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Raccolta delle principali normative nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
Tipo
  Nazionale: - Regionale (MARCHE):
Parole
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REGIONALE (Marche)

D.G.R., n. 1551 del 18 novembre 2003, Approvazione protocollo di intesa per la realizzazione del progetto interregionale “Mantenimento mirato: permanenza in azienda del disabile” POR Ob. 3 - FSE 2000/2006 - Asse B - Misura 1 (B.U.R. n. 116 del 12.12.2003)
Viene deliberata l’adesione al Protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto interregionale (8 regioni e una provincia autonoma) finalizzato al sostegno di una progettualità, innovazione e scambio di buone pratiche nel campo della inclusione sociale, specificatamente al tema del “Mantenimento mirato: permanenza in azienda del disabile psichico”. Il progetto mira a definire una linea metodologica, normativa e funzionale di sostegno con l’obiettivo di supportare la permanenza in azienda del disabile. Sono previste le seguenti azioni: Valorizzazione, scambio e diffusione delle buone prassi di mantenimento mirato, sperimentate nei diversi contesti regionali, Definizione di un sistema comune di valutazione delle politiche mirate al mantenimento; Individuazione di modelli, metodologie e strategie per favorire il mantenimento.
D.G.R., n. 1550 del 12 novembre 2003, Quote vincolate agli obiettivi del piano sanitario nazionale per l’anno 2003 - Determinazioni (B.U.R., n. 111 del 28.11.2003)
Il Piano sanitario nazionale ha previsto un finanziamento per la regione Marche pari a 30.388.922 €. La regione ha definito un piano di utilizzo dei fondi secondo cinque aree progettuali con le seguenti percentuali: 1) Sviluppo politica dei livelli essenziali di assistenza (25%), 2) Le cure primarie (25%), 3) Rete integrata servizi sanitari e sociali per la non autosufficienza (25%); centri di eccellenza (20%); Comunicazione istituzionale (5%).
D.G.R., n. 1548 del 11 novembre 2003, Modifica della D.G.R., n. 1120 del 5 agosto 2003 concernente, “L.R. n. 2/98 art. 7 - Piano annuale regionale degli interventi a sostegno dei diritti degli immigrati per l’anno 2003” (B.U.R., n. 111 del 28.11.2003)
Vengono ridotte le risorse finanziarie già stabilite con DGR 112/2003 per interventi a favore degli immigrati. Il totale complessivo del finanziamento è di 486.044,20 €. Di questi, 351.190,70 €, vengono destinati agli Ambiti territoriali (con una riduzione di 87.797,67 €), 47.055,83 € per progetti agestione regionale. I previsti progetti sperimentali non trovano più copertura finanziaria e dunque nessun progetto potrà essere finanziato.
D.G.R., n. 1508 del 4 novembre 2003, LR 18/12/2001, n. 34 “Promozione e sviluppo della cooperazione sociale”, art. 7 comm1 1, 2, 3, 4. Criteri per l’ammissione, termini e modalità di assegnazione ed erogazione del contributo regionale. Anno 2003 (B.U.R., n. 111 del 28.11.2003)
Vengono definiti i criteri per poter accedere al contributo regionale per sostegno ad iniziative promosse da cooperative sociali. Sono ammissibili le domande redatte da cooperative di tipo B che prevedono l’inserimento di soggetti assunti con regolare contratto e rientranti nella categoria di disabili psichiatrici
D.G.R., n. 1436 del 21 ottobre 2003, LR, n. 34/2001 – art. 5 comma 5 – Definizione dell’importo delle risorse da destinare all’acquisto di beni e servizi dalle cooperative sociali di tipo “B” per l’anno 2004 – definizione dei criteri e delle modalità attuative (B.U.R., n. 109 del 25.11.2003)
Si stabilisce che l’importo delle risorse da destinare per il 2004, all’acquisto di beni e servizi dalle cooperative sociali di tipo B corrisponda ad un minimo del 5% del totale complessivo di ogni struttura. Per importi inferiori a 50.000 €, si prevede una semplificazione delle procedure di aggiudicazione. Nel caso di pluralità di soggetti aspiranti alla convenzione si procede mediante trattativa privata, preceduta da gara ufficiosa. Nel caso di aggiudicazione sulla base dell’offerta più vantaggiosa la stessa è valutata dauna Commissione avendo a riferimento i seguenti criteri: a) Corrispettivo richiesto (25 punti); b) Apporto dei lavoratori svantaggiati (25 punti); c) Esperienze nel settore (15 punti); d) Organizzazione dell’azienda (15 punti); e) Qualità sociale e tecnica del servizio in relazione agli obiettivi indicati (20 punti).
Regolamento regionale n. 10 del 2 ottobre 2003, Requisiti e modalità per l’autorizzazione e l’accreditamento dei servizi per l’infanzia, per l’adolescenza e per il sostegno alle funzioni genitoriali e alle famiglie di cui alla legge regionale 13 maggio 2003, n. 9 (B.U.R n. 90 del 9.10.2003)
Il regolamento definisce i requisiti per l’autorizzazione e l’accreditamento dei seguenti servizi previsti dalla legge 9/2003: a) nidi d’infanzia; b) centri per l’infanzia; c) spazi per bambini, bambine e per famiglie; d) centri di aggregazione per bambini, bambine e adolescenti; e) servizi itineranti; f) servizi domiciliari di sostegno alle funzioni educative familiari; g) servizi di sostegno alle funzioni genitoriali. Il Regolamento specifica che tutti gli interventi ed i servizi devono essere orientati a favorire l’integrazione sociale ed educativa dei minori disabili . Vengono definiti i requisiti strutturali, l’organizzazione e la ricettività dei primi quattro tipi dei servizi sopra indicati. Vengono inoltre indicati i titoli di studio in possesso degli operatori (educatori, coordinatori, addetti ai servizi) che operano nei servizi e i requisiti necessari per ottenere l’accreditamento.
D.G.R., n. 1130 del 5 agosto 2003, LR 63/95 “Provvedimenti a favore delle scuole marchigiane e della società civile per contribuire allo sviluppo della coscienza civile, costituzionale e democratica nella lotta contro la criminalità organizzata e i poteri occulti”, art. 3 e 4 – Criteri ed indirizzi per la presentazione dio progetti da parte delle scuole. Anno scolastico 2003-04 (B.U.R. n. 80 del 8.9.2003)
Educare i giovani alla legalità, per contribuire allo sviluppo di una coscienza civile, rispettosa delle prerogative democratiche e dell’ordinamento costituzionale. Antidoti efficaci per contrastare la criminalità organizzata e i “poteri occulti”. La Regione Marche per questi obiettivi ha stanziato 57 mila euro, prevedendo il finanziamento di progetti didattici rivolti alle scolaresche, con la partecipazione attiva dei ragazzi alla varie iniziative. La somma prevista destina 43.900,00 euro alle attività degli alunni e 13.100,00 euro all’aggiornamento dei docenti. Le domande di contributo vanno rivolte alla Regione entro il 10 ottobre. Le iniziative devono essere realizzate nel corso dell’anno scolastico 2003/2004. Le domande possono essere inoltrate dalle scuole statali e paritarie. I progetti didattici proposti devono riguardare lo sviluppo della coscienza civile, la lotta alla criminalità, l’educazione alla legalità, la conoscenza dei principi istituzionali di democrazia, solidarietà e convivenza civile. I ragazzi possono realizzare audiovisivi, pubblicazioni e ricerche, giochi didattici, software, rappresentazioni teatrali. Lavori che restano di proprietà delle scuole, ma che la Regione può utilizzare per i propri fini istituzionali
D.G.R., n. 1174 del 5 agosto 2003, Indirizzi generali per la riorganizzazione del servizio sanitario regionale - art. 28 comma 1 della LR 13/2003 (B.U.R. n. 81 del 8.9.2003)
La delibera stabilisce che l’AUSL 7 di Ancona assume la denominazione di ASUR (azienda sanitaria unica regionale) e transitoriamente per due anni svolge le funzioni indicate dalla legge di riorganizzazione del servizio sanitario regionale: a) l’acquisto di beni e servizi di importo superiore a centomila euro; b) gli appalti di opere pubbliche di importo superiore a cinquecentomila euro; c) la gestione del patrimonio immobiliare, con esclusione della manutenzione ordinaria; d) l’affidamento e la gestione della tesoreria unica; e) la gestione del sistema informativo; f) il controllo di gestione. Le zone sanitarie mantengono nel biennio la personalità giuridica e continuano, tranne per i compiti (sopra indicati) delegati all’ASUR, a svolgere le funzioni delle corrispondenti aziende sanitarie.
D.G.R., n. 1121 del 5 agosto 2003, DL n. 297/2002 recante disposizioni modificative e correttive del D. lgs n. 181/2000: approvazione disposizioni relative a L. 68/99 - collocamento disabili e L. 223-91 - collocamento soggetti in mobilità (B.U.R. n. 80 del 8.9.2003)
Si specifica che tutti coloro che sono già iscritti nell’elenco previsto dalla legge 68, alla data del 30 gennaio 2003, mantengono il d’ufficio il diritto a godere del sistema speciale previsto dalla legge, come pure la eventuale anzianità di disoccupazione. Per i nuovi iscritti si procederà mediante apposita dichiarazione. Le altre disposizioni riguardano il collocamento dei soggetti in mobilità.
D.G.R., n. 1120 del 5 agosto 2003, L.R. n. 2/98 art. 7 - Piano annuale regionale degli interventi a sostegno dei diritti degli immigrati per l’anno 2003 (B.U.R. n. 80 del 8.9.2003)
Attraverso il programma triennale 2002-2004 (D.C.R. 68/2002), la regione Marche ha definito gli obiettivi da realizzare nel triennio al fine di assicurare la piena integrazione degli immigrati nel territorio regionale. Il Piano annuale intende ora indicare gli interventi da sostenere nell’anno 2003. La aree di intervento attribuite agli ambiti territoriali per complessivi 438.988,37 € sono: 1) Integrazione, intercultura e conoscenza della lingua italiana nelle scuole dell’obbligo, 2) Accesso all’abitazione 3) Centri di servizi e sportelli informativi, 4) Centri di prima e seconda accoglienza. Il fondo regionale cofinanzia al 50% i progetti degli ambiti territoriali. Il finanziamento per interventi a livello regionale è pari a 134.854,50 €. Per l’attività della Consulta regionale degli immigrati il finanziamenti è pari a 80.000 € . Una quota dovrà essere ripartita tra le associazioni e le federazioni di immigrati iscritte al Registro regionale (1.000 € per ciascuna associazione o federazione per la gestione delle spese ordinarie); la restante parte per progetti (associazioni, federazioni e membri della Consulta regionale degli immigrati) che debbono avere come obiettivo primario quello di ridurre il disagio dell’immigrato e di favorire il suo inserimento nella comunità locale. Vengono inoltre finanziati progetti sperimentali per complessivi 54.854,50 €. Per il 2003 vengono finanziati progetti sperimentali inerenti: la partecipazione alla vita pubblica delle donne immigrate; iniziative, a titolarità regionale, volte sia alla informazione sui diritti degli immigrati sia alla fruizione dei diritti da parte degli stessi.

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