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Raccolta delle principali normative nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
Tipo
  Nazionale: - Regionale (MARCHE):
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REGIONALE (Marche)

DGR n. 974 del 11 settembre 2006, L.R. n. 2/98 art. 7 - Piano annuale regionale degli interventi a sostegno dei diritti degli immigrati per l'anno 2006. Criteri di riparto delle risorse (BUR n. 93 del 21.09.2006)
Viene approvato il Piano regionale annuale degli interventi a sostegno dei diritti degli immigrati per il 2006 con la definizione dei criteri di riparto delle risorse. Il finanziamento complessivo previsto è pari a € 403.935,44. Agli ambiti territoriali vengono destinati € 361.101,89 per interventi concernenti: - integrazione, intercultura e sostegno extrascolastico (progetti educazione e comunicazione, progetti per il sostegno dell’apprendimento delle materie scolastiche per studenti delle scuole dell’obbligo in orario extrascolastico, corsi di lingua e cultura di origine); - accesso all’abitazione; - centri di servizi e sportelli informativi; - centri di prima e seconda accoglienza. I restanti € 42.833,45 sono stati assegnati alla realizzazione di progetti sperimentali e pilota per la diffusione della conoscenza della lingua e cultura italiana tra gli immigrati extracomunitari regolarmente presenti nel territorio della Regione (presentati da organismi del Terzo settore, organismi della Consulta regionale degli immigrati, amministrazioni locali, Enti pubblici, fondazioni bancarie, sindacati ).
DGR n. 948 del 1 settembre 2006, L.R. n. 9/2002 e successive modificazioni, art. 10, co. 2, lett. E) art. 11 – Conferimento dei contributi agli Enti ed organismi richiedenti, per la realizzazione dei microprogetti di solidarietà internazionale e cooperazione allo sviluppo per le annualità 2006- 2007 (BUR n. 90 del 14.09.2006)
Con questo provvedimento viene approvato il bando per il conferimento dei contributi per la realizzazione di iniziative di cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale promosse dagli Enti Locali, dalle Associazioni ed ONG. Vengono indicati i settori di intervento previsti per i progetti: - rafforzamento democratico e istituzionale, sviluppo locale (programmi e interventi per favorire lo sviluppo delle attività produttive agricole, artigianali, del commercio equo e solidale, del turismo, miglioramento della condizione femminile, dell’infanzia e degli anziani), cooperazione nel settore della gestione dei servizi pubblici (materia socio-sanitaria), cooperazione nel settore dei servizi sociali, cooperazione sui temi dello sviluppo sostenibile, formazione professionale. Gli interventi ammessi a finanziamento dovranno essere realizzate nell’area balcanica (Albania, Bosnia, Croazia, Macedonia, Montenegro, Serbia), Africa (Eritrea, Etiopia, area Sub-Sahariana), America Latina (Argentina, Brasile, Ecuador, Guatemala, Nicaragua, Uruguay), Asia (India, Indonesia, Sri Lanka), Nord Africa e Medio Oriente (Palestina), Area Caraibica(Cuba). Il finanziamneto complessivo ammonta a 252.918,10 euro (188.306,94 da destinare a progetti presentati da ong, soggetti iscritti al Registro regionale della Cooperazione e Solidarietà Internazionale; 64.611,16 euro per Enti pubblici, compresi Enti Locali, anche tra loro associati).
DGR n. 902 del 31 luglio 2006, L.R. 46/95 – Piano annuale degli interventi di promozione e coordinamento delle politiche in favore dei giovani. Indirizzi applicativi per l’anno 2006 e criteri di ripartizione delle risorse finanziarie (BUR n. 83 del 16.08.2006)
Il provvedimento individua il Piano annuale degli interventi di promozione e coordinamento in favore dei giovani per l’anno 2006, al fine di promuovere la partecipazione sociale ed il benessere individuale dei giovani, incoraggiando la progettazione autonoma dei giovani e stimolando i Comuni (singoli o associati) alla progettazione in favore dei giovani. Gli interventi devono: promuovere l’aggregazione giovanile in forme associative ed aggregazioni formali e informali tra giovani, operare affinché si creino presupposti per l’acquisizione di identità, competenze ed autonomia dei giovani – promuovere la collaborazione sistematica con associazioni ed organizzazioni già presenti nel territorio e promuovere l’integrazione tra soggetti provenienti da diverse estrazioni sociali, diverse culture e diversi paese e etnie -. Spetta all’Amministrazione Provinciale (a cui vengono assegnate le quote delle risorse regionali) il compito di valutare i progetti presentati dagli Enti Locali ed ammetterli al cofinanziamento, presentando dei Piani Territoriali giovani. La delibera definisce anche i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie relative: in caso di progetti presentati da singoli comuni il Comune deve contribuire con una quota di risorse proprie non inferiori al 40 % (non potrà quindi superare il limite massimo di 9.000 euro); nel caso di progetti sovracomunali la quota di cofinanziamento a carico degli Enti locali aggregati non può essere inferiore a 30 % (non potrà quindi superare il limite massimo di 17.500,00 euro), nel caso di progetti di Ambito Territoriale sociale la quota di finanziamento a carico dei Comuni non può essere inferiore al 20 % (non potrà quindi superare il limite massimo di 24.000,00 euro).
DGR n. 866 del 24 luglio 2006, Legge regionale 14.3.94 n. 8: Criteri e modalità di ripartizione delle risorse finanziarie regionali destinate ai Comuni che assicurano i servizi socio – educativi assistenziali residenziali per la tutela dei minori in situazioni familiari multi – problematiche, a rischio di disadattamento e devianza ed ai minori stranieri non accompagnati. UPB 53007 – Capitolo 53007125 – euro 1.490.365,23 – Bilancio 2006 (BUR n. 82 del 10.08.2006)
Con questo provvedimento vengono definiti i criteri e le modalità di accesso al finanziamento di 1.490.365,23 euro destinato ai Comuni che gestiscono servizi socio – educativi assistenziali residenziali per la protezione e la tutela dei minori in situazioni familiari multi – problematiche, a rischio di disadattamento e devianza ed ai minori stranieri non accompagnati (destinati quindi a minori residenti nel territorio comunale di qualsiasi etnia e minori non aventi cittadinanza italiana o di altri Stati dell’Unione Europea che si trovano nel territorio comunale privi di assistenza e rappresentanza da parte di genitori o di altri adulti). Vengono precisati gli interventi socio-educativi assistenziali residenziali ammessi a finanziamento: affido a parenti entro il 4° grado (AP); affido etero – familiare continuativo (AEFC); ospitalità in istituto (OI); accoglienza in comunità (AC). I Comuni devono presentare la domanda alla Regione entro il 10 ottobre 2006 (allegando un prospetto riepilogativo degli interventi assicurati) e devono trasmettere certificazione delle spese sostenute entro il 28 febbraio 2007 (per gli interventi per i quali è stato chiesto il contributo). Ai Comuni con popolazione fino a 5000 abitanti è garantito un contributo pari al 50% delle spese sostenute; la restante quota del fondo verrà ripartita tra i Comuni al di sopra dei 5000 abitanti fino alla concorrenza dello stanziamento stabilito.
DGR n. 876 del 24 luglio 2006, Legge 662/96, art. 1 – comma 34. Progetti specifici per il perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale del Piano sanitario 2003 – 2005, individuati con l’accordo Stato – Regioni del 9 febbraio 2006, relativi all’anno 2005 (BUR n. 82 del 10.08.2006)
Vengono indicati e descritti i progetti predisposti per l’anno 2005, in aderenza agli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale del Piano sanitario nazionale 2003 – 2005 (individuati con l’accordo Stato – regioni de 9 febbraio 2006): - monitoraggio delle liste d’attesa (con l’obiettivo di ridurre le liste d’attesa migliorare l’appropiatezza del modello di assistenza specialistica ambulatoriale offerta); progetto CUP – Centro Unificato di Prenotazione (per organizzare con maggiore efficienza le prestazioni, gli accessi, la gestione delle strutture eroganti il servizio); potenziamento dell’assistenza sanitaria nelle Residenze per anziani e valutazione tramite sistema RUG III nella regione Marche (al fine di innalzare il livello di copertura da parte del personale assistenziale presso le strutture residenziali per pazienti non autosufficienti); presidi integrati per le cure primarie (realizzazione di una struttura organizzativa delle cure primarie – attraverso l’integrazione dei professionisti che operano a livello territoriale - per garantire risposte sanitarie e sociali efficaci ed appropriate per un pieno utilizzo delle risorse a tutela di equità, eguaglianza e compatibilità del sistema); integrazione socio – sanitaria nelle fragilità (disabilità fisica, psicofisica e psichiatrica) con la programmazione di un quadro di relazione/collaborazione tra strutture sanitarie, sociali, enti locali e soggetti del terzo settore; profili di assistenza e reti cliniche (garantire standard di qualità dell’assistenza ai pazienti affetti da infarto miocardico acuto e da ictus celebrale attraverso la realizzazione dei percorsi assistenziali e delle procedure cliniche); reti dell’emergenza (realizzazione di centri di eccellenza collegati tra loro in rete). Il finanziamento complessivo a carico dei progetti è pari a 34.846.860,00 euro.
DGR n. 843 del 17 luglio 2006, Recepimento e prima attuazione dell’intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano del 28 marzo 2006, sul Piano Nazionale di contenimento dei tempi di attesa per il triennio 2006 – 2008, di cui all’articolo 1, comma 280 della Legge 23 dicembre 2005, n. 266 (BUR n. 78 del 01.08.2006)
La delibera definisce i criteri per il recepimento e la prima attuazione dell’intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul ‘Piano Nazionale di contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni specialistiche per il triennio 2006 – 2008’. Vengono quindi presentate e descritte le linee generali individuate nel Piano regionale, prevedendo il termine di 90 giorni per l’adozione degli interventi da parte delle Aziende regionali. Le indicazioni riguardano: la fissazione dei tempi massimi regionali per le prestazioni di specialistica ambulatoriale (area oncologica, cardiovascolare, geriatrica, materno infantile); il governo della domanda (aree a maggior rischio di inappropriatezza, strumenti di monitoraggio e controllo . . .), il governo dell’offerta, la comunicazione ai cittadini, le modalità per regolare la sospensione dell’attività di erogazione delle prestazioni, le misure da prevedere nel caso di superamento dei tempi massimi di attesa, la tenuta dell’agenda di prenotazione dei ricoveri.
DGR n. 829 del 10 luglio 2006, Quadro attuativo 2006 della L.R. 16 aprile 2003, n. 5 – Provvedimenti per favorire lo sviluppo della cooperazione (BUR n. 78 del 01.08.2006)
Con questo provvedimento vengono definiti i criteri e le modalità dei bandi annuali li per il sostegno alle cooperative operanti nelle Marche (agricoltura/agroindustria, edilizia, credito, pesca, servizi sociali, produzione e servizi, trasporti, consumo e distribuzione). La Regione mette a disposizione oltre 3,6 milioni di euro per lo sviluppo del settore cooperativo, con un aumento del 20 % rispetto all’anno precedente (nel 2005 sono state stanziate infatti risorse per un ammontare circa 3 milioni). Gli interventi prevedono misure per la capitalizzazione delle cooperative e l’incremento dell’occupazione, contributi a favore degli investimenti materiali ed immateriali e per il sostegno alla nascita di nuove cooperative, attuazione di interventi sperimentali nei territori che presentano condizioni di svantaggio, iniziative per favorire l’accesso al credito ed iniziative di studio, ricerca, informazione e promozione della cultura cooperativa. In base alle norme comunitarie sono previste alcune limitazioni per il settore pesca, trasporti, agricoltura ed esportazione.
DGR n. 810 del 10 luglio 2006, Piano regionale per la diffusione della lingua e cultura italiana tra cittadini extracomunitari in attuazione dell’accordo del 22.12.2005 intercorrente tra la Regione Marche – servizio politiche sociali ed il Ministero della solidarietà sociale – DG immigrazione (BUR n. 73 del 20.07.2006)
Con la delibera viene presentato un piano regionale per la diffusione della lingua e cultura italiana tra cittadini extracomunitari regolarmente presenti in Italia, in attuazione dell’accordo del 22.12.2005 sottoscritto dalla Regione Marche (Servizio Politiche Sociali) e dall’ex Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – D.G. Immigrazione – ora Ministero della Solidarietà Sociale. Tale Accordo viene attuato attraverso l’approvazione di un piano formativo in ambito regionale, articolato in interventi formativi in ambito provinciale predisposti dalle Province di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro Urbino (quali enti titolari della competenza sulla Formazione Professionale. Viene prevista quindi da parte delle Province l’attivazione e la gestione dei corsi formativi volti all’alfabetizzazione ed apprendimento della lingua italiana con possibilità di ottenimento, se espressamente richiesto, della certificazione delle competenze linguistiche acquisite, rilasciata dagli Istituti competenti. Il provvedimento precisa inoltre che è a carico degli Enti provinciali sia la pubblicazione dell’iniziativa, che la rendicontazione del piano formativo attuato, attraverso la presentazione alla Regione Marche (entro e non oltre il 20 ottobre 2007) di una relazione conclusiva (descrittiva di tutti gli aspetti dell’utilizzo del finanziamento), del monitoraggio delle azioni realizzate, della rendicontazione delle spese sostenute. Il finanziamento complessivo per l’attuazione del Piano formativo in ambito regionale ammonta a 153.400,00 euro.
DGR n. 786 del 6 luglio 2006, Criteri di ripartizione dei fondi previsti dalla Legge 19 febbraio 2004, n. 40 per le tecniche di procreazione assistita (BUR n. 72 del 17.07.2006)
Il provvedimento stabilisce i criteri di ripartizione del finanziamento complessivo di 337 mila euro per la creazione di strutture sanitarie deputate all’applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. L’85% dei fondi saranno utilizzati per la costituzione del Centro regionale di riferimento presso l’Azienda Ospedaliera “S.Salvatore” di Pesaro e il restante 15% per il funzionamento del Centro regionale individuato presso il “Presidio di Alta Specializzazione Salesi” di Ancona. In passato i direttori di queste strutture ospedaliere avevano richiesto alla Regione Marche un finanziamento per l’acquisto di alcune attrezzature necessarie al miglioramento delle prestazioni inerenti la procreazione assistita. Viene inoltre precisato che i presenti criteri di ripartizione vengono applicati anche all’anno 2006.
DGR n. 774 del 6 luglio 2006, Misure di contenimento e controllo della spesa delle Aziende del Servizio sanitario regionale per l’anno 2006 (BUR n. 72 del 17.07.2006)
Il documento approvato definisce alcune indicazioni per il contenimento e il controllo della spesa delle Aziende del Servizio sanitario regionale per l’anno 2006. Per quanto riguarda il personale; è vietato ogni incremento alle dotazioni organiche vigenti; non sono consentite assunzioni a tempo indeterminato; le assunzioni possono essere effettuate solo con autorizzazione, concessa in via eccezionale e straordinaria dalla Giunta Regionale per assicurare il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza. per personale infermieristico, personale tecnico di radiologia, personale medico adibito alle centrali operative del 118, personale medico che opera nei servizi di pronto soccorso, anestesia e rianimazione, terapia intensiva. Per le stesse figure professionali sopraindicate sono previste assunzioni a tempo determinato, contratti di collaborazione coordinata e continuativa ed altri rapporti di lavoro flessibile, solo dietro autorizzazione della Giunta Regionale. Si precisa inoltre che non è consentita l’attivazione di nuovi comandi ed è consentita l’acquisizione di personale attraverso mobilità solo in presenza di una corrispondente mobilità in uscita; gli incarichi di consulenza tecnica, sanitaria e amministrativa e il rinnovo di quelli esistenti devono essere autorizzati dalla Giunta regionale. Permane inoltre il divieto di acquisire beni durevoli, servizi e prestazioni sanitarie di importo superiore a duecentomila euro.

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