|
Raccolta delle principali normative nazionali
pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate
nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
Questa è la pagina 79 di 102
Totale record= 1015
REGIONALE (Marche)
|
D.G.R. n. 899 del 18 luglio 2005, Progetti relativi al Piano Nazionale della Prevenzione 2005 – 2007 (intesa Stato, Regioni, Province autonome – 23 marzo 2005). Linee operative per la presentazione dei Piani Regionali. Revoca e sostituzione della DGR 837 del 30.06.05 (BUR n. 69 del 02.08.2005) Il provvedimento definisce le modalità per la presentazione (entro il 30 giugno) dei progetti in applicazione del Piano Nazionale della Prevenzione e il Controllo delle malattie per il biennio 2005 – 2007. A tal fine sono predisposte attività di prevenzione relative a: screening oncologici (cancro cervice, seno, colon – retto), vaccinazioni, introduzione della carta del rischio vascolare, tecniche di gestione integrata del diabete, interventi sull’obesità, prevenzione delle ricadute degli eventi cardiovascolari maggiori, prevenzione degli incidenti. Si precisa che le attività di prevenzione rivolte alla comunità afferiscono a Dipartimenti di Prevenzione (operanti in ogni Zona Territoriale), mentre le iniziative di prevenzione rivolte alla persona – con il coinvolgimento del medico di medicina generale – afferiscono ai distretti. |
DGR n. 857 del 11 luglio 2005, Quadro attuativo della L.R. 16 aprile 2003, n. 5 – Provvedimenti per favorire lo sviluppo della cooperazione (BUR n. 67 del 22.07.2005) La delibera predispone il quadro attuativo per l’anno 2005 riguardo i provvedimenti per favorire lo sviluppo della cooperazione, al fine di definire le modalità e i criteri per la concessione delle agevolazioni previste dalla legge, i limiti massimi dei relativi importi (riduzione degli importi massimi concedibili per permettere il finanziamento del maggior numero di cooperative, considerata la limitatezza delle risorse e l’alto numero delle richieste), la percentuale di ripartizione del Fondo per la capitalizzazione. Sono inoltre programmate iniziative di informazione e promozione per favorire la crescita qualitativa, la diffusione e la valorizzazione della cooperazione marchigiana (aggiornamento del sito www.cooperazione.marche.it). Queste le iniziative principali individuate nel quadro attuativo: - capitalizzazione delle cooperative e loro consorzi (concessione di prestiti senza interessi a fronte del capitale sociale versato o incrementato), - contributi a favore degli investimenti (contratti di mutuo e di locazione finanziaria, investimenti innovativi), - sostegno alla nascita di nuove cooperative (si intendono quelle costituite a partire dal 1 gennaio dell’anno antecedente alla data di pubblicazione dell’atto), - interventi sperimentali per lo sviluppo locale, - sostegno ai consorzi di garanzia collettiva fidi regionali e sostegno all’attività di sviluppo della cooperazione. Per ogni tipologia di intervento vengono presentati in allegato lo schema di domanda e i criteri per l’assegnazione dei contributi. Il finanziamento previsto per il 2005 è pari a euro 396.826,76 per la spesa corrente e euro 1.416.688,76 per la spesa di investimento. |
DGR n. 866 del 11 luglio 2005, Nuovo ricettario del S.S.N. – Indicazioni per l’adeguamento alla codifica nazionale delle condizioni di esenzione dalla partecipazione di spesa (BUR n. 67 del 22.07.2005) La delibera stabilisce le condizioni di esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria previste per l’adeguamento al nuovo ricettario del S.S.N.. Uno schema riassuntivo, in allegato al provvedimento, fornisce le istruzioni al medico prescrittore per l’attribuzione nella ricetta del codice che identifica la tipologia di esenzione, suddivisa in due principali: – esenzione per patologia o per stato (patologie croniche o invalidanti, malattie rare, – esenzione per reddito (con necessità della firma autocertificante dell’assistito). Si precisa che i Direttori delle Zone Territoriali dell’A.S.U.R. devono fornire ai medici prescrittori le informazioni necessarie per l’utilizzo delle modalità di codifica e devono provvedere, entro il 31 dicembre 2005, alla sostituzione degli attestati di esenzione. |
DGR n. 815 del 27 giugno 2005, L.R. n. 13/2003 art. 4, comma 8 – “Verifica dei risultati conseguiti e valutazione dei Direttori delle Zone Territoriali dell’ASUR e dei Direttori dei Presidi di Alta Specializzazione G.M. Lancisi e G. Salesi di Ancona” – attuazione Dgr 740/2004 (BUR n. 65 del 19.07.2005 Il provvedimento prevede l’approvazione della relazione del Gruppo di lavoro costituito per la valutazione dei Direttori delle Zone territoriali e dei Direttori dei Presidi di alta specializzazione Salesi e Lancisi - d’intesa con i Direttori Generali delle Zone territoriali e dei Direttori dei Presidi di alta specializzazione -. Al fine di realizzare un sistema di valutazione “completo” dell’azione dei Direttori di zona e di Presidio ad Alta specializzazione, il Gruppo di lavoro ha individuato due aree principali di valutazione: - i comportamenti organizzativi e – i risultati raggiunti, precisando che il rispetto del budget assegnato, vale a dire i costi esplicitamente attribuiti alla responsabilità dei Direttori - costituisce un obbligo fondamentale e rappresenta un elemento essenziale nella valutazione. Il documento presenta uno schema riassuntivo della metodologia di redistribuzione proporzionale dei punteggi (rispetto del budget economico 45 punti, rispetto degli obiettivi di attività/consumi 55 punti) e dei parametri oggettivamente perseguibili e misurabili. |
D.G.R. n. 789 del 27 giugno 2005, Legge regionale 24 luglio 2002, n. 11: “Sistema integrato per le politiche di sicurezza e di educazione alla legalità”. Linee guida per lo svolgimento delle attività e degli interventi previsti per l’anno 2005. U.P.B. 10606 (BUR n. 65 del 19.07.2005) La delibera stabilisce principi e linee generali per orientare il lavoro delle strutture regionali preposte all’attuazione degli interventi relativi alle politiche di sicurezza e di educazione alla legalità. Vengono individuati tre principali attività: attività di ricerca – indagine relativa al fenomeno della vittimizzazione e monitoraggio dei sistemi di videosorveglianza utilizzati dagli Enti Locali; attività di documentazione – realizzazione del 4° compendio statistico relativo alla criminalità nella Regione Marche; attività di comunicazione e di informazione – implementazione del sito web “marchesicure”, organizzazione di seminari, convegni . . .. Sono previsti interventi in collaborazione con il Ministero dell’Interno in materia di sicurezza locale e politiche di sicurezza per favorire lo scambio di conoscenze e informazioni sui fenomeni criminali e corsi di aggiornamento professionale congiunto tra le Forze di Polizia e quelle dei corpi e dei Servizi di Polizia Locale. Viene inoltre disposto il sostegno alla progettazione degli enti locali e il coordinamento delle iniziative per la promozione nelle scuole della cultura della legalità e lo sviluppo della coscienza civile, costituzionale e democratica, alla lotta contro la criminalità organizzata, la mafia e i poteri occulti. Il finanziamento regionale previsto è pari a 250.226,72 €. |
D.G.R. n. 56 del 22 giugno 2005, Interventi per favorire l’inclusione sociale di soggetti affetti da disturbi mentali e per il sostegno delle loro famiglie – Prosecuzione Servizi di Sollievo – Criteri e modalità per la valutazione dei progetti e l’assegnazione delle risorse (BUR n. 56 del 22.06.2005) Con questo provvedimento vengono definiti i criteri di valutazione e di assegnazione dei finanziamenti per interventi volti a favorire l’inclusione sociale di soggetti affetti da disturbi mentali e per il sostegno alle loro famiglie, attraverso l’attivazione o la prosecuzione del “Servizio di Sollievo”. Possono accedere al contributo regionale i Comuni che fanno parte degli Ambiti Territoriali sociali; si precisa inoltre, che l’approvazione dei progetti è subordinata alla presenza di protocolli d’intesa sottoscritti tra i Comuni degli Ambiti Territoriali Sociali, le Zone Territoriali dell’ASUR, (tramite i DSM) e i distretti sanitari, nonché altre istituzioni pubbliche. Vengono descritti tipologia, finalità ed obietti del servizio, precisando che gli interventi – inquadrati nel novero dei servizi per la famiglia - devono prevedere percorsi progettuali per il miglioramento complessivo delle autonomie familiari e del soggetto affetto da disturbi mentali, all’interno della famiglia stessa e aperti al territorio, attraverso il collegamento con una rete di servizi diversi (sociali, sanitari, lavorativi, ricreativi) al fine di costituire un sistema territoriale preventivo di accoglienza e presa in carico delle problematiche delle famiglie con realtà quotidiane complesse. Tra i criteri indicati ai fini dell’accesso al finanziamento si prevede anche: il coinvolgimento delle famiglie, dei Comuni, Comunità Montane e Province, delle associazioni di familiari o gruppi di famiglie, delle cooperative sociali di tipo B e aziende private e l’individuazione di personale specializzato (coordinatore ed educatori). I progetti devono essere inoltrati dai Comuni capofila entro il 20 giugno 2005 all'amministrazione provinciale di riferimento che provvede a presentare alla Regione quelli meglio rispondenti ai criteri stabiliti; la Regione valuta i progetti entro il 31 luglio 2005. Il finanziamento complessivo è di € 750.000,00 e viene assegnato alle amministrazioni provinciali, ripartendolo secondo le progettazioni presentate. |
D.G.R. n. 722 del 13 giugno 2005, Rinnovo dello schema di Accordo Territoriale, approvato con DGR n. 1183/2004, tra la Regione Marche e l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, per la realizzazione, nell’anno scolastico e formativo 2005 – 2006, di un’offerta formativa sperimentale di istruzione e di formazione professionale, in conformità con l’Accordo Quadro, sancito in sede di Conferenza Unificata il 19 giugno 2003 (BUR n. 60 del 01.07.2005). La delibera sancisce il rinnovo dello schema di Accordo Territoriale tra la Regione Marche e l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, per la realizzazione, nell’anno scolastico e formativo 2005/2006 per la realizzazione in tutto il territorio regionale di un’offerta formativa integrata sperimentale di istruzione scolastica e formazione professionale, rivolta ai giovani che abbiano concluso il primo ciclo di studi e non intendano proseguire il proprio itinerario formativo; I percorsi devono essere finalizzati a garantire il diritto all’istruzione e alla formazione, allo scopo di prevenire e contrastare i fenomeni della dispersione scolastica e degli insuccessi e di potenziare le capacità di scelta dei giovani e l’acquisizione delle competenze di base e tecnico professionali – favorendo lo sviluppo personale di ciascuno e valorizzandone le caratteristiche -. L’Accordo stabilisce le modalità di attuazione – settori d’intervento, soggetti partecipanti (Istituzioni Scolastiche e Centri per l’Impiego e per la Formazione Professionale delle Province) - e precisa le tipologie dell’offerta formativa, definendo gli aspetti fondamentali dei percorsi sperimentali: integrazione fra i sistemi, circolazione delle esperienze, metodologie didattiche per l’orientamento (visite guidate, simulazione di impresa, osservazione in ambito lavorativo), tutoraggio (sostegno all’insegnamento, azione orientativa, predisposizione del libretto del lavoro). La Regione Marche ha istituito un Comitato regionale per l’Offerta formativa Integrata per fornire linee di indirizzo, monitorare, valutare la realizzazione dei percorsi sperimentali triennali. |
D.G.R. n. 664 del 30 maggio 2005, L.R. 38/96 – art. 46, comma 4 – Programma degli interventi per il diritto allo studio universitario nella Regione Marche per l’anno accademico 2005/2006 (BUR n. 55 del 17.06.2005) La delibera stabilisce gli obiettivi che la Regione intende perseguire con la realizzazione del Programma annuale per garantire l’uniformità di trattamento per il Diritto agli Studi Universitari. Gli interventi sono destinati a: - assicurare la rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano l’uguaglianza nell’accesso agli studi universitari (per consentire ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più elevati degli studi); - garantire l’uniformità su tutto il territorio marchigiano del trattamento per l’attribuzione dei benefici in materia di diritto agli studi universitari; - realizzare un’integrazione tra i sistemi e le procedure per la concessione dei benefici erogati dagli ERSU e dalle rispettive Università e Istituzioni per l’Alta Formazione Artistica e Musicale, per un’economia di spesa; - perseguire una graduale riqualificazione della spesa del Diritto allo Studio Universitario, attraverso una più efficiente gestione dei servizi destinati agli studenti. Il Programma definisce: i servizi e gli interventi concessi, i corsi di studio per i quali sono concessi i benefici, le procedure di selezione dei beneficiari (con la distinzione tra gli studenti iscritti al primo anno e quelli iscritti agli anni successivi), i criteri per la determinazione delle condizioni economiche dello studente (sulla base dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente) e per la determinazione del merito (anche in questo caso vengono distinti i requisiti di merito che devono aver acquisito gli studenti iscritti al primo anno e quelli iscritti agli anni successivi), gli indirizzi per la graduale riqualificazione della spesa Tariffe e servizi mensa e alloggio, gli interventi a favore degli studenti stranieri non appartenenti all’Unione Europea, a favore degli studenti in situazione di handicap. Vengono infine definiti i criteri per l’assegnazione degli stanziamenti statali e regionali (fondo regionale per le borse di studio e prestiti d’onore, fondo integrativo statale erogabili agli ERSU e fondo Regionale per le spese generali e per gli investimenti a favore degli ERSU). |
D.G.R. n. 638 del 23.05.2005, Recepimento accordo Stato – Regioni del 6 febbraio 2003 relativo alla definizione di alcune modalità applicative degli articoli: 3 comma 1, 4 comma 1, 7 comma 2 dell’atto di indirizzo e coordinamento approvato con D.P.C.M. 1/12/2000, per il rimborso delle spese di soggiorno per cure dei soggetti portatori di handicap in centri all’estero di specializzazione – Revoca deliberazione di G.R. n. 1881 del 29.10.2002 (BUR n. 53 del 10.06.2005) Con questo provvedimento la Regione Marche stabilisce di recepire l’accordo sancito (nel 6 febbraio 2003) tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano relativo alle modalità di rimborso delle spese di soggiorno per cure dei soggetti portatori di handicap in centri all’estero di elevata specializzazione. In base a tale accordo (allegato alla delibera), le Regioni riconoscono ai soggetti portatori di handicap il concorso alle spese di cura all’estero sulla base della situazione economica del nucleo familiare di appartenenza; - un concorso pari al 100 % della spesa rimasta a carico, qualora si tratti di un nucleo familiare per il quale l’indicatore della situazione economica (ISEE) sia inferiore ad Euro 8.000,00; - un concorso pari all’80 % della spesa rimasta a carico, qualora si tratti di un nucleo familiare per il quale l’ISEE sia compreso tra 8.000,00 e 13.000,00 Euro; - un concorso pari all’80% delle spese di soggiorno, qualora si tratti di un nucleo familiare per il quale l’indicatore ISEE sia superiore a 13.000,00 Euro. L’accordo precisa che tale provvedimento si riferisce a soggetti autorizzati al ricovero all’estero per cure di neuroriabilitazione presso centri di elevata specializzazione e che dal rimborso delle spese già sostenute sono esclusi gli interessi e la rivalutazione monetaria. |
DGR n. 414 del 22 marzo 2005, Protocollo d’intesa tra la Regione Marche e l’Istituto Regionale di Ricerca Educativa per le Marche relativo ai rapporti di collaborazione per costruire il sistema integrato di istruzione e formazione (BUR n. 33 del 11.04.2005) Il provvedimento definisce criteri di collaborazione tra la Regione Marche e l’IRRE (Istituti Regionali di Ricerca Educativa) per la realizzazione di un processo di integrazione delle rispettive competenze nell’attuazione di progetti – di carattere conoscitivo e culturale – connessi allo sviluppo del sistema integrato scolastico e formativo. La delibera precisa che l’intesa prevede la programmazione di progetti concernenti le seguenti tematiche : - supporto all’autonomia delle istituzioni scolastiche; - orientamento scolastico / professionale (diffusione della cultura e della pratica dell’orientamento visto nella prospettiva della educazione permanente, per mettere l’individuo in condizione di prendere coscienza delle proprie caratteristiche personali e di svilupparle, sia per la scelta degli studi sia per quella delle attività professionali); - diritto allo studio (sostegno all’inserimento di soggetti in situazione di handicap, problematiche giovanili ed immigrati extracomunitari); - integrazione tra i sistemi (obbligo scolastico elevato, obbligo di frequenza ad attività formative fino a 18 anni, apprendistato, formazione superiore integrata, formazione permanente e degli adulti); - scambi internazionali (partecipazione a progetti dell’Unione Europea, formazione in chiave europea dei docenti e degli operatori). Il protocollo d’intesa ha validità triennale e può essere modificato con l’accordo delle parti. |
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102
|
|