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Raccolta delle principali normative nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
Tipo
  Nazionale: - Regionale (MARCHE):
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REGIONALE (Marche)

DGR n. 1502 del 28 settembre 2009, LR n. 14 /2008 art.11 - Istituzione dello sportello informativo sull'edilizia sostenibile (BUR n. 94 del 9.10.2009)
La Giunta Regionale delibera l’istituzione dello sportello informativo sull’edilizia sostenibile, finalizzato alla certificazione energetico-ambientale, basato sul protocollo Itaca- Marche. Come specificato nel provvedimento lo sportello intende promuovere e diffondere il tema della sostenibilità: dalle risorse energetiche e ambientali, alla formazione di operatori specializzati, dai prodotti edili agli impianti sostenibili, con l’utilizzo di un archivio informatizzato dell’edilizia e dell’urbanistica sostenibile. Le attività dello sportello sono gestite da un forum, che si riunisce periodicamente. L’allegato B contiene lo schema di convenzione tra la Regione Marche e l’ERAP (Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica) della Provincia di Ancona per il progetto dello sportello, per la cui istituzione è previsto un rimborso spese di 10.000 € per il primo anno, mentre per quelli successivi si attingerà agli stanziamenti dei proventi per le attività di accreditamento e certificazione.
DGR n. 1503 del 28 settembre 2009, PAR FAS Marche 2007 - 2013 - Intervento 6.1.1.1 - Contributi per la realizzazione di interventi di riqualificazione dei centri di aggregazione giovanile (BUR n. 94 del 9.10.2009)
La Giunta Regionale con questa delibera approva i criteri per la concessione di contributi volti alla riqualificazione di Centri di Aggregazione Giovanile e le modalità di ripartizione delle risorse finanziarie che ammontano ad una cifra di € 1.046.000,00. L’Allegato 1 descrive la natura e le risorse del CAG, i beneficiari dell’utenza (ragazzi dagli 11 ai 18 anni), le modalità e il ruolo di formazione svolto all’interno delle zone territoriali. Per essere ammessi a finanziamento devono essere presentati progetti ed interventi coerenti con le attività istituzionali dei CAG e con i progetti realizzati o in corso di realizzazione e in particolare: - finalizzati all’impiego di risorse per il potenziamento di dotazioni tecnologiche e multimediali, - attività espressive artistico e culturali, - confort degli ambienti e fruibilità. Ogni comune, presentando uno schema del progetto e uno dell’Accordo Quadro Regionale concernente “PAR-FAS Marche” 2007-2008, se valutato idoneo, sarà beneficiario delle risorse disponibili, ripartite fra gli altri ambiti territoriali.
DGR n. 1578 del 5 ottobre 2009, Attuazione della DGR n. 76 del 26.01.2009, Attuazione della DGR n. 76 del 26.01.2009 - Riconversione dei posti letto della casa di cura privata Villa Jolanda di Maiolati Spontini (AN) - Definizione protocollo d'intesa (BUR . 98 del 16.10.2009)
La delibera definisce le modalità di riconversione dei posti letto della casa di cura privata Villa Jolanda di Maiolati Spontini (AN); sulla base del Protocollo d’Intesa tra la Regione Marche e la Casa di cura privata, da oggi struttura residenziale, per l’erogazione di prestazioni psichiatriche e di residenzialità sanitaria. La trasformazione da Casa di Cura di tipo ospedaliero per malati psichici in struttura residenziale (secondo la D.G.R. n. 730/09) prevede l’impegno da parte della stessa alla realizzazione dei lavori di ampliamento e ristrutturazione dell’immobile secondo il progetto presentato. Il progetto è così suddiviso: settore 1° (lato Est della struttura) composto da Mod. A: post-acuzie 20 posti, durata degenza max 60 gg. e dal Mod. B: attività riabilitativa 10 posti per le tipologie di SRR e 10 posti per pazienti in sorveglianza/osservazione in ambito SRR, (durata degenza max 90 gg., rinnovabili fino a 12 mesi) [L’ammissione nel settore 1° è decisa dal DSM (Dip. Salute Mentale) e/o dal DDP (Dip Dipendenze patologiche, accompagnata da un programma terapeutico riabilitativo]; - settore 2° (lato ovest della struttura): 40 posti per residenza protetta, nucleo demenze (qui saranno trasferiti i pazienti della fascia A) [l’accesso è condizionato dalla valutazione dell’Unità Valutativa Integrata ( l’inserimento di ulteriori anziani non prevede la stipulazione di un accordo preventivo)]; - settore 3° (lato Est della struttura): 8 posti di riserva. Il provvedimento stabilisce inoltre che: per l’ammissione in struttura, il servizio pubblico emetterà impegnativa di ricovero per la quota di spesa di propria competenza e la fornitura della garanzie di solvibilità del paziente e/o dei suoi aventi causa e anche per tutti gli ospiti già presenti prima della riconversione, (per questi ultimi l’impegno della ASUR-ZT resta confermato all’intero importo della retta); - per le attività di SRT e SRR, la struttura garantisce un’assistenza sanitaria di natura psichiatrica completa, il trasporto nelle realizzazioni di progetti riabilitativi, e le prestazioni alberghiere (lavaggio, custodia del vestiario e della biancheria intima dei pazienti). L’organizzazione e il funzionamento della struttura a regime è regolato da una tabella (contenuta nell’allegato), che regola i livelli assistenziali e organici del personale non medico in base alle qualifiche. Per il settore 1° è garantita una copertura medica di 24 h (con presenza di uno psichiatra nelle ore diurne) (160 min. die per nucleo). La copertura per il settore 2° è composta della stessa èquipe del 1°, ma ridotta a 80 min. die per nucleo. (L’assistenza psicologica è garantita.). Infine si precisa che per l’anno 2009 rimangono in vigore la normativa della D. G. R n. 801 del 18/05/2009, budget di 3.919.058,00 e le seguenti rette di degenza: 167,42 € fasce B e C primi 60gg./ 100,46 € fasce B e C oltre i 60gg./ 123,34 fascia A; per l’anno 2010 il budget e le rette verranno rideterminate in base agli accordi con la Regione e l’ASUR, insieme alla chiarificazione delle modalità di erogazione delle prestazioni di medicina generale e specialistiche. Viene inoltre istituito un comitato tecnico (composto dal Rappresentante del DMS di Area Vasta, Funzionario amministrativo della Z.T. di Jesi, Rappresentante della struttura, Direttore di distretto o suo delegato, Membro dell’Ufficio Coordinamento di Attività distrettuali, in rappresentanza di Med. Generale) che si riunisce periodicamente su richiesta di una delle parti rappresentate per la verifica periodica della corretta attuazione dell’accordo e la validazione dei protocolli operativi.
DGR n. 1577 del 5 ottobre 2009, Modifiche ed integrazioni alla DGR 1284 “DGR 1337/2007” L. n. 296/2006 – Presentazione dei progetti per l’accesso al fondo di cofinanziamento per l’anno 2007 dei progetti attuativi del Piano Sanitario Nazionale. Integrazioni e modifiche” in riferimento al progetto “Tutela della salute delle donne, italiane ed immigrate, e dei neonati” (BUR n. 98 del 16.10.2009)
Il provvedimento individua le modifiche e le integrazioni alla DGR1284 “DGR 1337/2007” L. n. 296/2009 Presentazione dei progetti per l’accesso al fondo di cofinanziamento per l’anno 2007 dei progetti attuativi del Piano Sanitario Nazionale: integrazioni e modifiche” in riferimento al progetto “Tutela della salute delle donne, italiane ed immigrate, e dei neonati”. In premessa si precisa che nella Regione nonostante l’attenzione alla salute della Donne risulti complessivamente soddisfacente, sono state individuate delle criticità (elevata medicalizzazione della gravidanza, elevata percentuale di parti cesarei, controlli tardivi, discontinuità nell’assistenza, grave deficit d’informazione,…), che si vogliono superare con il rafforzamento dei servizi socio-sanitari e interventi di promozione alla salute mirati alle donne svantaggiate, rendendole più consapevoli e competenti nella gestione della nascita e del puerperio. L’intero progetto, dilatato su un arco di tempo massimo 36 mesi, è basato sul diretto coinvolgimento di medici specialisti e operatori socio-sanitari del settore, e prevede la costruzione di reti sul territorio regionale e il consolidamento di competenze di offerta attiva nell’ambito delle cure primarie della fisiologia della nascita, attraverso la realizzazione di corsi di preparazione e accompagnamento alla maternità secondo standard definiti, uniti a monitoraggio e valutazione, la promozione dell’allattamento al seno, l’aumento dei programmi di sostegno alle donne durante il puerperio con visite domiciliari generiche, di controllo entro il primo mese, con eventuale coinvolgimento di assistenti sociali o mediatori interculturali e la realizzazione, per opera delle équipe consultoriali, di interventi di educazione sessuale nelle scuole. Per i costi connessi, il Progetto potrà disporre di una somma pari a 1.050.000 € di finanziamento ministeriale e 1.320.000 € di cofinanziamento regionale.
Decreto del Dirigente della Posizione di funzione Politiche per l’inclusione sociale n. 9 del 22 settembre 2009, Modalità per l'accesso ai finanziamenti regionali, ai sensi della D.G.R. n. 1418/2009, per la realizzazione di interventi mirati al contrasto dell'esclusione sociale e della povertà estrema - Anno 2009 (BUR n. 91 del 01.10.2009)
Nel decreto sono state individuate le modalità per l’accesso al finanziamento per la realizzazione di interventi mirati al contrasto dell’esclusione sociale e della povertà estreme. I progetti, rivolti alle persone e ai nuclei familiari che versano in situazioni di precarietà estrema e di disagio, sono regolati da una serie di requisiti di ammissibilità: delimitazione dell’area d’intervento: provinciale; stesura dettagliata delle fasi del progetto, che comprende: gli obiettivi prefissati, le modalità di realizzazione, i tempi necessari, specificazione dei soggetti pubblici e privati coinvolti; predisposizione di un piano finanziario e relativo monitoraggio; ecc. Il finanziamento complessivo è pari a 200.000 €, da ripartire fra i cinque progetti vincitori (uno per ogni area territoriale); verrà assegnato sulla base di una scala di valutazione, che considera una soglia minima di accesso di 87 punti. Nel provvedimento si precisa che le spese ammissibili sono inerenti il funzionamento dei servizi (personale, viaggio, vitto, alloggio) e il supporto al coordinamento e alla realizzazione del progetto. Le domande dovranno essere consegnate entro e non oltre il 30 ottobre 2009.
DGR n. 1466 del 21 settembre 2009, Approvazione del 'Programma degli interventi per il sostegno e la promozione del commercio equo e solidale per l'anno 2009' di cui alla LR n. 8/2008 - art. 6 e 7 - Modalità e criteri per la concessione dei contributi (BUR n. 92 del 02.10.09)
Con questo provvedimento è stato approvato il programma degli interventi per il sostegno e la promozione del commercio equo e solidale per l’anno 2009. Nell’allegato alla delibera vengono elencati e descritti gli interventi e le modalità e i criteri di concessione dei contributi che ammontano ad un totale di 50.000,00 €. L’azione è finalizzata al sostegno di iniziative che diffondano la cultura e la sensibilizzazione della realtà del modello di commercio equo e solidale (che comporta non solo effetti economici, ma anche sociali e ambientali); possono beneficiare del finanziamento tutti i soggetti iscritti nel Registro Regionale del Commercio Equo e Solidale (RRCES) presentando un proprio progetto, che dovrà contenere descrizione e finalità, tempi di realizzazione e modalità di intervento; la richiesta di finanziamento potrà essere pari al 70% delle spese ammissibili. Si precisa inoltre che l’iniziativa e il contributo sono validi anche per i progetti, che con le stesse finalità, si rivolgono alle istituzioni scolastiche.
DGR n. 1302 del 3 agosto 2009, Art. 5 comma 1 CCNL dirigenza sanitaria professionale tecnica ed amministrativa parte normativa quadriennio 2006-2009 e parte economica biennio 2006/2007 - Linee generali di indirizzo per le aziende ed enti del SSR (BUR n. 80 del 21.08.2009)
La delibera è composta dalle linee di indirizzo per le aziende ospedaliere, l’ASUR, le Zone territoriali ed enti (INRCA e ARPAM) del Sistema sanitario regionale per la dirigenza sanitaria professionale tecnica ed amministrativa, con riferimento al quadriennio 2006/2009 e all’utilizzo delle risorse regionali del biennio 2006/2007. In base alla normativa regionale si dispone la destinazione dell’utilizzo delle risorse regionali: - per la contrattazione integrativa, come previsto dall’articolo 53 del CCNL 2005: 5,50 mensili per ogni dirigente biologico chimico fisico psicologo e farmacista in servizio al 31/12/2003 per tredici mesi al netto degli oneri riflessi; 10,29 mensili per ogni dirigente biologo chimico fisico psicologo farmacista in servizio al 31/12/2001 per dodici mesi (al netto degli oneri riflessi); - per la realizzazione della formazione manageriale e della formazione continua: le risorse da destinare a tale intervento sono pari all’1% del Monte Salari al 31 dicembre dell’anno precedente e a fine anno deve essere predisposta una relazione delle iniziative svolte, dei crediti ottenuti e dei fondi utilizzati; - l’utilizzo di una quota di minori oneri conseguenti alla riduzione della dotazione organica della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa deve inoltre essere destinata al finanziamento di prestazioni aggiuntive per la riduzione della lista d’attesa e per il finanziamento di prestazioni aggiuntive richieste dalle aziende ed enti per sopperire alla carenza di organico; nel caso di aumento del numero complessivo dei posti e del personale dirigenziale i fondi devono essere incrementati. Vengono inoltre fornite indicazioni per la definizione di regolamenti e strumenti di valutazione e monitoraggio: - dei costi, dei rendimenti e dei risultati, dell’attività professionale svolta dai dirigenti di cui si sono dotate le aziende (in relazione ai programmi ed obiettivi a criteri di imparzialità e trasparenza): tale valutazione viene effettuata da un Collegio Tecnico di dirigenti) per confermare gli incarichi o assegnarne altri di maggiore rilievo gestionale ed economico; - dell’efficacia e della corrispondenza dei servizi pubblici erogati alla domanda e al grado di soddisfazione dell’utenza; - per sviluppare a livello aziendale un sistema standard di monitoraggio delle prestazioni e dell’utilizzo lavorativo del Dirigente sia per la realizzazione degli obiettivi istituzionali, che per le attività in regime di straordinario (regime di Pronta Disponibilità lavorata o in guardia) e per le attività aggiuntive e le attività di ricerca e didattica. Sono infine definiti i criteri generali per la razionalizzazione ed ottimizzazione delle attività connesse alla continuità assistenziale assicurata dai servizi di guardia ed urgenza/emergenza, modello organizzativo pensato per garantire la salute del cittadino e per il monitoraggio sulle attività erogate in regime di libera professione intramuraria volte al contenimento delle liste di attesa.-
DGR n. 1299 del 3 agosto 2009, Attuazione DGR 1524/2006 'Accordo per gli anni 2006-2009 con le strutture di riabilitazione provvisoriamente accreditate nella regione Marche' - Aggiornamento anno 2009 (BUR n. 80 del 21.08.2009)
Con riferimento all’accordo per gli anni 2006/2009 con le strutture di riabilitazione provvisoriamente accreditate nella Regione Marche, la delibera stabilisce: - l’incremento del 1,5%, rispetto al 2008, per le tariffe e il budget dell’anno 2009, coerentemente con la programmazione economica regionale; - che le Zone Territoriali devono far fronte alla spesa per le prestazioni erogate nei limiti dei budget stabiliti con le strutture e con la quota del fondo sanitario (delibera n° 277/99); - che vengono confermati i criteri contenuti nella DGR 731/07 per la fatturazione e i rimborsi forfettari, per le prestazioni non incluse in tariffe; - di integrare la DGR 1524/2006 con quanto contenuto nell’Allegato A, che riguarda la revisione dei posti letto per la riabilitazione estensiva, dal momento che si è registrato come i pazienti non adeguatamente assistiti in RSA disabili abbiano trovato adeguata assistenza nelle strutture per la riabilitazione estensiva. La delibera prevede l’introduzione di una nuova tipologia di RSA disabili gravi (a metà fra la RSA estensiva e la RSA disabili); l’introduzione di questa nuova tipologia “disabili gravi” richiede una relativa valutazione di standard assistenziali e di tariffe, trasformazioni che saranno gestite dalle singole Z.T. in tutto ciò si rende necessaria l’individuazione dei criteri di degenza (max 240 gg.) per l’attuazione del progetto riabilitativo, tenendo conto dei budget assegnati annualmente secondo accordi regionali.
Regolamento regionale n. 5 del 4 agosto 2009, Disciplina della composizione e delle modalità di funzionamento dei comitati di partecipazione dei cittadini alla tutela della salute - Attuazione dell'articolo 24, comma 4, della legge regionale 20 giugno 2003, n. 13 (BUR n. 77 del 13.08.2009)
Il Regolamento definisce la composizione e le modalità di funzionamento dei comitati di partecipazione dei cittadini alla tutela della salute, istituiti presso le aziende del Servizio sanitario regionale, a livello di zona territoriale e a livello di presidio di alta specializzazione. Compiti dei comitati sono: contribuire alla programmazione e alla pianificazione socio-sanitaria regionale, aziendale e territoriale; svolgere attività di verifica e controllo sulla gestione dei servizi sanitari; monitorare le condizioni di accesso e fruibilità ai servizi sanitari; promuovere la partecipazione dei cittadini alla costruzione dei piani comunitari per la salute e l’attuazione a livello locale dei profili assistenziali e di altre attività per rendere più efficaci le attività del servizio sanitario regionale e le attività socio-assistenziali; garantire l’informazione e la partecipazione dei cittadini interessati; proporre iniziative per garantire la partecipazione degli organismi di rappresentanza dei cittadini all’organizzazione e al monitoraggio delle attività sanitarie in particolare riferite all’accoglienza, tutela e informazione previste dalla carta dei servizi, presentazione alla Giunta regionale di un report annuale.
Delibera Giunta Regionale n. 1276 del 03 agosto 2009, Approvazione delle linee guida per la predisposizione e approvazione dei piani triennali di ambito sociale 2010-2012 (BUR n. 79 del 21.08.2009)
Il documento definisce le linee di indirizzo per la predisposizione e approvazione dei Piani triennali di Ambito sociale (PDA) 2010-2012. Nella parte iniziale delle linee guida sono descritte le finalità, gli obiettivi della programmazione d’ambito che deve esplicitare la programmazione sociale e sociosanitaria delineando il percorso generale con azioni realizzabili poi nei Piani attuativi annuali, esponendo quindi le scelte strategiche – in linea con quanto previsto dal Piano sociale Regionale e dalle caratteristiche e specificità territoriali di ciascun ATS. Il Piano di ambito sociale va presentato in Regione entro il 28 febbraio 2010. In allegato alla delibera la modulistica per la presentazione del PDA, preceduta da indicazioni dettagliate per paragrafo, per la stesura dei piani triennali si devono inoltre illustrare la composizione e il ruolo istituzionale dell’ATS (comitati dei sindaci e coordinatore d’ambito), gli strumenti di programmazione: avvio del processo tra coordinatore d’ambito e comitato dei sindaci, tavoli di confronto tra attori sociali del territorio…formalizzazione del Piano e presentazione in Regione. Nelle linee di indirizzo sono inoltre indicati gli strumenti da utilizzare per armonizzare la programmazione territoriale e rafforzare la gestione associata dei servizi: - la carta dei servizi; - la rete sociale (amministratori pubblici e operatori dei comuni, cooperative sociali, associazioni di promozione e volontariato, scuola, dirigenti e operatori della sanità locale, famiglie, cittadini …); - l’integrazione socio-sanitaria; - l’integrazione con la scuola; - l’implementazione del sistema informativo. Sono elencate le azioni di settore della programmazione sociale: politiche di sostegno all’infanzia, all’adolescenza e alla genitorialità; politiche di tutela della salute mentale; politiche di prevenzione e di intervento nel campo delle dipendenze patologiche, politiche giovanili; politiche di prevenzione, contrasto, riduzione e accompagnamento della non autosufficienza; politiche di sostegno all’integrazione dei cittadini stranieri immigrati; politiche di intervento nel campo della prostituzione e tratta; politiche di inclusione sociale per adulti in difficoltà e provenienti dal carcere; politiche di sostegno alla povertà estrema e contro l’esclusione sociale. Nella parte finale del documento devono essere indicati i dati economici del piano per la rilevazione della spesa sociale dei Comuni, dei bilanci (consuntivi e preventivi) comunali, e per la costruzione dei bilanci triennali e annuali.

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