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Raccolta delle principali normative nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
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REGIONALE (Marche)

DGR n. 1235 del 30 ottobre 2006, Art. 25, comma 1 della L.R. 10/02/2006, n. 3 - Iscrizione nel Bilancio di Previsione per l'anno 2006 di entrate derivanti dal rimborso, da parte dello Stato, delle risorse per il finanziamento delle funzioni di cui alla L. 210/92 - indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati - trasferite ai sensi del D.Lgs. 112/98 e DPCM conseguenti in materia di salute umana e sanità veterinaria e delle relative spese (BUR n. 107 del 9.11.2006)
La delibera stabilisce modificazioni ed integrazioni da apportare nel bilancio di previsione 2006, con l’integrazione di stanziamenti derivati dal recupero e rimborso delle anticipazioni dei fondi statali. La somma a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati è pari 850.000,00 euro.
Regolamento regionale 24 ottobre 2006, n. 3, Modifiche al regolamento regionale 8 marzo 2004, n. 1 in materia di autorizzazione delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semiresidenziale (BUR n. 105 del 2.11.2006)
Il provvedimento introduce modifiche al regolamento regionale n. 1 del 2004 in materia di autorizzazione delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semiresidenziale (requisiti strutturali, organizzativi e del personale necessari per l’accreditamento delle strutture. Le variazioni principali riguardano i requisiti richiesti al personale in servizio (con particolare riferimento alle figure educative e di assistenza sociosanitaria): è prevista, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del documento - l’emanazione da parte della Giunta regionale dei percorsi formativi e dei crediti necessari per acquisire i titoli professionali o la certificazione di competenze equivalenti (allegato B: tabella con professionalità e requisiti di accesso e requisiti per personale in servizio alla data 1/1/2006). Si precisa che per le strutture già operanti che non possiedono i requisiti stabiliti dal presente regolamento, il Comune rilascia un’autorizzazione provvisoria con obbligo di adeguamento nei tempi indicati. I requisiti minimi strutturali ed organizzativi vengono elencati e descritti nell’allegata A (che sostituisce l’allegato del precedente regolamento), in base alle diverse tipologie di struttura: - comunità familiare per minori, comunità educativa per minori, comunità di pronta accoglienza per minori, - comunità alloggio per adolescenti, - comunità alloggio per disabili, - comunità socio-educativa –riabilitativa, - residenza protetta per disabili, - centro socio-educativo-riabilitativo diurno per disabili, - comunità alloggio per anziani, - casa albergo per anziani, - casa di riposo per anziani, - residenza protetta per anziani, - centro diurno per anziani, - comunità alloggio per persone con disturbi mentali, - comunità alloggio per ex-tossicodipendenti, - comunità alloggio per gestanti e madri con figli a carico, - comunità familiare, - alloggio sociale per adulti con difficoltà, - centro di pronta accoglienza per adulti, - centro di accoglienza per ex-detenuti, - casa famiglia, - requisiti minimi organizzativi, - casa di accoglienza per donne vittime di violenza o vittime della tratta a fine di sfruttamento sessuale.
DGR n. 1181 del 16 ottobre 2006, Integrazione della D.G.R. 842/06 concernente l’istituzione dell’Osservatorio Regionale dei Comportamenti d’Abuso (BUR n. 104 del 27.10.2006)
La Delibera rende noto che presso l’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS) è stato istituito un Osservatorio regionale dei comportamenti d’abuso, formato anche da un Comitato Tecnico coordinato dalla stessa ARS (un rappresentante dell’ARS, un rappresentante del Servizio Salute della Regione, un rappresentante del Servizio Politiche Sociali della Regione, un rappresentante dell'’ASUR, uno o più consulenti esperti delle caratteristiche e del monitoraggio dei comportamenti d’abuso). Questi i compiti assegnati al Comitato: definire i fabbisogni informativi prioritari della Regione in materia di comportamento d’abuso e le modalità di raccolta dei dati, individuare le aree di ricerca da sviluppare, concorrere alla individuazione dei fabbisogni formativi degli operatori.
DGR n. 1168 del 16 ottobre 2006, Criteri di compartecipazione alla spesa, tra gli enti e soggetti interessati, per la gestione di Comunità socio - educative - riabilitative residenziali per disabili gravi ad integrazione precedente deliberazione n. 406 del 10.4.2006 ed integrazione della medesima deliberazione n. 406/06 - Anno 2006 cap. 5.28.01.143 (BUR n. 104 del 27.10.2006)
Vengono definite i criteri di compartecipazione alla spesa per l’anno 2006 per la gestione delle Comunità socio- educative - riabilitative residenziali per disabili gravi (COSER): il 50 % del costo complessivo della struttura viene coperto dal cofinanziamento regionale (con un tetto massimo di € 175.000,00); il 25 per centro viene coperto dalle zone territoriali ASUR di appartenenza dei disabili ospiti; il 25 per cento dai comuni di residenza dei disabili ospiti, sulla base della retta di riferimento, dedotta la compartecipazione degli ospiti, calcolata sul reddito personale. Si precisa che per le strutture che ospitano persone autistiche, è prevista un’integrazione del cofinanziamento regionale per una quota annua pari a 15.000,00 euro. La delibera elenca inoltre le comunità socio - educative riabilitative per disabili gravi individuate dal monitoraggio realizzato dal Servizio Politiche Sociali: Anna Giardini (Pesaro), Pian dell’Abbate (Urbania), Alba Chiara (Morro d’Alba), Dopo di Noi autismo (Jesi), Il Cigno (ancona), Together (Falconara), Il Samaritano (Ancona), Dopo di noi (Civitanova), Cittadella del Sole (P.S. Elpidio). Si precisa infine che tra le COSER già istituite e monitorate deve essere inclusa anche la struttura “Divina Provvidenza” di Loreto.
DGR n. 1166 del 16 ottobre 2006, Approvazione del piano di lavoro per la stesura del nuovo Piano Sociale Regionale (BUR n. 104 del 27.10.2006)
La delibera contiene indicazioni per la stesura del nuovo piano sociale regionale, definendo gli strumenti per la realizzazione di un piano di lavoro, che intende essere un percorso fortemente concertativo con i livelli tecnici interni e con le parti sociali (tenendo conto delle strade già avviate e dei differenti risultati raggiunti nei diversi settori). Il piano di lavoro prevede la costituzione e la formalizzazione di gruppi di lavoro formati da tecnici (funzionari e dirigenti interni, consulenti dell’ARS, coordinatori d’ambito), articolati in due principali e generali aree di lavoro: area assetto istituzionale e area assetto operativo. All’interno dell’area di lavoro assetto istituzionale sono previsti tre macro – gruppi di lavoro: processo di rafforzamento dell’ambito territoriale (ruolo dei comitati dei sindaci, il nuovo ruolo del coordinatore d’Ambito, la gestione associata dei servizi, strumenti di programmazione e di pianificazione, strumenti di gestione delle risorse e di spesa, sistema informativi gestionali degli ATS) integrazione sociale e sanitaria, esternalizzazioni dei servizi. Nell’area assetto operativo vengono individuati alcuni nodi tematici che dovranno essere affrontati da tutti i gruppi di lavoro: accesso, valutazione e presa in carico dei servizi, sistema tariffario sociosanitario e criteri di compartecipazione alla spesa, riordino delle figure sociali professionali.
Delibera amministrativa n. 29 del 10 ottobre 2006, Definizione dei criteri e delle modalità di attuazione degli interventi per gli anni 2006 e 2007 ai sensi dell’articolo 26 della legge regionale 4 giugno 1996, n. 18 e successive modificazioni ed integrazioni (BUR n. 105 del 2.11.2006)
Il documento definisce i criteri e le modalità per la promozione e il coordinamento delle politiche di intervento in favore delle persone disabili (legge regionale 18/96) per gli anni 2006 e 2007. Viene stabilito il programma degli interventi che si ritiene di dover maggiormente promuovere sul territorio regionale in favore delle persone disabili (specificando anche i criteri e le modalità attuative): assistenza domiciliare domestica ed educativa, centri socio educativi, progetti di integrazione e socializzazione, trasposto, centro socio-educativi-riabilìtativi diurni, strutture residenziali, integrazione scolastica, integrazione lavorativa, tirocini e borse lavoro, eliminazione delle barriere comunicazione, acquisto ed installazione ausili tecnici, progetti a gestione integrata. Si precisa che deve considerare da escludere dal finanziamento regionale l’intervento di assistenza domiciliare rivolta a persone con disabilità gravissima. Il fondo regionale per gli anni 2006 e 2007 è ripartito tra i Comuni singoli, associati, le comunità montane e le Province.
DGR n. 1082 del 2 ottobre 2006, Legge regionale 13.11.2001, n. 27: "Contributi ai Comuni per l'elaborazione e l'adozione del piano territoriale degli orari e per la costituzione, la promozione e il sostegno delle banche dei tempi". Criteri per la formazione delle graduatorie e per l'assegnazione dei fondi. Bilancio 2006, capitolo 53007117, Euro 42.582,03 (BUR n. 100 del 13.10.2006)
Il provvedimento definisce i criteri per la formazione delle graduatorie e per l’assegnazione dei contributi ai Comuni per la costituzione, la promozione e il sostegno alle banche dei tempi, e la realizzazione di interventi per il coordinamento dei tempi delle città e la promozione dell’uso del tempo per fini di solidarietà sociale”. Nella formazione delle graduatorie viene fissato l’ordine di precedenza ai progetti presentati dagli Ambiti territoriali, con il coinvolgimento dell’insieme di tutti i Comuni (dell’ambito). Un altro criterio riguarda la popolazione e l’estensione territoriale dell’Ambito (rapporto territorio/complessivo/popolazione complessiva: in caso di parità viene data la precedenza all’ambito in cui il numero di abitanti per hmq risulta minore); non sono ammissibili i progetti presentati da comuni singoli o associati la cui popolazione è inferiore a 15.000 abitanti. Il fondo regionale complessivo ammonta a euro 42.582,03: si precisa che il contributo viene assegnato per una percentuale non superiore al 50 % del costo del progetto e comunque per una somma non superiore ad euro 5.164,56 (nel caso in cui il progetto non viene realizzato entro il secondo anno successivo la somma erogata deve essere restituita).
DGR n. 1047 del 06 ottobre 2006, L. 64/2001 - D.Lgs. 77/2002 - L.R. 15/2005 Valutazione Progetti di Servizio Civile Nazionale di competenza regionale: criteri aggiuntivi al "prontuario concernente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione dei progetti di servizio civile nazionale da realizzare in Italia e all'estero, nonchè i criteri per la selezione e l'approvazione degli stessi" di cui al Decreto del Ministro della Solidarietà Sociale 3.8.2006 (BUR n. 98 del 06.10.2006)
Con questo provvedimento la Regione Marche stabilisce l’adozione del prontuario per la presentazione dei progetti di servizio nazionale e le modalità di selezione e approvazione, elaborati dal Ministro della Solidarietà Sociale con il decreto del 3 agosto 2006. La delibera definisce quindi i criteri di valutazione aggiuntiva per la valutazione dei progetti di Servizio Civile nazionale di competenza regionale, elaborati dagli enti ed organizzazioni iscritti all’Albo Regione Marche (Sezione I, sottosezioni A e B). A tal fine verrà nominata una commissione interna, operante nel Servizio Politiche Sociali della Regione, addetta alla selezione e valutazione dei progetti di servizio civile nazionale di competenza regionale, per la realizzazione di una graduatoria da inviare all’Ufficio nazionale per il Servizio civile. In allegato alla delibera vengono elencati e spiegati i criteri applicabili nella valutazione dei progetti - da aggiungere a quelli stabiliti nel prontuario nazionale - (valorizzazione esperienze di gruppo, innovatività dei progetti, sistema di monitoraggio, formazione per i volontari).
Delibera amministrativa n. 28 del 26 settembre 2006, Criteri di ripartizione dei progetti speciali di competenza regionale fondo sanitario regionale dell'anno 2006 - Spesa di parte corrente (BUR n. 99 del 12.10.2006)
Il provvedimento presenta i criteri di ripartizione del fondo sanitario regionale dell’anno 2006 per i progetti speciali di competenza regionale. Lo stanziamento complessivo ammonta a € 6.730.500,00, da dividere tra ventiquattro progetti: interventi didattici e spese di gestione dell’ASUR, delle aziende ospedaliere e dell’INRCA di Ancona per le attività di formazione in corsi di laurea delle professioni sanitarie non mediche, corsi per gli operatori socio- sanitari (570.000,00 €); borsa di studio in memoria del Dott. Carlo Urbani (37.500,00 €); fondo per le attività transfusionali (2.900.000,00 €); potenziamento delle attività di prelievo e di trapianto di organi e tessuti (270.000,00 €); formazione ed aggiornamento del personale convenzionato (300.000,00); - piede diabetico (116.000,00 €); educazione terapeutica per bambini ed adolescenti con diabete (29.000,00 €); sistema regionale per le dipendenze patologiche – rilevazione e monitoraggio dell’assistenza a tossicodipendenti ed alcoldipendenti – (15.000,00 €); autismo nelle Marche. Verso un progetto di vita (500.000,00 €); - sistema di rilevazione degli incidenti domestici – SINIACA (40.000,00 €); prevenzione degli incidenti stradali (80.000,00 €); secondo accordo di programma INAIL (110.000,00 €); registro regionale dei casi di mesotelioma asbesto correlati (30.000,00 €); - sordità infantili bilaterali gravi e profonde da zero a dieci anni (30.000,00 €); ricerca residui fitofarmaci per prove non accreditate in ambito regionale (15.000,00 €); piano degli interventi per il potenziamento ed il completamento della rete radio di emergenza sanitaria 118 (600.000,00 €); progetti Helios, Lavoro e Salute (170.000,00 €); corso di laurea triennale per educazione professionale e specialistica biennale in organizzazione sociale no profit (40.000,00 €); screening per la diagnosi precoce dei tumori femminili colon retto (300.000,00 €); telemedicina INRCA (45.000,00 €); prototipi anatomici ossei personalizzati (100.000,00 €); glossario delle attività standardizzate delle strutture territoriali di riabilitazione di salute mentale (20.000,00 €); Terra: un progetto per le immigrate e per gli immigrati: percorsi di accoglienza, integrazione, di benessere psichico (26.000,00 €).
DGR n. 978 del 11 settembre 2006, Ripartizione di € 588.638,22 del fondo regionale per l'occupazione dei disabili di cui art. 26 legge Regionale n. 2 del 25/01/2006 (BUR n. 93 del 21.09.2006)
La Regione ha definito i criteri per l’assegnazione dei contributi prelevabili dal fondo regionale per l’occupazione dei disabili (art. 26 LR 2/2005: norme regionali per l’occupazione, la tutela e la qualità del lavoro). La somma complessiva di € 588.638,22 viene così ripartita: 288.638,22 € per azioni positive di sostegno per il miglior inserimento del disabile (corsi propedeutici o periodici, affiancamento di tutor appositamente formati); - 100.000,00 € per la rimozione degli ostacoli architettonici, ambientali e di tipo strumentale che impediscono l’inserimento del disabile nelle unità lavorative; - 50.000,00 per l’acquisto di beni strumentali finalizzati al telelavoro; - 150.000,00 € per il sostegno a percorsi di formazione e lavoro all’interno delle cooperative sociali d’inserimento lavorativo di tipo b.
DGR n. 974 del 11 settembre 2006, L.R. n. 2/98 art. 7 - Piano annuale regionale degli interventi a sostegno dei diritti degli immigrati per l'anno 2006. Criteri di riparto delle risorse (BUR n. 93 del 21.09.2006)
Viene approvato il Piano regionale annuale degli interventi a sostegno dei diritti degli immigrati per il 2006 con la definizione dei criteri di riparto delle risorse. Il finanziamento complessivo previsto è pari a € 403.935,44. Agli ambiti territoriali vengono destinati € 361.101,89 per interventi concernenti: - integrazione, intercultura e sostegno extrascolastico (progetti educazione e comunicazione, progetti per il sostegno dell’apprendimento delle materie scolastiche per studenti delle scuole dell’obbligo in orario extrascolastico, corsi di lingua e cultura di origine); - accesso all’abitazione; - centri di servizi e sportelli informativi; - centri di prima e seconda accoglienza. I restanti € 42.833,45 sono stati assegnati alla realizzazione di progetti sperimentali e pilota per la diffusione della conoscenza della lingua e cultura italiana tra gli immigrati extracomunitari regolarmente presenti nel territorio della Regione (presentati da organismi del Terzo settore, organismi della Consulta regionale degli immigrati, amministrazioni locali, Enti pubblici, fondazioni bancarie, sindacati ).
DGR n. 948 del 1 settembre 2006, L.R. n. 9/2002 e successive modificazioni, art. 10, co. 2, lett. E) art. 11 – Conferimento dei contributi agli Enti ed organismi richiedenti, per la realizzazione dei microprogetti di solidarietà internazionale e cooperazione allo sviluppo per le annualità 2006- 2007 (BUR n. 90 del 14.09.2006)
Con questo provvedimento viene approvato il bando per il conferimento dei contributi per la realizzazione di iniziative di cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale promosse dagli Enti Locali, dalle Associazioni ed ONG. Vengono indicati i settori di intervento previsti per i progetti: - rafforzamento democratico e istituzionale, sviluppo locale (programmi e interventi per favorire lo sviluppo delle attività produttive agricole, artigianali, del commercio equo e solidale, del turismo, miglioramento della condizione femminile, dell’infanzia e degli anziani), cooperazione nel settore della gestione dei servizi pubblici (materia socio-sanitaria), cooperazione nel settore dei servizi sociali, cooperazione sui temi dello sviluppo sostenibile, formazione professionale. Gli interventi ammessi a finanziamento dovranno essere realizzate nell’area balcanica (Albania, Bosnia, Croazia, Macedonia, Montenegro, Serbia), Africa (Eritrea, Etiopia, area Sub-Sahariana), America Latina (Argentina, Brasile, Ecuador, Guatemala, Nicaragua, Uruguay), Asia (India, Indonesia, Sri Lanka), Nord Africa e Medio Oriente (Palestina), Area Caraibica(Cuba). Il finanziamneto complessivo ammonta a 252.918,10 euro (188.306,94 da destinare a progetti presentati da ong, soggetti iscritti al Registro regionale della Cooperazione e Solidarietà Internazionale; 64.611,16 euro per Enti pubblici, compresi Enti Locali, anche tra loro associati).
DGR n. 902 del 31 luglio 2006, L.R. 46/95 – Piano annuale degli interventi di promozione e coordinamento delle politiche in favore dei giovani. Indirizzi applicativi per l’anno 2006 e criteri di ripartizione delle risorse finanziarie (BUR n. 83 del 16.08.2006)
Il provvedimento individua il Piano annuale degli interventi di promozione e coordinamento in favore dei giovani per l’anno 2006, al fine di promuovere la partecipazione sociale ed il benessere individuale dei giovani, incoraggiando la progettazione autonoma dei giovani e stimolando i Comuni (singoli o associati) alla progettazione in favore dei giovani. Gli interventi devono: promuovere l’aggregazione giovanile in forme associative ed aggregazioni formali e informali tra giovani, operare affinché si creino presupposti per l’acquisizione di identità, competenze ed autonomia dei giovani – promuovere la collaborazione sistematica con associazioni ed organizzazioni già presenti nel territorio e promuovere l’integrazione tra soggetti provenienti da diverse estrazioni sociali, diverse culture e diversi paese e etnie -. Spetta all’Amministrazione Provinciale (a cui vengono assegnate le quote delle risorse regionali) il compito di valutare i progetti presentati dagli Enti Locali ed ammetterli al cofinanziamento, presentando dei Piani Territoriali giovani. La delibera definisce anche i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie relative: in caso di progetti presentati da singoli comuni il Comune deve contribuire con una quota di risorse proprie non inferiori al 40 % (non potrà quindi superare il limite massimo di 9.000 euro); nel caso di progetti sovracomunali la quota di cofinanziamento a carico degli Enti locali aggregati non può essere inferiore a 30 % (non potrà quindi superare il limite massimo di 17.500,00 euro), nel caso di progetti di Ambito Territoriale sociale la quota di finanziamento a carico dei Comuni non può essere inferiore al 20 % (non potrà quindi superare il limite massimo di 24.000,00 euro).
DGR n. 866 del 24 luglio 2006, Legge regionale 14.3.94 n. 8: Criteri e modalità di ripartizione delle risorse finanziarie regionali destinate ai Comuni che assicurano i servizi socio – educativi assistenziali residenziali per la tutela dei minori in situazioni familiari multi – problematiche, a rischio di disadattamento e devianza ed ai minori stranieri non accompagnati. UPB 53007 – Capitolo 53007125 – euro 1.490.365,23 – Bilancio 2006 (BUR n. 82 del 10.08.2006)
Con questo provvedimento vengono definiti i criteri e le modalità di accesso al finanziamento di 1.490.365,23 euro destinato ai Comuni che gestiscono servizi socio – educativi assistenziali residenziali per la protezione e la tutela dei minori in situazioni familiari multi – problematiche, a rischio di disadattamento e devianza ed ai minori stranieri non accompagnati (destinati quindi a minori residenti nel territorio comunale di qualsiasi etnia e minori non aventi cittadinanza italiana o di altri Stati dell’Unione Europea che si trovano nel territorio comunale privi di assistenza e rappresentanza da parte di genitori o di altri adulti). Vengono precisati gli interventi socio-educativi assistenziali residenziali ammessi a finanziamento: affido a parenti entro il 4° grado (AP); affido etero – familiare continuativo (AEFC); ospitalità in istituto (OI); accoglienza in comunità (AC). I Comuni devono presentare la domanda alla Regione entro il 10 ottobre 2006 (allegando un prospetto riepilogativo degli interventi assicurati) e devono trasmettere certificazione delle spese sostenute entro il 28 febbraio 2007 (per gli interventi per i quali è stato chiesto il contributo). Ai Comuni con popolazione fino a 5000 abitanti è garantito un contributo pari al 50% delle spese sostenute; la restante quota del fondo verrà ripartita tra i Comuni al di sopra dei 5000 abitanti fino alla concorrenza dello stanziamento stabilito.
DGR n. 876 del 24 luglio 2006, Legge 662/96, art. 1 – comma 34. Progetti specifici per il perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale del Piano sanitario 2003 – 2005, individuati con l’accordo Stato – Regioni del 9 febbraio 2006, relativi all’anno 2005 (BUR n. 82 del 10.08.2006)
Vengono indicati e descritti i progetti predisposti per l’anno 2005, in aderenza agli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale del Piano sanitario nazionale 2003 – 2005 (individuati con l’accordo Stato – regioni de 9 febbraio 2006): - monitoraggio delle liste d’attesa (con l’obiettivo di ridurre le liste d’attesa migliorare l’appropiatezza del modello di assistenza specialistica ambulatoriale offerta); progetto CUP – Centro Unificato di Prenotazione (per organizzare con maggiore efficienza le prestazioni, gli accessi, la gestione delle strutture eroganti il servizio); potenziamento dell’assistenza sanitaria nelle Residenze per anziani e valutazione tramite sistema RUG III nella regione Marche (al fine di innalzare il livello di copertura da parte del personale assistenziale presso le strutture residenziali per pazienti non autosufficienti); presidi integrati per le cure primarie (realizzazione di una struttura organizzativa delle cure primarie – attraverso l’integrazione dei professionisti che operano a livello territoriale - per garantire risposte sanitarie e sociali efficaci ed appropriate per un pieno utilizzo delle risorse a tutela di equità, eguaglianza e compatibilità del sistema); integrazione socio – sanitaria nelle fragilità (disabilità fisica, psicofisica e psichiatrica) con la programmazione di un quadro di relazione/collaborazione tra strutture sanitarie, sociali, enti locali e soggetti del terzo settore; profili di assistenza e reti cliniche (garantire standard di qualità dell’assistenza ai pazienti affetti da infarto miocardico acuto e da ictus celebrale attraverso la realizzazione dei percorsi assistenziali e delle procedure cliniche); reti dell’emergenza (realizzazione di centri di eccellenza collegati tra loro in rete). Il finanziamento complessivo a carico dei progetti è pari a 34.846.860,00 euro.
DGR n. 843 del 17 luglio 2006, Recepimento e prima attuazione dell’intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano del 28 marzo 2006, sul Piano Nazionale di contenimento dei tempi di attesa per il triennio 2006 – 2008, di cui all’articolo 1, comma 280 della Legge 23 dicembre 2005, n. 266 (BUR n. 78 del 01.08.2006)
La delibera definisce i criteri per il recepimento e la prima attuazione dell’intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul ‘Piano Nazionale di contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni specialistiche per il triennio 2006 – 2008’. Vengono quindi presentate e descritte le linee generali individuate nel Piano regionale, prevedendo il termine di 90 giorni per l’adozione degli interventi da parte delle Aziende regionali. Le indicazioni riguardano: la fissazione dei tempi massimi regionali per le prestazioni di specialistica ambulatoriale (area oncologica, cardiovascolare, geriatrica, materno infantile); il governo della domanda (aree a maggior rischio di inappropriatezza, strumenti di monitoraggio e controllo . . .), il governo dell’offerta, la comunicazione ai cittadini, le modalità per regolare la sospensione dell’attività di erogazione delle prestazioni, le misure da prevedere nel caso di superamento dei tempi massimi di attesa, la tenuta dell’agenda di prenotazione dei ricoveri.
DGR n. 829 del 10 luglio 2006, Quadro attuativo 2006 della L.R. 16 aprile 2003, n. 5 – Provvedimenti per favorire lo sviluppo della cooperazione (BUR n. 78 del 01.08.2006)
Con questo provvedimento vengono definiti i criteri e le modalità dei bandi annuali li per il sostegno alle cooperative operanti nelle Marche (agricoltura/agroindustria, edilizia, credito, pesca, servizi sociali, produzione e servizi, trasporti, consumo e distribuzione). La Regione mette a disposizione oltre 3,6 milioni di euro per lo sviluppo del settore cooperativo, con un aumento del 20 % rispetto all’anno precedente (nel 2005 sono state stanziate infatti risorse per un ammontare circa 3 milioni). Gli interventi prevedono misure per la capitalizzazione delle cooperative e l’incremento dell’occupazione, contributi a favore degli investimenti materiali ed immateriali e per il sostegno alla nascita di nuove cooperative, attuazione di interventi sperimentali nei territori che presentano condizioni di svantaggio, iniziative per favorire l’accesso al credito ed iniziative di studio, ricerca, informazione e promozione della cultura cooperativa. In base alle norme comunitarie sono previste alcune limitazioni per il settore pesca, trasporti, agricoltura ed esportazione.
DGR n. 810 del 10 luglio 2006, Piano regionale per la diffusione della lingua e cultura italiana tra cittadini extracomunitari in attuazione dell’accordo del 22.12.2005 intercorrente tra la Regione Marche – servizio politiche sociali ed il Ministero della solidarietà sociale – DG immigrazione (BUR n. 73 del 20.07.2006)
Con la delibera viene presentato un piano regionale per la diffusione della lingua e cultura italiana tra cittadini extracomunitari regolarmente presenti in Italia, in attuazione dell’accordo del 22.12.2005 sottoscritto dalla Regione Marche (Servizio Politiche Sociali) e dall’ex Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – D.G. Immigrazione – ora Ministero della Solidarietà Sociale. Tale Accordo viene attuato attraverso l’approvazione di un piano formativo in ambito regionale, articolato in interventi formativi in ambito provinciale predisposti dalle Province di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro Urbino (quali enti titolari della competenza sulla Formazione Professionale. Viene prevista quindi da parte delle Province l’attivazione e la gestione dei corsi formativi volti all’alfabetizzazione ed apprendimento della lingua italiana con possibilità di ottenimento, se espressamente richiesto, della certificazione delle competenze linguistiche acquisite, rilasciata dagli Istituti competenti. Il provvedimento precisa inoltre che è a carico degli Enti provinciali sia la pubblicazione dell’iniziativa, che la rendicontazione del piano formativo attuato, attraverso la presentazione alla Regione Marche (entro e non oltre il 20 ottobre 2007) di una relazione conclusiva (descrittiva di tutti gli aspetti dell’utilizzo del finanziamento), del monitoraggio delle azioni realizzate, della rendicontazione delle spese sostenute. Il finanziamento complessivo per l’attuazione del Piano formativo in ambito regionale ammonta a 153.400,00 euro.
DGR n. 786 del 6 luglio 2006, Criteri di ripartizione dei fondi previsti dalla Legge 19 febbraio 2004, n. 40 per le tecniche di procreazione assistita (BUR n. 72 del 17.07.2006)
Il provvedimento stabilisce i criteri di ripartizione del finanziamento complessivo di 337 mila euro per la creazione di strutture sanitarie deputate all’applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. L’85% dei fondi saranno utilizzati per la costituzione del Centro regionale di riferimento presso l’Azienda Ospedaliera “S.Salvatore” di Pesaro e il restante 15% per il funzionamento del Centro regionale individuato presso il “Presidio di Alta Specializzazione Salesi” di Ancona. In passato i direttori di queste strutture ospedaliere avevano richiesto alla Regione Marche un finanziamento per l’acquisto di alcune attrezzature necessarie al miglioramento delle prestazioni inerenti la procreazione assistita. Viene inoltre precisato che i presenti criteri di ripartizione vengono applicati anche all’anno 2006.
DGR n. 774 del 6 luglio 2006, Misure di contenimento e controllo della spesa delle Aziende del Servizio sanitario regionale per l’anno 2006 (BUR n. 72 del 17.07.2006)
Il documento approvato definisce alcune indicazioni per il contenimento e il controllo della spesa delle Aziende del Servizio sanitario regionale per l’anno 2006. Per quanto riguarda il personale; è vietato ogni incremento alle dotazioni organiche vigenti; non sono consentite assunzioni a tempo indeterminato; le assunzioni possono essere effettuate solo con autorizzazione, concessa in via eccezionale e straordinaria dalla Giunta Regionale per assicurare il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza. per personale infermieristico, personale tecnico di radiologia, personale medico adibito alle centrali operative del 118, personale medico che opera nei servizi di pronto soccorso, anestesia e rianimazione, terapia intensiva. Per le stesse figure professionali sopraindicate sono previste assunzioni a tempo determinato, contratti di collaborazione coordinata e continuativa ed altri rapporti di lavoro flessibile, solo dietro autorizzazione della Giunta Regionale. Si precisa inoltre che non è consentita l’attivazione di nuovi comandi ed è consentita l’acquisizione di personale attraverso mobilità solo in presenza di una corrispondente mobilità in uscita; gli incarichi di consulenza tecnica, sanitaria e amministrativa e il rinnovo di quelli esistenti devono essere autorizzati dalla Giunta regionale. Permane inoltre il divieto di acquisire beni durevoli, servizi e prestazioni sanitarie di importo superiore a duecentomila euro.
Atti della Regione, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Relazione esplicativa programmativa relativa per l’anno 2006, (BUR n. 64 del 21.06.2006)
La relazione, che si propone come documento consuntivo (sintesi dell’attività svolta nel 2005) e programmatico (organizzazione degli interventi per il 2006), descrive il percorso organizzativo e legislativo dell’Ufficio del garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, evidenziando il ruolo svolto come organo di garanzia, mediazione e azione stragiudiziale (istituito con la l.r. 18/2002). Si ribadisce che obiettivo principale di tale organo – indipendente ed autonomo – consiste nel monitorare, promuovere e proteggere i diritti del fanciullo, per realizzare, in collaborazione con gli enti e le istituzioni che si occupano di minori, un’adeguata cultura dell’infanzia, a tutti i livelli e garantire rispetto e dignità alla condizione minorile. La relazione descrive l’organizzazione dell’Ufficio e le attività e gli interventi svolti nel 2005 (- attività di ascolto e accoglienza segnalazioni in merito a violazioni dei diritti dei minori e sollecitazioni alle amministrazioni competenti per l’adozione di interventi adeguati; monitoraggio stampa: produzione quotidiana di una rassegna stampa sui temi legati all’infanzia e all’adolescenza per capire in che modo il pianeta infanzia viene rappresentato, vigilanza sui mass-media: vigilanza sulla stampa locale, sulle trasmissioni televisive o radiofoniche per segnalare eventuali trasgressioni ai danni dei Minori). Nella parte programmatica il documento analizza i Progetti che l’Ufficio si propone di realizzare nel 2006, indirizzati alla costruzione di un impegno sinergico (a livello sociale, politico e giudiziale) per garantire il diritto di cittadinanza per ogni minore. Questi alcuni progetti/corsi di formazione: progetto tutori e progetto curatori (corsi per la preparazione e l’aggiornamento sulle problematiche minorili e sui diritti dei minori), progetto Internet e minori (azione di sensibilizzazione presso le scuole, elaborazione di un sistema di filtraggio, corsi di formazione rivolti a tecnici informativi di supporto ai docenti presso le scuole), giornata per l’infanzia 2006, corso di mediazione familiare.
DGR n. 705 del 19 giugno 2006, LR 05.11.1988, art. 50 e L.R. 10.08.1998, n. 30: Criteri di riparto ai Comuni dei fondi per le politiche sociali e per gli interventi rivolti alle famiglie, Bilancio 2006. Capitoli 5.30.07.102 per € 1.277.456,05 per complessivi € 9.426.288,21 (BUR n. 68 del 30.06.2006)
Il provvedimento definisce i criteri di ripartizione del finanziamento riguardante i contributi agli enti locali nelle spese per l’erogazione dei servizi socio assistenziali rivolti alle famiglie: politiche abitative, politiche di sostegno alla natalità, lavori di cura e interventi sociali di assistenza domiciliare per malati oncologici; le prestazioni possono essere effettuati sia dai Comuni in forma singola che dai Comuni in forma associata, sia dai Comuni dell’Ambito socio assistenziale in modo unitario. Il finanziamento complessivo previsto per il 2006, pari a 9.426.288,21 euro viene così ripartito: - il 10 % della somma complessiva (127.745,61 euro) fra i Comuni che formano le Comunità Montane, - il 5 % (63.872,80 euro) comunale i residenti dei Comuni con popolazione inferiore ai 5.001 abitanti, la quota rimanente (1.085.837,64 euro) è ripartita per il 75 % con riferimento alla Popolazione presente nei singoli Comuni alla data del 01/01/2005, il 25 % con riferimento al territorio.
DGR n. 704 del 19 giugno 2006, Approvazione del “Modello di convenzione per residenze protette o nuclei di assistenza protetta in case di riposo e dei criteri tariffari in RSA – Modifiche agli allegati A, B, e C della DGRM n. 323 del 3/3/2005” (BUR n. 68 del 30.06.2006)
Con questa delibera viene approvata la convenzione tra ASUR e residenze protette o nuclei di residenza protetta in case di riposo (adattato anche per il convenzionamento dell’ASUR con RSA private e con le Case di Riposo per le prestazioni ADI). La convenzione disciplina il rapporto tra la struttura e la Zona Territoriale in merito a all’accoglienza residenziale degli anziani non autosufficienti e di persone affette da demenza. Tra gli aspetti definiti dalla convenzione segnaliamo: modalità di accesso alla Residenza Protetta, criteri per l’ammissione dei pazienti, modello organizzativo, responsabili delle attività, pianificazione delle attività, ruolo del medico di medicina generale, registrazione delle attività, carta dei servizi, modalità di accesso dei familiari e delle associazioni di volontariato, standard assistenziali, tariffa giornaliera, retta giornaliera, conservazione del posto, controlli e verifiche, valutazione periodiche dell’attività assistenziale, aggiornamento e formazione del personale, validità dell’accordo. Il provvedimento approva inoltre i criteri tariffari (che vanno a sostituire l’allegato B della DGRM 323/2005), stabilendo per le RSA: il valore medio della compartecipazione alberghiera (pari a 33 €) e i criteri di esenzione dalla compartecipazione alberghiera (i primi 60 giorni di permanenza sono esenti dalla compartecipazione) e per le residenze protette: la componente a carico SSR e la componente a carico dell’utente (valore medio regionale di riferimento è pari a € 33). Viene inoltre approvata l’applicazione del protocollo d’intesa della Giunta regionale con le Organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e relative federazioni dei pensionati sulla non autosufficienza, con la definizione di alcune priorità d’azione.
DGR n. 697 del 19 giugno 2006, Legge regionale 24 luglio 2002, n. 11: “Sistema integrato per le politiche di sicurezza e di educazione alla legalità.”. Linee guida per lo svolgimento delle attività e degli interventi previsti per l’anno 2006 (BUR n. 68 del 30.06.2006)
La delibera presenta indicazioni per orientare le strutture regionali preposte allo svolgimento degli interventi e delle attività previste per l’anno 2006 del sistema delle politiche di sicurezza e di educazione alla legalità (L.R. 11/2002). Il provvedimento descrive (in allegato) le azioni programmate: attività di ricerca e documentazione (indagine sul fenomeno della vittimizzazione nella regione, 4° compendio statistico relativo alla criminalità organizzata), attività di comunicazione e informazione (implementazione sito web “marchesicure”, organizzazione seminari . . .); conferenza regionale sulla sicurezza per fare il punto sulla gestione delle politiche di sicurezza nella regione e confrontarle con il governo nazionale; rinnovo del protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Interno in materia di sicurezza locale e politiche integrate di sicurezza: realizzazione del Sistema Informativo Comune, programma di aggiornamento professionale congiunto tra le Forze di Polizia e quelle dei Corpi e dei Servizi di Polizia Locale con l’organizzazione di Seminari a livello provinciale e territoriale; sostegno alla progettazione degli interventi degli enti locali, singoli o associati, anche in accordo con i soggetti sociali interessati. Il finanziamento complessivo previsto per il 2006 è pari a 244.148,08 euro.
DGR n. 877 del 24 luglio 2006, Indirizzi per il riordino della Agenzia regionale sanitaria (ARS). L.R. 35/2005 (BUR n. 82 del 10.08.2006)
La delibera definisce le linee guida per il riordino dell’Agenzia regionale sanitaria (ARS) relativamente alla determinazione del budget annuale; alla dotazione organica (definizione dei piani di assunzione, assegnazione del personale); al piano strategico dell’ARS; bilancio e programma annuale di attività; agli incarichi a personale esterno, alle collaborazioni coordinate e continuative e assunzione personale a tempo determinato; agli incarichi specifici all’ARS; alle disposizioni della Giunta per le funzioni svolte a favore di soggetti terzi. Tali indirizzi interpretativi e applicativi predispongono l’attuazione delle norme definite nella legge regionale n. 35 del 16.12.2005, al fine di coordinarle le stesse con le disposizioni delle leggi regionali n. 26 del 17.07.1996 e n. 13 del 18.05.2006.
DGR n. 656 del 05 giugno 2006, Deliberazione Amministrativa n. 306/2000:Criteri di cofinanziamento dei Piani territoriali d’Ambito finalizzati alla “integrazione scolastica, prevenzione del disagio e della promozione dell’agio dei giovani” nella Regione Marche per l’anno 2006. Cap. 53007128 UPB 5.30.7 Euro 303.400,00 (BUR n. 62 del 19.06.2006)
Con questa delibera la Regione Marche ha approvato le linee di indirizzo ed i criteri di riparto per l'anno 2006, a valere per le attività da realizzarsi per l'anno scolastico 2006/2007 per promuovere e sostenere finanziariamente i piani territoriali d'ambito, nella gestione di interventi finalizzati alla rimozione degli ostacoli di ordine economico, sociale e culturale che limitano la partecipazione dei giovani al sistema scolastico, nonché ad azioni preventive del disagio, con particolare riferimento all'uso di sostanze psicotrope e alle dipendenze patologiche, ed azioni di promozione dell'agio delle giovani generazioni. Il provvedimento precisa che il finanziamento si rivolge ad interventi realizzati dai Comuni, in forma associata in Ambito Territoriale (in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche, le Province, le organizzazioni socio-sanitarie, sociali, culturali, economiche e del terzo settore presenti sul proprio territorio e le famiglie) volti a favorire il diritto allo studio nella scuola primaria (ex elementare) e nella scuola secondaria di primo grado (ex media inferiore). La scadenza per la presentazione dei Piani Territoriali d'Ambito finalizzati alla "integrazione scolastica, prevenzione del disagio e promozione dell'agio dei giovani", da indirizzare a: Regione Marche - P.F. Istruzione, Diritto allo Studio e Rendicontazioni - Via Tiziano n. 44 - 60125 Ancona è fissata alla data del 31 ottobre 2006 (per i Piani inviati per posta fa fede la data del timbro postale di partenza). La modulistica che gli Enti Locali capofila d'Ambito, per la presentazione del proprio Piano Territoriale debbono utilizzare è allegata alla delibera). Si precisa inoltre che le attività dovranno concludersi entro il 30 settembre 2007 e che gli Enti Locali capofila d'Ambito, devono presentare la rendicontazione dei finanziamenti erogati dalla Regione e della presentazione della relazione finale (attestante gli obiettivi generali e specifici raggiunti, il grado di soddisfazione raccolto, il numero degli utenti coinvolti e l'ammontare della spesa sostenuta per la realizzazione dell'iniziativa progettata) entro il 30 novembre 2007. La delibera stabilisce infine i criteri di riparto del finanziamento complessivo che ammonta a euro 303.400,00 : - il 40% dello stanziamento complessivo, è ripartito tra i 24 Ambiti Territoriali in uguale misura e verrà assegnato entro il 31.12.2006; - il 60% dello stanziamento complessivo, è ripartito tra i 24 Ambiti Territoriali in rapporto alla popolazione studentesca della fascia di età compresa tra i 6-14 anni residente in ciascun ambito e verrà erogato entro il 30 aprile 2007.
DGR n. 551 del 15 maggio 2006, Approvazione delle “Linee guida per la riorganizzazione istituzionale degli Ambiti territoriale Sociali” (BUR n. 54 del 26.05.2006)
La delibera contiene le indicazioni per la costruzione di un sistema organico e funzionale di integrazione e rafforzamento degli Ambiti Territoriali Sociali fornendo indicazioni per il passaggio da ambito di coordinamento ad ambito di gestione. Il documento è diviso in cinque parti; la prima riassume le indicazioni significative per la gestione associata dei servizi contenute nelle Linee guida per la predisposizione dei Piani triennali di ambito sociale – obiettivi 2005 – 2006. La seconda parte approfondisce le modalità gestionali dei servizi e l’esercizio della funzione sociale integrata, descrivendo la normativa regionale esistente e gli strumenti indicati dalla Regione per lo sviluppo di una governance delle politiche sociali che garantisca il coinvolgimento di tutti gli attori sociali locali e degli Enti Locali (ruolo dell’Unione dei sindaci, dell’Unione dei Comuni, Azienda Consortile ….) nei processi decisionali. La terza parte propone un modello organizzativo funzionale per l’assetto organizzativo e strutturale per le Comunità Montane che coincidono territorialmente con l’Ambito e con il Distretto sanitario. La quarta parte del documento individua il ruolo delle Province nella programmazione sociale a livello locale, partecipazione alla definizione e attuazione dei Piani di Ambito sociale, soprattutto per la lettura e rilevazione dei bisogni del territorio e dell’analisi dell’offerta assistenziale. La quinta ed ultima parte infine definisce le modalità di selezione del responsabile dell’ufficio/Coordinatore di ambito. In allegato al documento, lo schema di convenzione tra i Comuni dell’ambito sociale per l’esercizio associato della funzione sociale e la gestione associata dei servizi sociali e lo schema di convenzione per l’esercizio associato della funzione sociale e per la gestione dei servizi sociali attinenti al corrispondente ambito sociale tramite delega dai Comuni alla Comunità montana.
DGR n. 572 del 15 maggio 2006, Presa d’atto delle iniziative della Regione Marche attinenti quanto previsto dall’art. 4 dell’intesa Stato Regioni del 23.03.05 (BUR n. 54 del 26.05.2006)
La delibera presenta il documento con il quale la Regione Marche ha definito le iniziative per il raggiungimento di un utilizzo appropriato dell’assistenza ospedaliera e in particolar modo per la riduzione dei ricoveri e dei posti letto per acuti, come previsto negli accordi Stato regioni del 23 marzo 2005. La relazione individua alcune azioni principali da attuare (tenendo in considerazione le criticità del sistema ospedaliero marchigiano evidenziate nel Piano Sanitario Regionale 2003/2006): - definizione di un sistema di reporting (dati sull’attività ospedaliera che fornisce alle diverse aziende informazioni sia sulla produzione delle proprie strutture che sui consumi della propria popolazione) e individuazione delle aree di inappropriatezza; - regolamentazione di alcune particolari tipologie di attività per il miglioramento/potenziamento del day hospital e della lungodegenza, medicina d’urgenza; - adozione e messa a regime di un sistema di controlli sulle prestazioni (valutazione e monitoraggio delle prestazioni sanitarie e salvaguardia della relativa appropriatezza; - piano di riordino ospedaliero, relativamente all’attività per acuti ed alla lungodegenza post-acuzie), sulla base di una proposta formulata dalle Aziende ospedaliere, dalle Zone Territoriali e dall’INRCA; - programmazione dell’attività e riconversione dell’attività delle strutture private; - governo delle mobilità interregionale sia tramite la contestazione della attività inappropriata che con la promozione di accordi con le regioni confinanti; - potenziamento dell’offerta dei servizi territoriali (assistenza domiciliare, attivazione nuove strutture residenziali, specie nell’assistenza agli anziani).
DGR n. 571 del 15 maggio 2006, Approvazione delle linee di intervento per la prevenzione, tutela e sorveglianza attiva delle persone anziani fragili durante l’emergenza climatica Helios anno 2006 (BUR n. 54 del 26.05.2006)
Il provvedimento presenta le indicazioni per la realizzazione del progetto Helios per la prevenzione, tutela e sorveglianza attiva delle persone anziani fragili durante l’emergenza climatica estiva, con durata 1 luglio – 31 agosto 2006. Tale sistema di prevenzione è stato attivato a partire dal 2004, per contrastare gli effetti drammatici (aumento della mortalità) di eventuali ondate di calore sulla popolazione anziana. Si precisa che l’attuazione del progetto è di competenza dell’ASUR, e la pianificazione degli interventi spetta ai Distretti e agli Ambiti sociali inseriti nella Programmazione delle Attività Distrettuali (PAD), nella sezione relativa ai progetti di integrazione socio-sanitaria. Questi i principali interventi previsti dalle linee guida: - Identificazione dei soggetti fragili a rischio negli ambiti distrettuali per costruire una prima mappa delle esigenze sulla base di criteri di fragilità e rischio: età molto avanzata (uguale o superiore a 85 anni, ultrasettantacinquenni in condizione di solitudine, dimissione da un ricovero ospedaliero recente (30 giorni) (anziani con età superiore a 75 anni che vivono da soli dimessi dagli ospedali nei trenta giorni precedenti il 1 luglio, anziani con età superiore a 85 anni che vivono da soli . . .); - interventi di promozione e sostegno agli “anziani a rischio calura” (visita a domicilio, telespesa, telesoccorso. . .)attivazione di un numero verde regionale; - attivazione counselling telefonico; - informazione biometereologica e bioclimatica. Viene inoltre proposta una griglia per l’autovalutazione delle strutture residenziali per il monitoraggio delle condizioni microclimatiche e l’individuazione (da parte degli operatori, volontari, familiari) dei fattori di rischio. Il finanziamento complessivo per l’anno 2006 ammonta a 30.000,00 euro.
DGR n. 568 del 15 maggio 2006, Linee guida per la gestione delle liste di attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali (BUR n. 54 del 20.05.2006)
Il provvedimento definisce alcune indicazioni per una gestione efficiente delle liste di attesa sia per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, sia di ricovero; in primo luogo, si precisa che è necessario rilevare il tempo di attesa solo sulle prime visite e sui primi accertamenti, (individuando quelle prestazioni che non vanno inserite nella lista in quanto previste all’interno della continuità diagnostico – terapeutica: controlli specialistici, prestazioni e/o accertamenti diagnostici successivi alla prima visita e necessari per la conclusione diagnostica o terapeutica, prestazioni previste dal programma regionale di screening per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero, della mammella e del colon). A tal fine quindi è obbligatorio che le Aziende Ospedaliere, le Zone Territoriali, l’INRCA e le strutture private accreditate predispongano agende differenziate per le prima visite e per i controlli, mutuando la definizione di controllo dal nomenclatore tariffario. Le linee guida affrontano queste tematiche principali: regolamentazione delle liste di attesa (chiusura delle agende di attività, gestione delle agende CUP e delle agende a gestione diretta, pulizia periodica delle agende e over – booking; definizione dei tempi massimi di attesa, registro delle prenotazioni - strumento di vigilanza e controllo per il monitoraggio dei tempi di attesa; campagne di informazione/comunicazione ai cittadini (sulla base dei dati estrapolati dai registri); qualificazione e selezione della domanda e gestione delle richieste secondo criteri di priorità; governo delle liste di attesa (razionalizzazione della domanda e dell’offerta); sistema informativo per l’attività specialistica ambulatoriale (dati relativi ella prenotazione e alle prestazioni erogate, referto specialistico); caratteristiche generali del Sistema Unificato di Prenotazione del Servizio Sanitario Regionale (CUP).

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