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Raccolta delle principali normative nazionali
pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate
nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
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REGIONALE (Marche)
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DGR n. 425 del 22 marzo 2005, L.R. 3 marzo 1982, n. 7. Modificazione organizzazione e modalità di funzionamento delle Commissioni mediche, incaricate di effettuare gli accertamenti sanitari relativi al riconoscimento degli stati di invalidità civile (BUR n. 33 del 11.04.2005) Con questo provvedimento la Regione Marche intende definire i criteri di organizzazione e le modalità di funzionamento delle Commissioni Mediche, che svolgono gli accertamenti sanitari relativi al riconoscimento degli stati di invalidità civile. Pertanto viene stabilito che: la Direzione Generale dell'Asur ed i Direttori delle Zone Territoriali, entro il periodo di vigenza del P.S.R. 2003/2006, adeguino la composizione, l'organizzazione e il funzionamento delle Commissioni stesse – Commissione per l’accertamento della invalidità civile, Commissione per l’accertamento della condizione di sordomutismo e per l’accertamento della cecità civile, Commissione per l’accertamento dello stato di portatore di Handicap, commissione finalizzata all’accertamento delle condizioni di disabilità, ai fini del collocamento al lavoro dei disabili - (secondo le indicazioni illustrate); l'Asur sviluppi un sistema informativo dedicato alla gestione dei dati derivanti dall'attività svolta dalle Commissioni mediche legali delle Zone Territoriali, alfine di uniformare la loro gestione e monitorare i tempi di attesa, ottenere da tale gestione dati utili per svolgere attività di programmazione rivolta a soddisfare i bisogni dei cittadini, fornire al Dipartimento Servizi alla Persona e alla Comunità della Regione Marche i dati relativi ai costi sostenuti per l'espletamento di tali compiti ed i tempi di attesa per gli utenti; - il Servizio Sanità Pubblica del Dipartimento Servizi alla Persona e alla Comunità della Regione Marche ha il compito di monitorare, a livello regionale, il funzionamento e i costi sostenuti a tal fine, delle attività svolte dalle Commissioni Mediche, e proporre entro dodici mesi dal presente atto le eventuali modifiche e i relativi aggiornamenti; - i Presidenti delle Commissioni mediche locali in materia di patenti di guida, possono utilizzare direttamente il 10% del fondo derivante dalle somme corrisposte, a titolo di diritti, dai soggetti che richiedono l'accertamento delle condizioni psicofìsiche, psicotecniche ed attitudinali, di cui al comma 4 dell'art. 119 del D. L.vo 30/4/1992, n. 285, e successive modificazioni, per le spese del funzionamento delle Commissioni stesse, ivi compreso il rimborso delle spese di viaggio e l'eventuale indennità di trasferta a favore dei componenti che ne abbiano titolo; - spetta all’ASUR – Zona territoriale del capoluogo di provincia ove è costituita la Commissione Medica Locale Patenti di Guida – fornire le risorse umane da adibire alle attività di segreteria, mediante personale a carico della Zona dell’ASUR medesima. |
DGR n. 386 del 15 marzo 2005, Art. 20 L.R. n. 2/98 – Art. 18 D. Lgs.vo n. 286/98 “Protezione sociale”. Criteri di riparto delle risorse – Anno 2005 (BUR n. 33 del 11.04.2005) Il provvedimento stabilisce il cofinanziamento della Regione Marche nei progetti – relativi al primo semestre 2005 - per il recupero e il reinserimento sociale delle donne straniere vittime della prostituzione e della tratta, prevedendo quindi l’attuazione dell’articolo 20 della L.R. n. 2/98. Sono ammessi a finanziamento i progetti presentati da Associazioni operanti nelle Marche, iscritte nella Terza sezione del Registro degli Enti ed Associazioni che operano a favore degli immigrati: il cofinanziamento regionale ammonta ad € 21.949.50. La delibera precisa che i progetti devono essere presentati al Servizio Politiche Sociali e Integrazione Socio Sanitaria entro e non oltre 20 giorni dalla pubblicazione dell’atto. |
DGR n. 363 del 15 marzo 2005, Legge 662/96, art. 1 – comma 34 – Progetti specifici per il perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale del Piano sanitario 2003 – 2005, individuati con l’accordo Stato – Regioni del 24 luglio 2003 (BUR n. 33 del 11.04.2005) La delibera presenta i progetti per l'anno 2004, predisposti dalla Regione Marche in aderenza agli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale del Piano sanitario 2003-2005, individuati con l’Accordo Stato – Regioni del 24 luglio 2003: 1. Monitoraggio delle liste di attesa; 2. Potenziamento dell'assistenza sanitaria nelle Residenze per anziani e valutazione tramite sistema RUG III nella regione Marche; 3. Presidi integrati per le cure primarie: percorsi condivisi e continuità assistenziale; 4. Le cure domiciliari il miglioramento della qualità e dell'organizzazione del sistema delle cure nella logica della continuità assistenziale; 5. Integrazione socio - sanitaria nelle fragilità; 6. Progetto regionale profili di assistenza e reti cliniche; 7. Progetto prevenzione del rischio cardiovascolare; 8. Attuazione del Piano Nazionale per l'eliminazione del morbillo e della rosolia congenita; 9. Prevenzione del consumismo radiologico; 10. Prevenzione delle complicanze del diabete; 11. Miglioramento della adesione agli screening per la diagnosi precoce dei tumori femminili (mammario e collo dell'utero) e progetto regionale su screening per i tumori del colon retto. Viene precisato inoltre, che il presente provvedimento sarà inviato al Ministero della Salute per l’ammissione a finanziamento per le risorse già assegnate per l’anno 2004. |
DGR n. 334 del 02 marzo 2005, P.O.R. Obiettivo 3 anni 2000/06 – Asse B/Misura B1 – Approvazione avviso pubblico per la realizzazione di un intervento sperimentale di un intervento sperimentale di inclusione occupazionale per minori stranieri non accompagnati – Importo complessivo € 70.000,00 (BUR n. 28 del 22.03.2005) La delibera definisce finalità e criteri di elaborazione di attività progettuali sperimentali per la realizzazione mirata di interventi (tirocini formativi) utili a sviluppare competenze ed agevolare l’inserimento lavorativo dei minori stranieri non accompagnati. I progetti possono essere presentati dalle strutture formative pubbliche e private accreditate (alla data della domanda) per l’obbligo formativo presso la Regione Marche; qualora i progetti siano proposti da più soggetti, è prevista la costituzione di una Associazione Temporanea di Impresa (ATI) o Associazione Temporanea di Scopo (ATS). Destinatari dell’intervento (che dovrà concludersi entro 12 mesi) devono essere almeno 15 minori stranieri non accompagnati, disoccupati o inoccupati che abbiano un’età non inferiore ai 15 anni e che non abbiano ancora compiuto il 18° anno di età (al momento iniziale). Viene precisato che per essere ammessi a finanziamento i progetti devono prevedere l’elaborazione di percorsi di tirocinio personalizzati (in grado di valorizzare le specifiche competenze rilevate nei destinatari) in collaborazione con i Centri per l’Impiego provinciali, programmando lo svolgimento di almeno 600 ore di tirocinio distribuite in un arco temporale di sei mesi consecutivi e individuando un referente interno all’azienda che accompagni il tirocinante e svolga una funzione di raccordo e di supervisione. Il provvedimento stabilisce inoltre modalità e termini per la presentazione delle richieste di finanziamento: le domande, con la relativa documentazione, devono essere redatte utilizzando l’apposita procedura informatizzata accessibile sul sito http://siform.regione.marche.it e inviate alla Regione Marche – Servizio Formazione Professionale e Lavoro - entro il 60° giorno dalla pubblicazione dell’avviso. La somma complessiva stanziata per il finanziamento ammonta a € 70.000,00. |
DGR n. 323 del 02 marzo 2005, Accordo con le organizzazioni sindacali sulle residenze sociali e adozione degli atti relativi alla riqualificazione delle residenze socio-sanitarie per anziani non autosufficienti. Cap. 52801181 Bilancio di previsione 2005 - 10.000.000,00 euro (BUR n. 28 del 22.03.2005) La delibera da applicazione al “Protocollo d’intesa regionale sulla non autosufficienza” (DGR n. 1322 del 9.11.2004) che prevedeva un finanziamento di 10.000.000 di € per il biennio 2004-2005 a sostegno degli interventi residenziali rivolti ad anziani non autosufficienti ricoverati presso strutture assistenziali. Nella delibera in oggetto, in particolare, vengono adottati i “criteri tariffari” relativi alla compartecipazione alberghiera e ai criteri di esenzione dalla stessa in Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e alla componente sanitaria e alberghiera delle Residenza Protette (RP) (allegato “B”); lo “schema di convenzione da sottoscrivere con gli enti gestori ” (allegato “C”); il “Percorso di concertazione (allegato “D”). Viene inoltre dato mandato al Servizio Politiche sociali ed integrazione socio-sanitaria e al Servizio assistenza territoriale ed integrazione socio-sanitaria a predisporre, con atto congiunto, la ripartizione dei posti letto in RSA e RP suddivisi per area vasta, la ripartizione per area vasta dei posti letto in strutture residenziali e la relativa ipotesi di allocazione delle risorse aggiuntive. |
Legge regionale 23 febbraio 2005, n. 15, Istituzioni del sistema regionale del servizio civile (BUR n. 25 del 10.03.05) La legge definisce finalità e linee guida per l’istituzione del sistema regionale del servizio civile. Il provvedimento precisa che la Regione Marche valorizza il servizio civile allo scopo di – promuovere le politiche giovanili e il senso di appartenenza dei giovani alla comunità locale, - favorire la formazione professionale dei giovani, - promuovere le forme di partecipazione sociale, di educazione attiva e costruzione della pace (gestione non violenta dei conflitti), - contrastare le forme di emarginazione, affermando le differenze culturali, etniche e religiose quali occasioni di incontro e contribuire alla salvaguardia e alla maggiore fruibilità del patrimonio ambientale, forestale, storico- artistico, culturale. Presso la Giunta regionale è stata istituita la Consulta regionale per il servizio civile, quale organismo permanente di consultazione, riferimento e confronto della Regione con gli enti locali e gli enti di servizio civile. Viene precisato che annualmente verranno predisposte dalla Giunta le Linee Guida contenenti lo sviluppo programmatico ed organizzativo del sistema regionale del servizio civile (indicazione delle problematiche relative ai settori di impiego, individuazione degli obiettivi e delle risorse finanziarie per l’attuazione delle attività . . .). Gli enti, le organizzazioni pubbliche e private operanti nel territorio regionale che presentano o intendono presentare progetti sono iscritti in un albo regionale degli enti di servizio civile, tenuto ed aggiornato dalla stessa Giunta. La legge definisce altresì indicazioni sulla selezione degli aspiranti e sui contratti per lo svolgimento delle attività di servizio civile, nonché sulla remunerazione e il trattamento giuridico, in conformità alla legislazione nazionale vigente. E’ istituito il fondo per il sistema regionale del servizio civile, contente: la quota delle risorse del fondo nazionale, una specifica assegnazione prevista nel Bilancio regionale, gli stanziamenti messi a disposizione da altri enti pubblici e fondazioni bancarie, le donazioni di soggetti pubblici e privati. |
DGR n. 173 del 07 febbraio 2005, Attuazione D.G.R. 747/04 – Definizione dei criteri per l’istituzione, da parte dell’ASUR, dei dipartimenti dipendenze patologiche presso le zone territoriali (BUR n. 18 del 22.02.2005) Il provvedimento definisce i criteri per l’istituzione, da parte dell’ASUR dei Dipartimenti Dipendenze Patologiche (DDP) presso le Zone Territoriali. Per definire i criteri istitutivi dei DDP e delle loro articolazioni è stato individuato per ogni Distretto Sanitario/Ambito Territoriale sociale un fattore di complessità, definito come percentuale di valori massimi, relativi a due dimensioni: contesto (territorio e popolazione, istruzione, criminalità, servizi sociali, sanità, utenza servizi specifici) e attività (servizi specifici, operatori servizi specifici, trattamenti specifici). La delibera stabilisce che è istituibile un DDP presso ciascun Zona Territoriale dell’ASUR con un fattore di complessità superiore al valore medio (Pesaro, Civitanova M., S. Benedetto del Tronto, Jesi, Fermo, Ancona, Fano, Senigallia); nelle zone Territoriali con un fattore di complessità inferiore al valore medio (Fabriano, Camerino, Macerata, Ascoli Piceno, Urbino) devono essere istituiti DDP sovrazonali nell’ambito della stessa provincia (rispettando i criteri della contiguità regionale e dell’omogeneità territoriale). Viene inoltre precisato che gli attuali Servi Territoriali Dipendenze Patologiche (Ser.T.) assumono la denominazione di Servizi Territoriali Dipendenze Patologiche (STDP); presso ogni Zona Territoriale deve essere istituito almeno un STDP, prevedendo l’attivazione di una ambulatorio territoriale / distrettuale, un ambulatorio tossicologico e il servizio di amministrazione e gestione. |
DGR n. 172 del 07 febbraio 2005, D.PR. 309/90 e D.G.R. 747/04 – Attuazione del riordino del sistema regionale dei servizi per le dipendenze patologiche – Linee d’indirizzo per la progettazione di interventi socio – sanitari di prevenzione rivolti a giovani e adolescenti, e criteri di ripartizione delle relative risorse finanziarie – Anno 2005 (BUR n. 18 del 22.02.2005) Il provvedimento definisce le linee guida per la progettazione di interventi socio – sanitari rivolti a giovani e adolescenti per la promozione del benessere e della salute e per la prevenzione del disagio giovanile. Gli interventi devono svilupparsi all’interno di una rete tra le istituzioni locali e tutti gli attori sociali e sanitari – pubblici e privati – che operano nel settore della promozione del benessere e della salute, della prevenzione del disagio di adolescenti e giovani, intercettazione del disagio e riduzione dei rischi e del danno; ruolo primario viene riconosciuto ai Centri di Aggregazione Giovanile(CAG). Destinatari dei progetti sono adolescenti e giovani nella fascia di età 11 – 18; cotitolari dei progetti gli Ambiti Territoriali sociali e i Distretti sanitari, sotto la responsabilità dei Coordinatori d’Ambito sociale e dei direttori di Distretto sanitario. La delibera precisa le finalità e gli obiettivi che i progetti devono perseguire: - formazione degli operatori dei CG integrata con operatori sanitari, scolastici e sociali; - prevenzione dell’uso di sostanze psicotrope e di ogni forma di dipendenza patologica (cibo, gioco d’azzardo, videogiochi, internet); - prevenzione del fenomeno del bullismo; - valorizzazione delle scuole e delle famiglie. Vengono inoltre elencati requisiti delle attività finanziabili e le spese finanziabili (personale, progettazione e coordinamento, segreteria, acquisto materiali vari). Lo stanziamento finanziario complessivo ammonta ad € 2.000.000,00, ripartito tra gli Ambiti Territoriali (70 % sulla base della popolazione in età compresa tra 11 e 18 anni, 30 % sulla base della superficie territoriale); le somme assegnate saranno liquidate al termine del progetto. |
D.G.R. n. 325 del 2 febbraio 2005, L. 23.12.1998, n. 448, art. 27 – D.P.C.M. 05.08.99, n. 320 – D.P.C.M. 04.07.2000 n. 226 inerenti la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo. Indirizzi ai Comuni per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo – anno scolastico 2005 / 2006 (BUR n. 28 del 22.03.2005) Il provvedimento prevede un sostegno alla spesa che le famiglie in disagiate condizioni economiche ogni anno devono affrontare per l’istruzione dei figli assegnando i finanziamenti ai Comuni per destinarli, in base alle domande raccolte, alle borse di studio per l’anno scolastico 2003/2004. Per poter accedere ai benefici i requisiti richiesti sono la residenza nel comune, la frequenza di una scuola statale o paritaria elementare, media e superiore, la documentazione di una spesa per l’istruzione di almeno 51,65 euro che può riferirsi alla frequenza, trasporto, mensa, sussidi e materiale didattico o strumentale (esclusi i libri di testo per i quali esiste un intervento specifico) e un reddito annuo del genitore o di chi rappresenta il minore non superiore a € 10.632,94, in base al tetto massimo ISEE – Indicatore della Situazione Economica Equivalente -. La Delibera precisa che i Comuni sono incaricati di accogliere le domande presentate dai residenti (Allegato A) e trasmettere alla Regione Marche – Servizio Istruzione e Diritto allo Studio – le istanze ricevute e dichiarate ammissibili al finanziamento, distinguendo tra beneficiari per la scuola dell’obbligo (Allegato B) e per la scuola secondaria superiore (Allegato C). Gli stessi Comuni devono altresì rendicontare alla Regione l’utilizzo dello stanziamento assegnato per l’anno scolastico 2004/2005 entro il 30 aprile 2005 (allegato D). |
Deliberazione amministrativa n. 164 del 26 gennaio 2005, Progetto obiettivo: tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro attuazione del Piano sanitario regionale 2003/2006 deliberazione consiliare 30 giugno 2003, n. 97 (BUR n. 17 del 17.02.2005) Il provvedimento definisce obiettivi e modalità di realizzazione del Progetto “Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, che si propone di definire e consolidare un metodo operativo per coordinare gli interventi per la prevenzione dei danni alla salute dei lavoratori derivanti dai rischi di infortunio e di malattie lavoro – correlate. Il piano - che coinvolge i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro delle zone territoriali dell’ASUR, gli utenti, le parti sociali e le categorie di professionisti – prevede l’analisi e la valutazione dei bisogni del territorio e la definizione degli interventi da realizzare per aumentare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro, tenendo conto delle risorse necessarie e predisponendo un sistema di verifica dei risultati. Il provvedimento definisce ed illustra le priorità di intervento del progetto: - sicurezza in edilizia;- il rischio chimico negli ambienti di lavoro;- le patologie da movimenti ripetitivi; - amianto: la sorveglianza sanitaria degli ex esposti; - lo stressa da lavoro, mobbing e le patologie correlate; - il lavoro dei soggetti fragili: minori, immigrati, disabili, lavoratrici in gravidanza; - l’integrazione delle competenze nel controllo delle aziende a rischio di incidente rilevante; - nuovi flussi informativi per la prevenzione e infortuni mortali e gravi; - epidemiologia occupazionale. Per ogni area di intervento vengono indicate obiettivi, materiali e metodi, risorse economiche e tempi di realizzazione. |
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