per i progetti, che con le stesse finalità, si rivolgono alle istituzioni scolastiche.
DGR n. 1302 del 3 agosto 2009, Art. 5 comma 1 CCNL dirigenza sanitaria professionale tecnica ed amministrativa parte normativa quadriennio 2006-2009 e parte economica biennio 2006/2007 - Linee generali di indirizzo per le aziende ed enti del SSR (BUR n. 80 del 21.08.2009)
La delibera è composta dalle linee di indirizzo per le aziende ospedaliere, l’ASUR, le Zone territoriali ed enti (INRCA e ARPAM) del Sistema sanitario regionale per la dirigenza sanitaria professionale tecnica ed amministrativa, con riferimento al quadriennio 2006/2009 e all’utilizzo delle risorse regionali del biennio 2006/2007. In base alla normativa regionale si dispone la destinazione dell’utilizzo delle risorse regionali: - per la contrattazione integrativa, come previsto dall’articolo 53 del CCNL 2005: 5,50 mensili per ogni dirigente biologico chimico fisico psicologo e farmacista in servizio al 31/12/2003 per tredici mesi al netto degli oneri riflessi; 10,29 mensili per ogni dirigente biologo chimico fisico psicologo farmacista in servizio al 31/12/2001 per dodici mesi (al netto degli oneri riflessi); - per la realizzazione della formazione manageriale e della formazione continua: le risorse da destinare a tale intervento sono pari all’1% del Monte Salari al 31 dicembre dell’anno precedente e a fine anno deve essere predisposta una relazione delle iniziative svolte, dei crediti ottenuti e dei fondi utilizzati; - l’utilizzo di una quota di minori oneri conseguenti alla riduzione della dotazione organica della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa deve inoltre essere destinata al finanziamento di prestazioni aggiuntive per la riduzione della lista d’attesa e per il finanziamento di prestazioni aggiuntive richieste dalle aziende ed enti per sopperire alla carenza di organico; nel caso di aumento del numero complessivo dei posti e del personale dirigenziale i fondi devono essere incrementati. Vengono inoltre fornite indicazioni per la definizione di regolamenti e strumenti di valutazione e monitoraggio: - dei costi, dei rendimenti e dei risultati, dell’attività professionale svolta dai dirigenti di cui si sono dotate le aziende (in relazione ai programmi ed obiettivi a criteri di imparzialità e trasparenza): tale valutazione viene effettuata da un Collegio Tecnico di dirigenti) per confermare gli incarichi o assegnarne altri di maggiore rilievo gestionale ed economico; - dell’efficacia e della corrispondenza dei servizi pubblici erogati alla domanda e al grado di soddisfazione dell’utenza; - per sviluppare a livello aziendale un sistema standard di monitoraggio delle prestazioni e dell’utilizzo lavorativo del Dirigente sia per la realizzazione degli obiettivi istituzionali, che per le attività in regime di straordinario (regime di Pronta Disponibilità lavorata o in guardia) e per le attività aggiuntive e le attività di ricerca e didattica. Sono infine definiti i criteri generali per la razionalizzazione ed ottimizzazione delle attività connesse alla continuità assistenziale assicurata dai servizi di guardia ed urgenza/emergenza, modello organizzativo pensato per garantire la salute del cittadino e per il monitoraggio sulle attività erogate in regime di libera professione intramuraria volte al contenimento delle liste di attesa.-
DGR n. 1299 del 3 agosto 2009, Attuazione DGR 1524/2006 'Accordo per gli anni 2006-2009 con le strutture di riabilitazione provvisoriamente accreditate nella regione Marche' - Aggiornamento anno 2009 (BUR n. 80 del 21.08.2009)
Con riferimento all’accordo per gli anni 2006/2009 con le strutture di riabilitazione provvisoriamente accreditate nella Regione Marche, la delibera stabilisce: - l’incremento del 1,5%, rispetto al 2008, per le tariffe e il budget dell’anno 2009, coerentemente con la programmazione economica regionale; - che le Zone Territoriali devono far fronte alla spesa per le prestazioni erogate nei limiti dei budget stabiliti con le strutture e con la quota del fondo sanitario (delibera n° 277/99); - che vengono confermati i criteri contenuti nella DGR 731/07 per la fatturazione e i rimborsi forfettari, per le prestazioni non incluse in tariffe; - di integrare la DGR 1524/2006 con quanto contenuto nell’Allegato A, che riguarda la revisione dei posti letto per la riabilitazione estensiva, dal momento che si è registrato come i pazienti non adeguatamente assistiti in RSA disabili abbiano trovato adeguata assistenza nelle strutture per la riabilitazione estensiva. La delibera prevede l’introduzione di una nuova tipologia di RSA disabili gravi (a metà fra la RSA estensiva e la RSA disabili); l’introduzione di questa nuova tipologia “disabili gravi” richiede una relativa valutazione di standard assistenziali e di tariffe, trasformazioni che saranno gestite dalle singole Z.T. in tutto ciò si rende necessaria l’individuazione dei criteri di degenza (max 240 gg.) per l’attuazione del progetto riabilitativo, tenendo conto dei budget assegnati annualmente secondo accordi regionali.
Regolamento regionale n. 5 del 4 agosto 2009, Disciplina della composizione e delle modalità di funzionamento dei comitati di partecipazione dei cittadini alla tutela della salute - Attuazione dell'articolo 24, comma 4, della legge regionale 20 giugno 2003, n. 13 (BUR n. 77 del 13.08.2009)
Il Regolamento definisce la composizione e le modalità di funzionamento dei comitati di partecipazione dei cittadini alla tutela della salute, istituiti presso le aziende del Servizio sanitario regionale, a livello di zona territoriale e a livello di presidio di alta specializzazione. Compiti dei comitati sono: contribuire alla programmazione e alla pianificazione socio-sanitaria regionale, aziendale e territoriale; svolgere attività di verifica e controllo sulla gestione dei servizi sanitari; monitorare le condizioni di accesso e fruibilità ai servizi sanitari; promuovere la partecipazione dei cittadini alla costruzione dei piani comunitari per la salute e l’attuazione a livello locale dei profili assistenziali e di altre attività per rendere più efficaci le attività del servizio sanitario regionale e le attività socio-assistenziali; garantire l’informazione e la partecipazione dei cittadini interessati; proporre iniziative per garantire la partecipazione degli organismi di rappresentanza dei cittadini all’organizzazione e al monitoraggio delle attività sanitarie in particolare riferite all’accoglienza, tutela e informazione previste dalla carta dei servizi, presentazione alla Giunta regionale di un report annuale.
Delibera Giunta Regionale n. 1276 del 03 agosto 2009, Approvazione delle linee guida per la predisposizione e approvazione dei piani triennali di ambito sociale 2010-2012 (BUR n. 79 del 21.08.2009)
Il documento definisce le linee di indirizzo per la predisposizione e approvazione dei Piani triennali di Ambito sociale (PDA) 2010-2012. Nella parte iniziale delle linee guida sono descritte le finalità, gli obiettivi della programmazione d’ambito che deve esplicitare la programmazione sociale e sociosanitaria delineando il percorso generale con azioni realizzabili poi nei Piani attuativi annuali, esponendo quindi le scelte strategiche – in linea con quanto previsto dal Piano sociale Regionale e dalle caratteristiche e specificità territoriali di ciascun ATS. Il Piano di ambito sociale va presentato in Regione entro il 28 febbraio 2010. In allegato alla delibera la modulistica per la presentazione del PDA, preceduta da indicazioni dettagliate per paragrafo, per la stesura dei piani triennali si devono inoltre illustrare la composizione e il ruolo istituzionale dell’ATS (comitati dei sindaci e coordinatore d’ambito), gli strumenti di programmazione: avvio del processo tra coordinatore d’ambito e comitato dei sindaci, tavoli di confronto tra attori sociali del territorio…formalizzazione del Piano e presentazione in Regione. Nelle linee di indirizzo sono inoltre indicati gli strumenti da utilizzare per armonizzare la programmazione territoriale e rafforzare la gestione associata dei servizi: - la carta dei servizi; - la rete sociale (amministratori pubblici e operatori dei comuni, cooperative sociali, associazioni di promozione e volontariato, scuola, dirigenti e operatori della sanità locale, famiglie, cittadini …); - l’integrazione socio-sanitaria; - l’integrazione con la scuola; - l’implementazione del sistema informativo. Sono elencate le azioni di settore della programmazione sociale: politiche di sostegno all’infanzia, all’adolescenza e alla genitorialità; politiche di tutela della salute mentale; politiche di prevenzione e di intervento nel campo delle dipendenze patologiche, politiche giovanili; politiche di prevenzione, contrasto, riduzione e accompagnamento della non autosufficienza; politiche di sostegno all’integrazione dei cittadini stranieri immigrati; politiche di intervento nel campo della prostituzione e tratta; politiche di inclusione sociale per adulti in difficoltà e provenienti dal carcere; politiche di sostegno alla povertà estrema e contro l’esclusione sociale. Nella parte finale del documento devono essere indicati i dati economici del piano per la rilevazione della spesa sociale dei Comuni, dei bilanci (consuntivi e preventivi) comunali, e per la costruzione dei bilanci triennali e annuali.

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