|
Raccolta delle principali normative nazionali
pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate
nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
Questa è la pagina 69 di 102
Totale record= 1015
REGIONALE (Marche)
|
DGR n. 563 del 28 maggio 2007, Approvazione del piano di interventi per l'informazione, la tutela e la sorveglianza attiva delle persone anziane fragili durante l'emergenza climatica estiva - Progetto Helios anno 2007 (BUR n. 51 del 08.06.2007) La delibera definisce gli obiettivi e le modalità di attuazione del progetto Helios 2007, che si propone l’obiettivo di informare, tutelare e sorvegliare le persone anziane durante l’emergenza climatica estiva; si tratta della quarta edizione di questo progetto, da realizzare in analogia con i piani di interventi già messi in atto nel 2004/2005/2006. L’inizio del programma è fissato per il 15 giugno sino al 31 agosto. Destinatari degli interventi sono i soggetti anziani over 75 in condizione di rischio sociale e sanitario e i soggetti di età superiore agli 85 anni che vivono soli e le coppie di anziani di cui uno gravemente malato. L’iniziativa interessa più di 85mila anziani residenti nei comuni superiori ai 20mila abitanti quali, Ancona, Pesaro, Ascoli Piceno, Fano, San Benedetto del Tronto, Senigallia, Macerata, Jesi, Civitanova Marche, Fermo, Fabriano, Osimo, Falconara Marittima, Porto Sant'Elpidio, Recanati e Tolentino. Al fine di orientare al meglio gli interventi, i Distretti, in collaborazione con gli Ambiti sociali e i medici di famiglia, definiscono una mappatura degli anziani a rischio (in relazione alle patologie e alle condizioni di esclusione sociale). Gli interventi principali di promozione e sostegno ai soggetti fragili: visita e contato periodico (per verificare di acqua da bere, assunzione medicinali), consegna delle spesa a domicilio consegna pasti a domicilio, accompagnamento per ritiro pensione, accompagnamento strutture socio-sanitarie e visite mediche, interventi di ospitalità diurna, tutela sociale attiva anche con interventi per la promozione e la diffusione delle opportunità di incontro e socializzazione, eventuale ricovero in strutture protette e climatizzate qualora il medico di famiglia dovesse valutare una condizione di grave rischio. E’ stata anche stabilita la pubblicazione degli opuscoli con i consigli per proteggersi dall'afa, da distribuire presso farmacie, patronati e centri di aggregazione per gli anziani. Per fronteggiare le elevate temperature che potranno creare disagi nella popolazione anziana, verrà istituito un call-center con l'attivazione di un numero verde regionale (800450020) in funzione sette giorni su sette; gli operatori forniranno informazioni sull'accesso ai servizi sanitari, sulle fasce orarie di continuità assistenziale e sulla corretta igiene dietetica e verificheranno lo stato generale, la regolarità dell'alimentazione e dell'assunzione di liquidi, il senso di percezione del calore dell'assistito e allerteranno i preposti all'assistenza sanitaria in caso vengano segnalate condizioni di rischio. E’ previsto inoltre il coinvolgimento della protezione civile della Regione Marche, che attraverso il Centro funzionale fornisce alla rete ospedaliera, al 118, ai medici di medicina generale, ai Distretti e agli Ambiti sociali le informazioni biometeorologiche e bioclimatiche, sulla base di un sistema di rilevazione delle condizioni atmosferiche rispetto al rischio di pericolo per la salute dei malati e della popolazione anziana. Il finanziamento complessivo della Regione è 60mila euro. |
DGR n. 561 del 28 maggio 2007, Attuazione DA n. 138/2004 e DGR n. 1305/2004 – Criteri e modalità conferimento contributi per interventi di prevenzione, assistenza domiciliare e sorveglianza HIV – Anno 2007 – Spesa complessiva euro 1.940.080,60 – Cap. 53011103 e 52803155 (BUR n. 51 del 08.06.2007) Il provvedimento definisce per il 2007 le linee di indirizzo, i criteri di riparto dei contributi e le modalità attuative dei progetti in materia di HIV/AIDS, confermando le indicazioni approvate con il programma triennale di interventi nel 2004. Tale programma triennale era finalizzato alla promozione di un nuovo apporto del medico di medicina generale, all’attivazione di Unità funzionali territoriali HIV positivi/AIDS, all’organizzazione di periodiche iniziative d’informazione e prevenzione, all’assicurazione di una particolare attenzione e assistenza territoriale a favore dei bambini e delle madri HIV positivi, alla promozione della qualità della vita e dell’adesione alle procedure diagnostiche e terapeutiche mediante specifiche azioni di counselling a favore di soggetti HIV positivi e dei loro familiari presso le strutture ambulatoriali ospedaliere, all’integrazione dell’assistenza domiciliare con ulteriori forme di presa in carico della persona, all’avvio di un sistema di sorveglianza HIV positivi per poter valutare l’andamento temporale delle nuove infezioni e le aree più colpite, le caratteristiche dei soggetti e i fattori di rischio (il sistema di sorveglianza non è stato avviato per i molteplici problemi legati alle complesse misure di sicurezza previste dalle norme vigenti nel trattamento dei dati personali dei soggetti coinvolti). La delibera conferma i progetti già previsti dal precedente programma triennale con alcune integrazioni, in attesa di definire un nuovo piano di interventi.. In particolare, la terza campagna regionale di prevenzione, con inizio nel mese di luglio 2007, si collocherà entro i limiti della spesa complessiva di 100.000 euro; riguardo all’attività aggiuntiva di counselling presso le otto strutture specialistiche diagnostiche e curative ospedaliere, il contributo previsto, che come ammontare complessivo risulta invariato, sarà ripartito per il 70% in parti uguali tra i servizi individuati e per il restante 30% in rapporto ai casi HIV positivi e AIDS rilevati annualmente. Le Zone Territoriali già autorizzate a dare continuità ai progetti di assistenza e prevenzione domiciliare assicureranno la continuità delle attività avviate anche nel corso del 2007. E’ stabilito inoltre un incremento dell’11,5% della retta giornaliera per il 2007 per le due case alloggio convenzionate, Casa Moscati a Pesaro e Il Focolare ad Ancona (rispetto a quella del 2002 che ammontava a 118,79 euro); e un incremento del 5,5 % della quota sanitaria giornaliera per i dieci alloggi protetti riservati ( 6 a Pesaro e 4 ad Ancona) - rispetto a quella del 2004 che ammontava a 46,03 euro -. La spesa per l’attuazione dei progetti per il 2007 ammonta complessivamente a 1.940.080,60 euro. |
DGR n. 538 del 28 maggio 2007, LR n. 36/2005 art. 2 comma 2 bis "Determinazione parametri minimi abitativi per il ricongiungimento familiare dei cittadini stranieri non UE" (BUR n. 51 del 08.06.2007) Con questa delibera vengono definiti i parametri minimi abitativi per gli alloggi di E.R.P. in riferimento alle esigenze dei nuclei familiari di cittadini stranieri non comunitari per il ricongiungimento familiare (in attuazione del decreto legislativo n.5/2007 e della direttiva 2003/86/CE). Questi le regole di misurazione di superficie utile calpestabile individuate: per 1 persona e mini alloggi: da 20 mq in poi; per 2 persone: da 40 mq in poi; per 3 persone: da 40 mq in poi; per 4 persone: da 50 mq in poi: per ogni persona successiva: 10 mq in più. |
DGR n. 494 del 21 maggio 2007, Integrazione alla DGR 843/2006 "Recepimento ed attuazione delle indicazioni contenute nell'intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 28 marzo 2006, in merito al recepimento del piano nazionale di contenimento dei tempi di attesa per il triennio 2006-2008, di cui all'art. 1 comma 280 della L. n. 266/2005 in relazione alle linee guida per la certificazione degli adempimenti dei piani regionali emanate dal comitato nazionale LEA (BUR n. 51 del 08.06.2007) Il documento definisce i criteri di attuazione del Piano Regionale per il contenimento dei tempi di attesa (PRCTA) per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e per i ricoveri ospedalieri, in coerenza con le linee-guida elaborate dal Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza – LEA - (Intesa Stato - Regioni del 23 marzo 2005). La delibera stabilisce che entro 60 giorni dall’adozione del Piano regionale, le Aziende della regione devono adottare il Programma Attuativo Aziendale e recepire i tempi massimi di attesa definiti; le aziende devono inoltre stabilire le misure in caso di superamento dei tempi stabiliti. Il Programma Aziendale recepisce i tempi massimi definiti a livello regionale e prevede la specificazione delle strutture nell’ambito delle quali i tempi massimi di attesa sono garantiti e le modalità di diffusione e informazione ai cittadini dell’elenco di queste liste di attesa, utilizzando gli strumenti di comunicazione disponibili ( carta dei servizi, farmacie, ambulatori di medicina generale . . .). Viene inoltre stabilito che Il Piano Aziendale dell’ASUR preveda una dimensione di riferimento di vasta area per coordinare gli interventi, orientando la produzione, definendo la struttura di base, gli accordi con i privati e il controllo del progetto, integrando anche i piani attuativi delle Aziende ospedaliere e dell’INRCA. Si precisa infine che i finanziamenti del piano sono realizzati attraverso il recupero della mobilità passiva extraregionale, il riorientamento dei sistemi di incentivazione alla produzione, la riqualificazione della funzione di committenza nei confronti di produttori passivi, il riorientamento die modelli di individuazione delle priorità nelle componenti a produzione diretta e l’aumento dell’efficienza produttiva bei sistemi critici a produzione diretta. |
DGR n. 483 del 14 maggio 2007, Programma d'azione comunitaria per combattere l'emarginazione sociale 2002/2006 - Sensibilizzazione nazionale per azioni in materia di inclusione e protezione sociale. Progetto "Net.Mate" (BUR n. 47 del 25.05.2007) Con questa delibera è stata approvata la partecipazione della regione Marche – con ruolo di capofila nel partenariato, al progetto comunitario NET.MATE, che si propone di promuovere azioni di sensibilizzazione delle cittadinanza e degli operatori del settore sociale alla lotta contro l’esclusione sociale in relazione alle nuove povertà: giovani coppie, genitori single, anziani soli, disoccupati. A tal fine il progetto intende accrescere la sensibilizzazione delle giovani generazioni e della cittadinanza in generale verso le nuove forme di povertà, accrescere la sensibilizzazione degli operatori del sociale sui Piani nazionali e le Politiche Europee per l’inclusione sociale, accrescere la sensibilizzazione dei soggetti svantaggiati verso le opportunità di sostegno offerte dalle strutture locali e regionali. La strategia di intervento è stata articolata in cinque principali fasi: gestione e coordinamento del progetto; campagna mediatica (è previsto un concorso universitario a livello nazionale per la realizzazione di spot radiofonico, spot televisivo e poster; la regione organizzerà poi un evento di presentazione della campagna mediatica vincitrice); formazione per la comunicazione sociale – per informare e formare sui Piani nazionali di Inclusione sociale gli operatori del settore e i rappresentanti delle organizzazioni che assistono le vittime delle nuove povertà; diffusione della campagna mediatica, destinata principalmente alle vittime delle nuove povertà (per sapere a chi rivolgersi), agli operatori dei centri sociali, ai guivani universitari coinvolti nel concorso a tutta la cittadinanza; ultima fase prevista consiste nella disseminazione e visibilità delle azioni e die risultati del progetto: a tal fine, la regione realizzerà anche un sito web. Insieme alla regione Marche, promotore del progetto, partecipano come partner, la regione Molise, la Provincia di Arezzo, la Provincia di Rieti, di Forlì-Cesena, di Pescara, l’università di Macerata, la Fondazione Labos, Censis, Euro-net, Fair. La durata del progetto è di 12 mesi. Il finanziamento complessivo per l’attuazione del progetto è pari a euro 304.442,07: di questi 242.131,34 euro finanziati attraverso trasferimenti di fondi UE, 62.310,73 euro a carico dei partner; la quota a carico della regione Marche ammonta d euro 13.907,43 da destinare alle retribuzioni per l’attività lavorativa prestata dai propri dipendenti nell’ambito delle attività progettuali. |
DGR n. 401 del 7 maggio 2007, L.R. n. 34/2001 art. 5 - Approvazione del nuovo tariffario regionale e dei corrispettivi per l'affidamento dei servizi, da parte delle amministrazioni pubbliche e degli organismi pubblici, alle cooperative sociali e loro consorzi (BUR n. 45 del 18.05.2007) Con questa delibera la Regione ha approvato il tariffario regionale ed i corrispettivi per l’affidamento dei servizi da parte delle amministrazioni pubbliche alle cooperative sociali e loro consorzi; tali informazioni devono essere utilizzate dagli organismi pubblici nella predisposizione delle gare d’appalto come base d’asta. Il documento si compone di una tabella relativa ai corrispettivi orari, calcolati sulla base delle tariffe previste dal CCNL vigente e aggiornati al tasso medio di inflazione annua, riferiti ai livelli e alle mansioni (addetti alle pulizie, custodia…, - operai generici; - operai qualificati; - assistenti/operatori; - operai specializzati; - operatori dell’inserimento lavorativo; - infermieri generici; - impiegati di concetto con responsabilità specifica nell’area amministrativa; - infermieri professionali; - coordinatori unità operative; - educatori; - medici; - psicologi, sociologi; - medici; …) e il tipo di cooperativa (A e B). Viene inoltre presentata una tabella relativa rimborso chilometrico e rimborso per intervento di coordinamento nel caso di servizi territoriali e/o domiciliari (rimborsi riconosciuti per le prestazioni effettivamente erogate, aggiornati annualmente). |
DGR n. 402 del 7 maggio 2007, Approvazione linee guida regionali per la realizzazione della seconda fase del programma PARI (Programma d'Azione per il Re - Impiego di lavoratori svantaggiati) di cui al decreto del ministero del lavoro e delle politiche sociali del 18.3.2005 (BUR n. 45 del 18.05.2007) Il documento contiene le linee generali per la realizzazione della seconda fase del progetto PARI (Programma d’Azione per il Re – Impiego di lavoratori svantaggiati). Il progetto è rivolto a 151 lavoratori svantaggiati (distribuiti a livello provinciale): n. 33 disoccupati, non percettori di indennità o sussidi legati allo stato di disoccupazione, appartenenti alla categoria di lavoratori svantaggiati così come definiti dall’art. 1, lettera della circolare 41 del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali del 23/10/2004 (7 della provincia di Ancona, 12 della provincia di Ascoli Piceno, 7 della provincia di Macerata, 7 della provincia di Pesaro) e 118 disoccupati, non percettori di indennità o sussidi legati allo stato di disoccupazione, appartenenti alla categoria di lavoratori svantaggiati così come definiti dall’art. 1, lettera della circolare 41 del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali del 23/10/2004 e successivamente specificati dal competente GTO provinciale (26 della provincia di Ancona, 40 della provincia di Ascoli Piceno, 26 della provincia di Macerata, 26 della provincia di Pesaro). Ad ogni lavoratore della prima tipologia è destinato il contributo per la creazione di impresa nella misura di euro 4.5000,00 (tale contributo viene concesso ai soggetti che abbiano costituito un’impresa individuale o associata, ovvero una cooperativa e sarà erogato direttamente dall’INPS territorialmente competente); il lavoratore deve presentare domanda alla Provincia competente. Ad ogni lavoratore appartenente alla seconda tipologia è destinato il contributo di inserimento lavorativo nella misura di 5.000 euro, sotto forma di incentivo economico per l’impresa che, li assume a tempo pieno e indeterminato, per un numero di ore settimanali pari o superiori a 30; nel caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato parziale inferiore a 30 ore, il contributo di 5.000,00 euro verrà corrisposto in misura proporzionalmente ridotta al numero totale di ore; ogni lavoratore coinvolto è destinatario inoltre di un voucher formativo nella misura di 1.000,00 euro. Questo incentivo è quindi cumulabile con il voucher formativo del Programma PARI per quelle aziende che hanno ospitato soggetti per tirocini formativi di durata non superiore a 30 ore settimanali). |
Consiglio regionale, Delibera amministrativa n. 51 del 17 aprile 2007, Programma triennale regionale degli interventi a favore degli immigrati provenienti da paesi non appartenenti all'Unione Europea e delle loro famiglie anni 2007/2009 - Legge regionale 2 marzo 1998, n. 2, articolo 6 (BUR n. 40 del 03.05.2007) Il documento si apre con un’analisi del fenomeno migratorio nella regione e con una relazione sugli interventi realizzati dagli enti locali nel territorio marchigiano a favore degli immigrati non comunitari nel precedente periodo di programmazione (2004-2006). Alla luce di quanto emerso dal quadro generale di riferimento della realtà marchigiana e sulla base dei suggerimenti dei Comuni, delle Comunità Montane, delle Province e degli Ambiti Territoriali, sono stati individuate delle proposte di orientamento per la programmazione delle politiche migratorie 2007/2009. Il programma regionale a sostegno dei diritti degli immigrati nel triennio 2007/2009 si focalizza su alcuni obiettivi generali: incentivazione delle politiche abitative per garantire l’accesso all’abitazione; ridefinizione del ruolo dei centri polivalenti provinciali per la realizzazione di progetti di inclusione sociale, valorizzazione della consulta regionale degli immigrati e della partecipazione delle associazione straniere; riqualificazione del sostegno scolastico e promozione di progetti di intercultura; integrazione degli immigrati nel mondo del lavoro attraverso l’attivazione di percorsi formativi; lotta al fenomeno della prostituzione e della tratta delle donne; partecipazione ai Programmi comunitari; tutela dei minori stranieri non accompagnati (regolamentando le procedure di accoglimento dei minori privi abbandonati); creazione di una rete di istituzioni e di un sistema di mediazione per rispondere ai bisogni dei detenuti stranieri; definizione del profilo professionale del mediatore interculturale (con conseguente standardizzazione del processo formativo); tutela di richiedenti asilo e rifugiati; pianificazione di interventi di emergenza per contrastare l’esclusione sociale degli immigrati; realizzazione di azioni mirate per favorire l’inclusione delle comunità zingare. Infine si fa riferimento alla necessità di coinvolgere gli stranieri nella vita pubblica del territorio di inserimento, tramite il voto amministrativo o la creazione di strutture si rappresentanza. |
DGR n. 310 del 16 aprile 2007, Legge n. 68 del 12/3/1999 "Criteri e modalità per la ripartizione del Fondo nazionale per il diritto al lavoro dei disabili fra le Province delle Marche (BUR n. 39 del 27.04.2007) La delibera definisce i criteri per la ripartizione fra le province delle Marche del Fondo nazionale per il diritto al lavoro dei disabili, come stabilito dai punteggi determinati dalle convenzioni stipulate nell’anno 2005 da parte del Ministero del Lavoro alle Regioni: 75 % del Fondo in base alle convenzioni stipulate secondo l’art. 13 della L: 68/99 – con fiscalizzazione degli oneri; 25% del Fondo in base alle convenzioni stipulate secondo l’art. 11 della L. 68/99 – senza fiscalizzazione degli oneri. L’importo complessivo destinato alla regione Marche è pari a euro 1.975.260,96, così ripartiti tra le province: 618.874,51 assegnati alla provincia di Ancona, 599.191,14 alla provincia di Pesaro Urbino, 498.574,94 alla provincia di Macerata, 285.620,37 alla provincia di Ascoli Piceno. |
Decreto del Dirigente del Servizio politiche sociali n. 77 del 12 aprile 2007, Interventi per incentivare gli investimenti in strutture socio - assistenziali. Criteri di accesso ai contributi. Euro 716.871,99 sul cap. 5.30.02.403 bilancio 2006 (BUR n. 38 del 26.04.2007) Con questo decreto la Regione ha definito i criteri di accesso ai contributi per incentivare gli investimenti in strutture socio – assistenziali; tali contributi possono essere concessi a Enti Locali, IPAB, singoli o associati, operanti in tutto il territorio regionale. Vengono ammessi a contributo i progetti che prevedono: adeguamento di strutture esistenti, costruzione di nuove strutture, acquisto di strutture esistenti, acquisto arredi, attrezzature, macchinari e strumentazione tecnica, spese di progettazione e direzione lavori. Saranno concessi contributi per il 50% delle spese ammissibili a finanziamento e comunque non superiori ad € 150.000. Nel provvedimento si specifica che al termine dell’intervento per il quale si richiede il contributo la struttura deve essere funzionante; nel caso in cui infatti, il servizio socio – assistenziale operativo previsto non sia operativo, il contributo assegnato viene revocato. Le domande di accesso la contributo devono essere trasmesse all’Ente Capofila dell’Ambito Territoriale competente entro il 15 giugno 2007; sono ritenute ammissibili a cofinanziamento le spese sostenute dai beneficiari a partire dal 1 gennaio 2005. Le domande verranno valutate dal Comitato dei Sindaci per individuare l’ordine prioritario degli interventi e deliberare la graduatoria di ambito; un’apposita Commissione regionale di valutazione – composta da quattro funzionari provinciali e da tre funzionari regionali – procederà entro il 20 ottobre 2007 alla formazione di quattro graduatorie provinciali dei progetti ammessi a finanziamento. Si rende noto che i requisiti sulla base dei quali verrà formulata la graduatoria dovranno essere esistenti alla data del 15 giugno 2007 (fatta eccezione per il dato occupazionale). La somma complessiva stanziata è pari a euro 716.871,99. |
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102
|
|