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Raccolta delle principali normative nazionali
pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate
nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
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REGIONALE (Marche)
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D.G.R. n. 1889 del 31.7.2001, LR 20/2000 art. 15 - Determinazione dei requisiti richiesti per l’accreditamento e la classificazione delle strutture sanitarie e socio sanitarie (B.U.R n. 100 del 7.9.2001) Per accreditamento istituzionale si intende il provvedimento con il quale si riconosce alle strutture pubbliche e private, agli studi ed ai professionisti già autorizzati, che ne facciano richiesta, lo status di soggetto idoneo ad erogare prestazioni sanitarie e sociosanitarie per conto del Servizio sanitario nazionale. Obiettivi dell’accreditamento istituzionale: - assicurare i livelli essenziali ed uniformi di qualità dell’assistenza avvalendosi di soggetti accreditati inseriti in un albo di fornitori del Servizio Sanitario Regionale; - potenziare l’erogazione di trattamenti e prestazioni non comprese nei livelli uniformi ed essenziali di assistenza avvalendosi di soggetti accreditati fornitori dei fondi integrativi, inseriti nello stesso albo; l’inserimento nell’albo dei fornitori non comporta automaticamente il diritto alla fornitura di prestazione bensì abilita le Strutture accreditate alla contrattazione. L’accreditamento ha validità triennale e si rifà alla normativa vigente al momento della presentazione della nuova domanda. Possono chiedere l’accreditamento: - tutte le strutture, gli studi e i professionisti autorizzati all’esercizio dell’attività sanitaria ai sensi dell’art. 8 della L.R. 20/2000 che intendono chiedere l’accreditamento istituzionale; - tutte le strutture, gli studi e i professionisti autorizzati provvisoriamente ai sensi dell’art.24 della L.R. 20/2000. Gli schemi procedurali per l’accreditamento sono di tre tipologie: a) accreditamento istituzionale; b) accreditamento temporaneo; c) accreditamento provvisorio. |
D.G.R. n. 1859 del 31.7.2001, Art. 7 LR n. 2/98 - piano stralcio regionale degli interventi a sostegno dei diritti degli immigrati per l’anno 2001 - criteri e modalità per la predisposizione dei Piani d’intervento locali e la concessione dei contributi (B.U.R n. 97 del 31.8.2001). Il Fondo previsto in 900 milioni viene destinato agli Ambiti territoriali individuati nelle 4 province secondo il criterio popolazione straniera residente (70%), percentuale degli immigrati sul totale della popolazione residente (30%). Per ogni Provincia viene predisposto un Piano territoriale d’intervento che raccoglie i progetti degli enti locali. Si considerano prioritari i progetti che prevedono il coinvolgimento delle Associazione degli immigrati, iscritte al registro regionale. Gli obiettivi del 2001 sono: a) garantire il diritto all’abitazione; b) garantire il diritto all’inserimento scolastico per minori immigrati; c) garantire il diritto all’apprendimento della lingua italiana e all’alfabetizzazione culturale per adulti; d) garantire il diritto all’accoglienza ed all’integrazione; e) garantire l’educazione interculturale e il mantenimento della lingua d’origine. |
D.G.R. n. 1899 del 31.7.2001, D. Lvo 229/99 art. 22 - Autorizzazione alle Aziende sanitarie alla fornitura in favore dei cittadini privi dell’udito di comunicatori telefonici cellulari riconducibili a quelli previsti dal D.M. 332/99 (B.U.R n. 97 del 31.8.2001) Si stabilisce, per i soggetti privi di udito certificati ai sensi della legge 381/70, che le ASL assumano gli oneri della fornitura di apparecchi telefonici cellulari con tastiera alfa numerica estesa con funzioni omogenee a quelle del comunicatore telefonico incluso nel nomenclatore tariffario (codice221.36.09.003). La fornitura avverrà secondo le disposizioni del DM 332/99. |
D.G.R. n. 1887 del 31.7.2001, LR 20/2000 art. 22 - Costituzione del gruppo di accreditamento regionale (GAR) (B.U.R n. 97 del 31.8.2001) Vengono definite funzioni, composizione, finanziamento del Gruppo di Accreditamento Regionale (GAR), costituito presso l’Agenzia sanitaria regionale. Il GAR è composto dal Coordinatore del Comitato di coordinamento (Direttore Agenzia sanitaria regionale), dal Comitato di Coordinamento regionale per l’accreditamento (CCRA) e dal Gruppo Regionale di Supervisori per l’Accreditamento (GRSA). |
D.G.R. n. 1670 del 17.7.2001, Deliberazione amministrativa n. 306/2000 “Piano regionale per un sistema integrato di interventi e servizi sociali”. Approvazione linee guida (B.U.R n. 86 del 1.8.2001) Le Linee guida definiscono i seguenti punti: a) L’attivazione degli Ambiti Territoriali, b) Il Coordinatore di ambito; c) Gli uffici di promozione sociale; d) Il Piano di zona; e) L’integrazione socio-sanitaria; f) Il Bilancio sociale; g) La Consulta regionale dei comuni capofila degli ambiti territoriali; h) Il Coordinamento provinciale; i) I tempi e le procedure. Gli Ambiti territoriali (già definiti con DGR 337/2001) costituiscono il livello di governo locale delle politiche sociali. Per ogni Ambito Territoriale viene nominato dal Comitato dei sindaci dei Comuni dell’ambito il Coordinatore della rete dei servizi dell’ambito territoriale con funzioni di coordinamento, programmazione, attuazione del Piano territoriale dei servizi sociali (Piano di zona). Per i 29 Ambiti territoriali verranno nominati altrettanto Coordinatori. La regione provvede all’Istituzione dell’Elenco Regionale dei Coordinatori di Ambito e all’approvazione dei criteri e delle modalità per l’iscrizione (D.G.R. n. 1674 del 17.7.2001). Entro il 1º ottobre viene approvato l’elenco nominativo degli aspiranti al ruolo di Coordinatore. In fase di avvio del Piano sociale regionale, i Comitati dei Sindaci degli Ambiti Territoriali inviano alla regione entro il 31 marzo 2002il Piano annuale a stralcio per l’anno 2002. Ai fini della stesura del Piano triennale si attende un ulteriore atto di indirizzo della regione. |
D.G.R., n. 1580, del 10.7.2001, Approvazione del progetto regionale: “Sviluppo e potenziamento dell’attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti” (B.U.R. n. 84 del 27.7.2001) Si stabilisce che l’attività di reperimento di organi e tessuti viene considerata come parametro di valutazione dei Direttori generali; infatti la Regione Marche si colloca agli ultimi posti in Italia per numero di donazione d’organi. Nel 1998 si sono avuti 12 donatori, 13 nel 1999, ancora 12 nel 2000. Proprio a partire dalla critica situazione regionale il progetto intende sviluppare l’attività di prelievo e trapianto. Tra gli obiettivi specifici del progetto si indica: Costituzione di un gruppo regionale tecnico scientifico di consultazione permanente; Istituzione del Centro regionale di riferimento per le attività di trapianto , costituzione della banca dati delle cornee, formazione ed aggiornamento degli operatori. Verrà inoltre istituito a livello regionale un Coordinatore per i prelievi e per i trapianti e per ogni ASL un Coordinatore Locale per i prelievi. Il Centro regionale per le attività di trapianto avrà la sede operativa presso L’AO “Umberto I – Torrette” di Ancona; quella amministrativa avrà sede presso l’assessorato alla sanità della Regione. |
D.G.R., n. 1396, del 19.6.2001, Linee guida regionali per le cure domiciliari al paziente oncologico terminale e riparto tra le aziende sanitarie locali del finanziamento di L. 4.131.000.000 - anno 1999 di cui alla legge 39/99 (B.U.R. n. 75 del 9.7.2001) Le cure domiciliari rivolte al paziente oncologico (il cui modello organizzativo è all’interno delle Linee guida regionali sulle cure domiciliari) prevedono le seguenti prestazioni: pronta disponibilità medica e infermieristica sulle 24 ore per 7 giorni a settimana; sostegno psicologico del malato e dei suoi familiari, igiene e cura giornaliera della persona. |
D.G.R., n. 1246, del 5.6.2001, LR 46/95 - Piano annuale a stralcio 2001 degli interventi di promozione e coordinamento delle politiche in favore dei giovani e degli adolescenti (B.U.R. n. 67 del 19.6.2001). Il Piano intende dare attuazione alla L. R. 46/95, in particolare attraverso interventi finanziari e linee di indirizzo che mirano a promuovere la partecipazione sociale ed il benessere individuale dei giovani e degli adolescenti nella fascia 16 - 29 anni; promuovere forme associative ed aggregazioni formali ed informali tra i giovani e gli adolescenti; operare affinché si creino presupposti per l’acquisizione di identità, competenze ed autonomie nei giovani e negli adolescenti. |
D.G.R., n. 514, del 6.3.2001, Approvazione dello schema di protocollo d’intesa tra la Regione Marche e il Ministero della Giustizia (B.U.R. n. 38 del 21.3.2001). Il Protocollo affronta i seguenti temi: Organizzazione degli uffici giudiziari; interventi a favore dei minorenni (territorializzazione degli interventi, interventi a favore delle fasce deboli, comunità per i minori in area penale, attività di sperimentazione, difensore civico per l’infanzia e l’adolescenza, formazione professionale ed avviamento al lavoro); assistenza sanitaria e salute in carcere (trattamento dei tossico ed alcool dipendenti, tutela della salute nei luoghi di lavoro all’interno di istituti e servizi penitenziari); attività trattamentali (istruzione, formazione professionale e lavoro, religione, attività culturali, ricreative e sportive, rapporti con il mondo esterno, rapporti con la famiglia); Interventi specifici a favore di particolari situazioni (donne, stranieri); Esecuzione penale esterna; Rapporto tra gli enti (formazione congiunta degli operatori, personale di polizia penitenziaria, scambi informativi); Edilizia penitenziaria. |
D.G.R., n. 1146, del 29.5.2001, Attuazione D.G.R. 1878/2000. Sistema informativo psichiatrico. Progetto esecutivo (B.U.R. n. 65 del 12.6.2001) La sperimentazione che riguarderà le AUSL di Macerata e Senigallia, intende: misurare l’incidenza e prevalenza dell’utenza psichiatrica assistita dalle strutture pubbliche, descrivere le caratteristiche dell’utenza che si rivolge ai DSM, disporre di dati utili alla programmazione dei servizi, costituire un registro dei casi, rilevare le informazioni sulle attività e sulle prestazioni concordate a livello nazionale tra regioni e Ministero della sanità. |
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